Situazione Attuale e Dati Rilevanti
Secondo il Rapporto sulla Sicurezza nelle Scuole del 2021, realizzato dall'Osservatorio Nazionale Amianto (ONA), sono ancora 2.292 edifici scolastici italiani che necessitano di bonifica. Questa cifra corrisponde al 4,3% degli istituti contaminati, coinvolgendo circa 356.900 studenti e 50.000 membri del personale docente e non docente. Questi ambienti rappresentano un serio rischio di esposizione alle fibre di amianto, con potenziali patologie gravi anche a distanza di decenni dall’esposizione iniziale.
I Rischi per la Salute e le Malattie Associate
Le fibre di amianto, una volta inalate, possono provocare malattie alle vie respiratorie, spesso con un periodo di latenza che può arrivare fino a 60 anni. Anche esposizioni di bassa intensità aumentano il rischio di sviluppare patologie come il mesotelioma, un tumore aggressivo e spesso letale. La conoscenza di questi rischi evidenzia l’urgenza di interventi di bonifica adeguati e rapidi.
Componenti Contaminati e Zone Più Colpite
- Coperture esterne
- Impianti elettrici
- Pavimentazioni, come linoleum contenente amianto
Sono stati riscontrati contaminanti anche in materiali passati come il DAS (Detrito di Amianto Stopolato), presente fino al 1993, che ha coinvolto il personale scolastico di scuole materne ed elementari. Le città maggiormente colpite sono:
- Genova: 154 istituti contaminati
- Milano: 89 scuole
- Torino: 66 edifici
Dal 2012, l'ONA ha censito circa 4.800 scuole, con circa 2.500 interventi di bonifica. Tuttavia, il problema rimane vasto: oltre 40 milioni di tonnellate di materiali contaminati da amianto e più di 100.000 siti censiti sono ancora alla ricerca di interventi efficaci.
Le Difficoltà nel Processo di Bonifica
Le normative sul contenimento e la rimozione dell’amianto vengono spesso applicate in modo parziale o ritardato, rallentando le operazioni di bonifica. Ciò comporta l’esposizione continua a rischi, soprattutto in ambienti scolastici di ogni ordine e grado, dai nidi alle superiori. Recentemente, sono stati segnalati anche casi di mesotelioma tra il personale scolastico, testimonianza della gravità del problema.
Strumenti di Monitoraggio e Iniziative di Controllo
Per contrastare questa emergenza, l'ONA Guardia Nazionale Amianto rappresenta un’importante piattaforma di segnalazione che permette ai cittadini di inviare allarmi, anche anonymamente. Questo strumento aiuta a individuare criticità e intervenire tempestivamente per tutelare le comunità scolastiche.
Risarcimenti, Contenziosi e Giustizia
A fine 2021, un ex docente deceduto a causa dell’esposizione all’amianto ha ottenuto un importante risarcimento di 930.258 euro dal Tribunale del Lavoro di Bologna. L’azione legale ha coinvolto il Ministero dell’Istruzione e del Merito e testimonia l’impatto di questa problematica sulla salute dei lavoratori della scuola e sull’intera società.
Le Conclusioni e le Priorità Future
L’elevato numero di edifici contaminati e i ritardi nelle bonifiche evidenziano l’essenzialità di interventi **immediati e più efficaci** nel rispetto delle normative di sicurezza. Solo attraverso un’azione coordinata e tempestiva si potrà tutelare la salute di milioni di studenti e operatori scolastici, prevenendo ulteriori casi di esposizione e malattie correlate all’amianto nelle scuole italiane.
Attualmente, ci sono 2.292 edifici scolastici in Italia che necessitano di bonifica a causa della presenza di amianto, rappresentando circa il 4,3% degli istituti e coinvolgendo oltre 356.900 studenti e 50.000 membri del personale. Questo scenario evidenzia una situazione di grande criticità, anche considerando che molte strutture sono ancora da intervenire.
Le fibre di amianto, inalate, possono provocare gravi malattie respiratorie come il mesotelioma e altre forme di tumori polmonari, spesso con un lungo periodo di latenza che può arrivare fino a 60 anni. Anche esposizioni di bassissima intensità aumentano il rischio, rendendo urgente l'intervento nelle scuole.
Le componenti più frequentemente contaminate includono le coperture esterne, gli impianti elettrici e le pavimentazioni, come il linoleum contenente amianto. Inoltre, materiali passati come il DAS (Detrito di Amianto Stopolato) sono stati trovati in alcune strutture più datate, come nelle scuole fino al 1993.
Le città maggiormente colpite sono Genova con 154 istituti contaminati, Milano con 89 scuole e Torino con 66 edifici. Questi dati evidenziano come alcune aree siano particolarmente gravate dal problema e richiedano interventi urgenti.
Per affrontare questa emergenza, strumenti come l'ONA Guardia Nazionale Amianto permettono ai cittadini di segnalare criticità e interventi tempestivi. Tali piattaforme favoriscono la tutela delle comunità scolastiche attraverso il monitoraggio e la segnalazione rapida di rischi.
Le normative esistenti vengono spesso applicate con ritardo o parzialmente, rallentando le operazioni di bonifica e lasciando alcuni ambienti esposti a rischi continui. Questa lentezza può portare acesposizioni prolungate, come testimoniano i casi di mesotelioma tra il personale scolastico.
Le iniziative di controllo, come il monitoraggio continuo e le segnalazioni attraverso piattaforme dedicate, sono fondamentali per individuare rapidamente le criticità e intervenire tempestivamente, riducendo così i rischi di esposizione e salvaguardando la salute degli studenti e del personale scolastico.
Un esempio recente è la vicenda di un ex docente deceduto a causa dell’esposizione all’amianto, che ha ottenuto un risarcimento di oltre 930.000 euro dal Tribunale del Lavoro di Bologna. Questa azione legale, coinvolgendo il Ministero dell’Istruzione e del Merito, evidenzia la gravità e le conseguenze di tale rischio sulla salute dei lavoratori e delle comunità scolastiche.
Le priorità future includono l’attuazione di interventi immediati e più efficaci, il rispetto rigoroso delle normative di sicurezza e un’azione coordinata tra enti pubblici, istituzioni e cittadini. Solo così si potrà proteggere la salute di milioni di studenti e operatori scolastici, prevenendo ulteriori esposizioni all’amianto.