Una manifestazione che unisce storia, cultura e impegno sociale
La città di Palermo si prepara ad ospitare la seconda edizione del Festino delle Rosalie Ribelli, un evento simbolico e partecipato che si svolgerà nel quartiere dello Sperone. L’evento, promosso dall’Istituto Comprensivo Statale (I.C.S.) “Sperone-Pertini”, coinvolge cittadini, studenti e attivisti locali in una giornata dedicata alla memoria, alla denuncia e al rinnovamento sociale.
Dettagli sulla manifestazione e il suo significato
Il Festino delle Rosalie Ribelli si svolgerà domani alle ore 15:30, con un corteo che attraverserà le vie del quartiere, culminando con una suggestiva processione marittima. La giornata non è solo una rievocazione storica, ma un vero e proprio atto di protesta contro le piaghe che affliggono Palermo, come violenza, degrado e indifferenza.
Origini storiche e simboliche del Festino
Il festival si rifà alla figura di Santa Rosalia, patrona di Palermo, simbolo di purezza e resistenza. La leggenda narra che, nel XII secolo, le ossa della Santa furono ritrovate su un monte nei pressi della città, interrompendo una terribile epidemia di peste. Successivamente, il rituale ha assunto una connotazione di lotta contro ogni forma di oppressione e ingiustizia.
Le “Rosalie Ribelli” contemporanee
Oggi, le “Rosalie Ribelli” rappresentano le giovani generazioni e le comunità che si oppongono ai mali sociali che devastano il territorio. Antonella Di Bartolo, dirigente dell’I.C.S. “Sperone-Pertini”, definisce queste figure come simboli di lotta quotidiana contro la violenza e l’indifferenza, portando avanti il messaggio di cambiamento attraverso il patrimonio culturale e civico.
Temi principali del Festino: il mare e la pace come simboli di speranza
Il mare, elemento centrale della tradizione, rappresenta per il quartiere dello Sperone un orizzonte di rinascita e libertà. Un esempio significativo di questa aspirazione è la partecipazione dei giovani alla Biennale di architettura di Venezia 2025, dove hanno presentato progetti innovativi al padiglione Italia, con una visita programmata il 14 novembre, guidata dall’architetta Guendalina Salimei.
La processione marittima vedrà l’arrivo di Santa Rosalia dal mare a bordo di un gommone della Lega Navale, accolto da una “Rosalia Ribelle”, una giovane studentessa dell’I.C.S. Sperone-Pertini. Sul Carro Trionfale, opera dell’artista Jannis Kounellis, la Santa verrà condotta attraverso il quartiere, accompagnata da musica, danze e performance di studenti e cittadinanza attiva.
Antonella Di Bartolo evidenzia come la partecipazione di bambini, adolescenti, e adulti dimostri come questa manifestazione sia anche una rivoluzione culturale e sociale, un’occasione di empowerment contro l’inerzia delle istituzioni pubbliche e un simbolo di resistenza civica.
Gli eventi sono previsti per tutta la giornata, con aggiornamenti in tempo reale, in modo da coinvolgere e ispirare l’intera comunità locale.
Domande frequenti sul Festino delle Rosalie Ribelli a Palermo e l'intervista alla ds Di Bartolo
Il Festino delle Rosalie Ribelli è una manifestazione simbolica e partecipata organizzata dall’I.C.S. “Pertini-Sperone” a Palermo, che unisce cultura, storia e protesta sociale. Rievoca la figura di Santa Rosalia, patrona della città, e rappresenta un atto di resistenza contro violenza, degrado e indifferenza, celebrando la rinascita sociale attraverso una processione e momenti di espressione civica.
La prossima edizione del Festino delle Rosalie Ribelli è prevista per il giorno successivo rispetto all'articolo, alle ore 15:30, con un corteo che attraverserà il quartiere dello Sperone e una processione marittima simbolica.
L’I.C.S. “Pertini-Sperone” organizza e promuove il Festino delle Rosalie Ribelli, coinvolgendo studenti, cittadini e attivisti locali. L'istituto funge da guida e coordinatore delle attività, tra cui la preparazione delle performance, la realizzazione delle opere artistiche e la gestione degli eventi simbolici, rafforzando il suo ruolo di polo culturale e sociale.
Il Festino si ispira alla leggenda di Santa Rosalia, patrona di Palermo, simbolo di purezza e resistenza. La figura della Santa viene celebrata attraverso una processione marittima e opere artistiche, sottolineando il collegamento tra tradizione religiosa e attivismo sociale, in un atto di lotta contro le ingiustizie.
Le “Rosalie Ribelli” sono rappresentate dalle giovani generazioni e dalle comunità che si oppongono ai mali sociali di Palermo. Sono simboli di lotta contro violenza e indifferenza, portando avanti il messaggio di cambiamento e speranza attraverso manifestazioni culturali, performative e sociali.
Il Festino si focalizza su temi come il mare e la pace, simboli di speranza e rinascita. Rappresenta anche la lotta contro le ingiustizie sociali e la promozione di un cambiamento culturale, coinvolgendo la comunità attraverso musica, danza, arte e azioni civiche.
La partecipazione dei giovani e dei bambini è centrale, con esibizioni, performance e momenti di coinvolgimento attivo durante la processione e gli eventi. Questa presenza simbolizza la nascita di una rivoluzione culturale e sociale, promossa dall’educazione civica e dall’espressione artistica.
La processione marittima, che vede Santa Rosalia arrivare dal mare a bordo di un gommone, rappresenta l’unione tra tradizione e sfida sociale. È un momento di speranza, libertà e di riaffermazione della resistenza civica del quartiere dello Sperone, simbolo di rinascita attraverso il mare.
L’intervista alla dirigente dell’I.C.S. “Sperone-Pertini”, la dottoressa Di Bartolo, illumina le motivazioni e la visione dietro il Festino, evidenziando l’importanza dell’educazione civica, della cultura e del protagonismo giovanile nel processo di cambiamento sociale. La sua testimonianza rafforza il messaggio di un evento di rinascita e rivoluzione pacifica.