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Affitti universitarî e le sfide del fuorisede: un confronto con i docenti

Affitti universitarî e le sfide del fuorisede: un confronto con i docenti

Il profilo del fuorisede universitario medio e le sue difficoltà abitative

Uno studio recentissimo di Skuola.net ha dipinto un quadro dettagliato delle condizioni di alloggio degli studenti universitari fuorisede, evidenziando crescenti costi degli affitti, criticità nella ricerca di alloggi e una forte dipendenza dal sostegno familiare. Questi fattori influiscono notevolmente sul loro percorso accademico e sulla qualità della vita.

Dati chiave e trend principali

  • Intervistati circa 500 studenti lontani dal proprio comune di residenza.
  • I canoni di affitto sono in costante aumento: nel 2025, la spesa media mensile si aggira intorno ai 446,50 euro, con un lieve incremento rispetto al 2024.
  • Il 40% degli studenti al primo anno di università è ancora alla ricerca di una sistemazione definitiva.
  • La maggioranza sceglie appartamenti condivisi, con circa il 45% che opta per una stanza o un letto in case condivise, spesso più per necessità che per volontà.
  • Il 43% degli studenti condivide con almeno tre persone, mentre circa il 60% preferisce una stanza singola, considerata un lusso e più costosa.
  • Solo il 17% degli studenti può accedere a studentati ufficiali e il 18% possiede un appartamento interamente a proprio uso; prevedendo che i posti letto negli studentati cresceranno da 40.000 a oltre 100.000 entro il 2026.
  • La spesa mensile varia: il 52% spende tra 200 e 400 euro, un quarto tra 400 e 600 euro, e circa il 17% supera questa soglia.

Modalità di copertura e priorità nella scelta dell’alloggio

  • Il sostegno economico principale deriva dai genitori: nel 38% dei casi, i costi sono interamente coperti, e nel 20% sono parzialmente sostenuti.
  • Solo il 21% degli studenti lavora per sostenersi, il 10% riceve borse di studio.
  • Le principali priorità nella scelta dell’alloggio sono: vicinanza all’università (34%), prezzo dell’affitto (23%), e sicurezza della zona (8%).
  • Altri fattori considerati includono le condizioni dell’abitazione e la compatibilità con i coinquilini, entrambi valutati circa dal 10% degli studenti.
  • Il 92% considera fondamentale che l’affitto sia regolare e contrattualizzato.

Metodi di ricerca e discriminazioni nel mercato immobiliare

  • Canali più usati: siti online (37%) e agenzie immobiliari (34%), con il passaparola impiegato dal 18%.
  • Criticità emergono dai processi di selezione: annunci discriminatori, come richieste riservate “solo per ragazze” (49%), “solo per persone di determinate zone” (14%) o “iscritti a specifiche facoltà” (7%).
  • Le donne, specialmente quelle iscritte a facoltà considerate “serie” e provenienti da zone limitrofe, sono spesso considerate inaffidabili.
  • Il 32% degli studenti segnala condizioni abitative precarie o poco accoglienti.

Criticità e condizioni dei docenti fuori sede

Per quanto riguarda invece i docenti trasferiti, prevalgono le criticità legate ai costi elevati degli affitti, spesso aggravati da salari precari o insufficienti. Questa situazione rende difficile per molti di loro trovare sistemazioni adeguate, specialmente nel Nord Italia, dove le richieste di trasferimento sono frequenti.

Le iniziative istituzionali e le prospettive future

Il ministro Giuseppe Valditara ha annunciato l’inserimento dei docenti nel Piano Casa, un progetto di edilizia residenziale sociale con l’obiettivo di offrire alloggi a prezzi calmierati.

Le future politiche mirano a destinare alloggi a costi contenuti anche per i professionisti della scuola, contribuendo a facilitare i trasferimenti e migliorare le condizioni di vita del personale docente.

Considerazioni finali e spunti di confronto

Se da un lato gli studenti fuorisede affrontano criticità simili a livello economico e di discriminazione, dall’altro i docenti evidenziano problematiche specifiche legate alla sostenibilità dei trasferimenti e alla disponibilità di alloggi adeguati. La comparazione tra le due categorie permette di evidenziare come l’emergenza abitativa sia un tema trasversale nel mondo universitario e scolastico, richiedendo politiche mirate e integrative.

Domande frequenti su affitti universitari, fuorisede e docenti: confronto e criticità

Qual è il profilo dell'studentente fuorisede medio e quali sono le sue principali difficoltà abitative? +

Il fuorisede medio è uno studente che, spesso, si muove da zone lontane dalla città universitaria, affrontando costi di affitto in costante aumento, ricerca di alloggi adeguati, e una forte dipendenza dal sostegno familiare. Queste difficoltà, tra cui scarse opzioni di alloggio e prezzi elevati, incidono significativamente sul percorso accademico e sulla qualità della vita.


Come sono cambiate le tariffe medie degli affitti universitari negli ultimi anni? +

Analizzando i dati recenti, si nota un incremento costante dei canoni di affitto: nel 2025, la spesa media mensile si attesta intorno ai 446,50 euro, con un leggero aumento rispetto al 2024. Questo trend evidenzia la crescente pressione economica sui studenti fuorisede.


Quali sono le principali modalità di sostegno economico per gli studenti fuorisede? +

Il sostegno principale deriva prevalentemente dai genitori, con il 38% degli studenti che ricevono coperture totali dei costi di affitto, mentre circa il 20% ha un sostegno parziale. In meno, lavorano o usufruiscono di borse di studio, rispettivamente il 21% e il 10%.


Quali sono i fattori più considerati dagli studenti nella scelta dell’alloggio? +

Le priorità principali includono la vicinanza all’università (34%), il prezzo dell’affitto (23%) e la sicurezza della zona (8%). Altre considerazioni, come le condizioni della casa e la compatibilità con i coinquilini, vengono valutate dal 10% circa degli studenti.


Quali sono le principali criticità nel mercato immobiliare per gli studenti fuorisede? +

Tra le criticità più evidenti vi sono annunci discriminatori, come richieste riservate “solo per ragazze” o “solo per persone di determinate zone,” oltre a condizioni abitative precarie o poco accoglienti. Questi aspetti complicano la ricerca di un alloggio dignitoso e inclusivo.


Come sono le condizioni di alloggio e le criticità per i docenti trasferiti? +

Per i docenti trasferiti, le problematiche principali riguardano i costi elevati degli affitti, spesso aggravati da salari precari o insufficienti. Questa situazione rende difficile trovare sistemazioni adeguate, specialmente nel Nord Italia, dove le richieste di trasferimento sono più frequenti.


Quali sono le iniziative istituzionali per alleviare queste criticità abitative? +

Il ministro Giuseppe Valditara ha annunciato l’inserimento dei docenti nel Piano Casa, un progetto di edilizia residenziale sociale volto a offrire alloggi a prezzi calmierati. Future politiche prevedono inoltre la destinazione di alloggi a costi contenuti anche per il personale scolastico, facilitando i trasferimenti.


In che modo si può migliorare la condizione abitativa dei fuorisede e dei docenti? +

Implementando politiche di edilizia sociale, promuovendo una maggiore regolamentazione del mercato immobiliare, e creando programmi di supporto economico mirati sia agli studenti che ai docenti, si può contribuire a ridurre le criticità attuali e migliorare le condizioni di vita di entrambe le categorie.


Le criticità abitative degli studenti e dei docenti sono confrontabili? +

Sebbene condividano alcune problematiche economiche legate ai costi degli affitti, gli studenti e i docenti affrontano sfide diverse: mentre gli studenti spesso si concentrano sulla ricerca di alloggi a prezzi accessibili, i docenti devono affrontare anche limitazioni salariali e trasferimenti complessi. Tuttavia, entrambe le categorie sono accomunate dall’emergenza abitativa come questione centrale.


Quali soluzioni potrebbero essere adottate per rispondere alle criticità abitative? +

Per affrontare queste criticità, sarebbe utile sviluppare politiche di edilizia pubblica, incentivare la creazione di alloggi condivisi e sostenere economicamente sia studenti che docenti, attraverso fondi dedicati e programmi di sostegno specifici, migliorando così la sostenibilità e l’accessibilità delle soluzioni abitative.


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