Accordo tra Ministero dell'Istruzione e sindacati: un passo avanti nella tutela del personale scolastico
Il 20 ottobre, presso il Ministero dell'Istruzione e del Merito, è stato firmato il nuovo Contratto Collettivo Nazionale Integrativo (CCNI) dedicato all'assistenza sanitaria integrativa rivolta al personale scolastico. Questo accordo, frutto della collaborazione tra ministero e sindacati, prevede l'allocazione di ulteriori 15 milioni di euro derivanti dal Decreto-legge 127/2025, favorendo una maggiore copertura e un ampliamento delle prestazioni erogate.
Estensione della copertura ai supplenti fino al 30 giugno
Originariamente, le prestazioni assicurative erano riservate al personale con contratto a tempo indeterminato e ai supplenti fino al 31 agosto. Con le nuove risorse, si è deciso di estendere questa tutela anche al personale con contratti di supplenza fino al 30 giugno, assicurando così la copertura durante tutto il periodo di supplenza fino alla conclusione dell’anno scolastico.
Dettagli sull’ampliamento della tutela assicurativa
- Copertura per i supplenti anche fino al 30 giugno
- Risorse aggiuntive per garantire servizi durante l’intero anno scolastico
Progetto a lungo termine e fondi disponibili
Il nuovo accordo prevede un servizio di assistenza sanitaria integrativa di cinque anni, con inizio previsto dal 1° gennaio 2026. I fondi attualmente stanziati ammontano a 65 milioni di euro all’anno dal 2026 al 2029, destinati per il personale con contratto a tempo indeterminato e per i supplenti fino al 31 agosto. Le risorse ulteriori permettono di ampliare la tutela anche ai supplenti incaricati fino al 30 giugno.
Prestazioni offerte e novità principali
Durante l’incontro, è stato firmato un nuovo testo del CCNI, sostituendo quello precedente. Le prestazioni assicurative copriranno interventi di bassa e alta frequenza, grazie alla consulenza di Marsh, broker assicurativo internazionale.
Tipologie di interventi e prestazioni previste
- Interventi di bassa frequenza: cure per patologie oncologiche, cardiologiche e altre gravi malattie, visitando controlli e preparatori nei tre mesi prima e dopo l’intervento.
- Interventi ad alta frequenza: cure dentarie (seduta di igiene e visita specializzata), prevenzione oncologica differenziata per genere, spese per parto naturale e cesareo, contributi per la non autosufficienza e diagnostica preventiva.
Beneficiari e costi della copertura assicurativa
La copertura attuale interessa circa 235.000 beneficiari, così suddivisi:
- 195.000 docenti con contratti fino al 30 giugno
- 40.000 personale Ata (Assistenti Tecnici e Amministrativi)
Il costo medio per beneficiario è stimato in 64 euro, calcolato dividendo i 65 milioni di euro stanziati per circa 1.018.000 persone.
Fonti di finanziamento e prospettive future
L’aumento dei fondi per il periodo 2026-2029 deriva dai risparmi ottenuti attraverso la riduzione del numero di commissari agli esami di maturità. A partire dal 2030, sono previsti altri 15 milioni di euro annui per il Fondo per il miglioramento dell’offerta formativa, finanziati dalla riorganizzazione delle commissioni di esame.
Domande frequenti sull'assistenza sanitaria integrativa per i precari al 30 giugno: nuovo accordo Ministero-sindacati
Sì, con il nuovo accordo, le prestazioni di assistenza sanitaria integrativa vengono estese anche ai precari fino al 30 giugno, garantendo loro la copertura durante tutto il periodo di supplenza, fino alla fine dell'anno scolastico.
Le prestazioni includono cure per patologie gravi come oncologiche e cardiologiche, visite specializzate, prevenzione oncologica, cure dentarie, spese per parto naturale e cesareo, contributi per non autosufficienza e diagnostica preventiva, assicurando un'ampia copertura per i beneficiari.
Attraverso ulteriori risorse finanziarie, l'accordo consente di includere nel finanziamento anche i supplenti incaricati fino al 30 giugno, assicurando loro la stessa tutela dei docenti con contratto a tempo indeterminato durante l'intero anno scolastico.
Il nuovo servizio di assistenza sanitaria integrativa avrà una durata di cinque anni, con inizio previsto dal 1° gennaio 2026, garantendo una copertura stabile e continuativa per tutto il periodo.
Per il periodo 2026-2029, sono stati stanziati circa 65 milioni di euro all’anno, provenienti dai risparmi ottenuti con la riorganizzazione delle commissioni esaminatrici, con ulteriori 15 milioni di euro previsti a partire dal 2030.
Attualmente, circa 235.000 beneficiari usufruiscono della copertura: 195.000 docenti con contratti fino al 30 giugno e 40.000 personale Ata, come Assistenti Tecnici e Amministrativi.
Il costo medio stimato per beneficiario è di circa 64 euro, considerando lo stanziamento di 65 milioni di euro distribuiti su circa 1.018.000 persone beneficiarie.
Le nuove prestazioni coprono interventi di bassa e alta frequenza, con servizi come cure oncologiche, cure dentarie, prevenzione, diagnostica e supporto alla non autosufficienza, grazie alle consulenze di Marsh, broker assicurativo internazionale.
Oltre ai fondi attuali, le estensioni future saranno finanziate con altri 15 milioni di euro annui a partire dal 2030, derivanti dalla riorganizzazione delle commissioni di esame e dai risparmi ottenuti.
Grazie a questo accordo, anche i precari al 30 giugno beneficiano di una tutela assicurativa più ampia e stabile, garantendo loro servizi di assistenza durante tutto il periodo di supplenza, con un’estensione delle prestazioni rispetto al passato.