normativa
5 min di lettura

Agenda Sud, Fase 2: 35 milioni dal Ministero per ridurre dispersione e divari territoriali

Coppetta mestruale rosa e tamponi su sfondo rosa, alternative per l'igiene intima femminile e riduzione della dispersione scolastica.
Fonte immagine: Foto di Anna Shvets su Pexels

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha introdotto il Decreto Ministeriale n. 106 del 29 maggio 2025, dando ufficialmente via alla seconda fase del progetto Agenda Sud. Questa iniziativa, parte della Missione 4 – Istruzione e Ricerca del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), si propone di tradurre un finanziamento di 35 milioni di euro in interventi concreti per combattere l’abbandono scolastico e le disparità territoriali nelle scuole secondarie di primo e secondo grado. Le risorse sono destinate alle scuole già selezionate e sono finalizzate a migliorare l’ambiente educativo, offrendo supporto agli studenti più vulnerabili e promuovendo un’equa distribuzione delle opportunità formative, in un’ottica di inclusione sociale e territoriale.

Punti chiave

  • Decreto Ministeriale n. 106 del 29 maggio 2025 avvia la fase 2 di Agenda Sud
  • Finanziamento di 35 milioni di euro provenienti da Next Generation EU
  • Risorse destinato alle scuole selezionate con azioni specifiche contro dispersione e divari
  • Interventi finalizzati a migliorare ambienti e attività didattiche
  • Destinatari: scuole secondarie già individuate dagli allegati ai decreti ministeriali

Come funziona la Fase 2 di Agenda Sud

La fase 2 del progetto Agenda Sud si basa su un finanziamento che permette alle scuole beneficiarie di implementare azioni mirate a prevenire l’abbandono scolastico e a ridurre le differenze tra territori. Il fondo di 35 milioni di euro, distribuito attraverso un modello di assegnazione che tiene conto dei dati Invalsi e delle reti scolastiche coinvolte, permette di realizzare interventi specifici come l’acquisto di attrezzature e la promozione di attività di tutoraggio. La selezione delle scuole si realizza sulla base di criteri che considerano la vulnerabilità, l’area geografica e le esigenze di sviluppo degli istituti, spesso collegati a reti di collaborazioni tra scuole.

Quali sono i destinatari delle risorse

In particolare, i destinatari principali delle risorse sono le scuole che operano in contesti territoriali caratterizzati da elevati livelli di dispersione scolastica e di divari educativi. La ripartizione delle somme si basa su un’attenta analisi dei dati forniti dall’Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema Educativo di Istruzione e di Formación (Invalsi), che permette di individuare le aree più a rischio. Oltre alle scuole elementari e medie, le risorse riguardano anche istituti con bisogni specifici, come le scuole di zone svantaggiate o con alunni provenienti da contesti socio-economici fragili.

Inoltre, il Decreto Ministeriale conferma che i fondi della Fase 2 di Agenda Sud sono destinati a implementare interventi di sostegno integrato, che coinvolgono anche enti locali, associazioni e altri soggetti del territorio, per rafforzare le capacità di prevenzione della dispersione scolastica. L’obiettivo è di favorire un coinvolgimento più ampio e coordinato, creando reti di collaborazione tra scuola, enti pubblici e comunità locali. Ricordiamo che questa iniziativa rappresenta un passo strategico nel contrastare le disparità e nel promuovere un più equo accesso a opportunità educative di qualità, in linea con le priorità delineate nel DECRETO e nelle linee guida ufficiali.

Modalità di assegnazione e attuazione

La Modalità di assegnazione e attuazione delle risorse previste dal decreto della Fase 2 di Agenda Sud, che destina 35 milioni di euro dal Ministero per contrastare dispersione scolastica e divari territoriali, prevede un processo strutturato e trasparente per assicurare un utilizzo efficace ed efficiente dei fondi. Ogni istituto scolastico beneficiario può ricevere un importo massimo di 100.000 euro, riservato a interventi specifici che mirano a migliorare le condizioni di apprendimento e a favorire l'inclusione. Le scuole devono presentare proposte dettagliate, indicando le attività da realizzare, le attrezzature da acquisire e le strategie di supporto agli studenti. Il finanziamento può essere impiegato per l’acquisto di nuove tecnologie, materiali didattici, strumenti per l’accessibilità e per l’organizzazione di laboratori e servizi di sostegno. La procedura di assegnazione prevede una valutazione delle proposte da parte di apposite commissioni, che verificano la coerenza con gli obiettivi del intervento e la qualità delle proposte. Una volta assegnati i fondi, le istituzioni scolastiche sono tenute a predisporre una rendicontazione dettagliata delle spese sostenute, accompagnata da report di monitoraggio per valutare l’efficacia delle azioni intraprese. L’obiettivo è garantire che le risorse vengano impiegate in modo mirato e trasparente, favorendo un reale impatto sul contrasto alla dispersione e sui divari territoriali, in un’ottica di miglioramento continuo delle pratiche educative. La supervisione e il controllo delle attività saranno affidati alle autorità competenti, assicurando il rispetto delle finalità del decreto e promuovendo la condivisione di buone pratiche tra gli istituti coinvolti.

Quando scade la fase di finanziamento

La fase di finanziamento, prevista nell’ambito dell’Agenda Sud, è soggetta a scadenze precise che garantiscono un’adeguata pianificazione e gestione delle risorse. In particolare, la Fase 2 del progetto, che coinvolge circa 35 milioni di euro destinati dal Ministero per contrastare la dispersione scolastica e ridurre i divari territoriali, si concluderà entro termini stabiliti nei decreti attuativi. Questi decreti, tra cui il recente Decreto, definiscono le scadenze per la presentazione dei progetti, la selezione delle iniziative e la rendicontazione delle spese sostenute. È fondamentale rispettare tali scadenze per assicurare il corretto impiego dei fondi e il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Le linee guida ufficiali dettaglieranno i tempi precisi, rendendo possibile una pianificazione efficace da parte degli enti coinvolti e facilitando un monitoraggio puntuale delle attività svolte.

Quali sono le principali azioni previste

Inoltre, nell’ambito dell’Agenda Sud, la Fase 2 prevede il finanziamento di progetti mirati a ridurre la dispersione scolastica e a colmare i divari territoriali. Grazie ai 35 milioni di euro stanziati dal Ministero, saranno implementate azioni specifiche come l’acquisizione di tecnologie digitali avanzate, la formazione di insegnanti sulle metodologie inclusive e personalizzate, e l’attivazione di servizi di supporto psicologico e sociale per gli studenti più vulnerabili. Un’altra componente fondamentale prevede l’organizzazione di incontri tra scuola, famiglie e comunità locali per favorire una maggiore partecipazione e consapevolezza circa l’importanza dell’istruzione, promuovendo così un contesto scolastico più equo e partecipato. Questi interventi si inseriscono in un quadro strategico più ampio volto a garantire il diritto allo studio a tutti gli studenti, riducendo le disparità tra territori e promuovendo il successo formativo di ogni giovane.

FAQs
Agenda Sud, Fase 2: 35 milioni dal Ministero per ridurre dispersione e divari territoriali

Che cos'è la Fase 2 di Agenda Sud e quando è stata avviata? +

La Fase 2 di Agenda Sud è un'ulteriore tappa del progetto volto a ridurre dispersione e divari territoriali, avviata con il Decreto Ministeriale n. 106 del 29/05/2025.

Qual è il valore totale del finanziamento per la Fase 2 di Agenda Sud? +

Il finanziamento ammonta a 35 milioni di euro provenienti da Next Generation EU, destinati alle scuole coinvolte.

Chi sono i principali destinatari delle risorse della Fase 2? +

Le risorse sono destinate alle scuole secondarie pubbliche operanti in contesti caratterizzati da alta dispersione scolastica e divari educativi, con particolare attenzione alle zone svantaggiate.

Come vengono selezionate le scuole beneficiarie delle risorse? +

La selezione si basa su criteri quali vulnerabilità, area geografica e bisogni specifici, analizzando i dati Invalsi e le reti scolastiche coinvolte.

Quali azioni possono essere finanziate con i fondi della Fase 2? +

Le risorse possono essere impiegate per acquisto di tecnologie, materiali didattici, strumenti di accessibilità, laboratori e servizi di supporto agli studenti.

Qual è il limite massimo di finanziamento per ogni scuola beneficiaria? +

Ogni scuola può ricevere fino a 100.000 euro per interventi mirati a migliorare le condizioni di apprendimento e inclusione.

Come viene assicurato l’efficacia delle azioni finanziate? +

Le scuole devono presentare rendicontazioni dettagliate e report di monitoraggio, con valutazione delle spese e dei risultati raggiunti.

Quali sono le scadenze principali della fase di finanziamento? +

Le scadenze, definite dai decreti attuativi, riguardano presentazione dei progetti, rendicontazione e monitoraggio, con date specifiche non disponibili al 27/04/2024.

Quali sono le principali azioni previste per ridurre dispersione e divari? +

Verranno finanziati progetti di tecnologie digitali, formazione inclusiva, servizi di supporto e incontri con comunità locali per favorire un ambiente scolastico più equo.

Altri Articoli

PEI Assistant

Crea il tuo PEI personalizzato in pochi minuti!

Scopri di più →

EquiAssistant

Verifiche equipollenti con l'AI!

Prova ora →