Le principali riforme approvate dal Senato per il sistema scolastico
Il Parlamento italiano ha dato il via libera a diverse innovazioni che coinvolgono il cuore del sistema educativo nazionale. Le nuove misure, inserite nel decreto-legge n. 127 del 9 settembre 2023, mirano a riformare l'esame di Stato, ampliare le opportunità di assunzione e affrontare altre criticità del settore scolastico.
Modifiche all'esame di maturità e alla prova orale
Tra le più significative, si segnalano:
- Riduzione dei commissari di maturità: a partire dal 2026, il numero di commissari passerà da sei a quattro, più il presidente, eliminando così due membri, uno interno e uno esterno.
- Struttura del colloquio: il collegio d'esame si concentrerà su quattro discipline scelte dal Ministero dell'Istruzione e del Merito (MIM) a gennaio, con prova orale obbligatoria. L'assenza nel colloquio orale comporterà la non ammissione all'esame.
- Valorizzazione del merito: la riforma intende mettere in luce i comportamenti meritevoli degli studenti, riducendo l'influenza di voti ottenuti in assenza e riconoscendo impegno e responsabilità.
Implicazioni pratiche e obiettivi delle modifiche
Queste innovazioni puntano a rendere l'esame di Stato più meritocratico e trasparente, valorizzando comportamenti e responsabilità, oltre a semplificare e rafforzare il percorso di valutazione degli studenti.
Opportunità di concorso e formazione
È stata riaperta la possibilità di partecipare ai concorsi ordinari dedicati ai docenti tecnico-pratici, valida fino al 31 dicembre 2026, con il requisito del diploma di maturità. Sono inoltre stati prorogati i corsi dell'Indire per la specializzazione sul sostegno fino al 2024, favorendo la formazione di personale qualificato, anche per chi ha svolto corsi all'estero.
Altre iniziative e sostegni
Tra le altre misure, si evidenziano:
- Proroga di un anno per la durata dei corsi di specializzazione su sostegno.
- Incremento dei fondi destinati alla sicurezza degli edifici e all'acquisto di strumenti didattici, nell'ambito del progetto Agenda Sud.
- Espansione della Carta docente allargata per circa 200.000 supplenti con contratti in scadenza a giugno, includendo anche il personale educativo e permettendo l'acquisto di titoli di viaggio.
Il ministero dell'Istruzione e del Merito, rappresentato dal ministro Giuseppe Valditara, ha mostrato grande apprezzamento per le novità approvate, sottolineando come tali interventi siano volti a favorire un percorso scolastico più equilibrato, meritocratico e orientato al futuro, anche attraverso nuove modalità di ingresso nel mondo del lavoro.
Reazioni sindacali e dubbi persistenti
Non mancano le criticità e le perplessità provenienti dai sindacati. Il leader della Uil Scuola, Giuseppe D’Aprile, apprezza in particolare l'estensione della Carta docente anche ai supplenti, ma solleva dubbi riguardo alla stabilizzazione del sostegno e alla mancata crescita delle retribuzioni, che rimangono tra le principali preoccupazioni del settore.
Domande frequenti sulle novità legislative sulla scuola italiana
A partire dal 2026, il numero di commissari prevista per l'esame di maturità passerà da sei a quattro, eliminando due membri, uno interno e uno esterno, con l'obiettivo di rendere il processo più snello e meritocratico.
Il collegio d'esame si concentrerà su quattro discipline scelte dal Ministero dell'Istruzione e del Merito, con una prova orale obbligatoria e senza la quale gli studenti non possono essere ammessi all'esame, migliorando così la trasparenza e la meritocrazia.
La riforma mira a mettere in evidenza i comportamenti meritevoli degli studenti, riducendo l'influenza dei voti ottenuti in assenza e riconoscendo impegno e responsabilità, favorendo così un percorso più equo.
Sono state riaperte le partecipazioni ai concorsi ordinari per docenti tecnico-pratici, valide fino al 2026, richiedendo il diploma di maturità. Inoltre, sono stati prorogati i corsi specializzati sul sostegno fino al 2024, favorendo la formazione di personale qualificato, anche con esperienze all'estero.
La Carta docente allargata permette a circa 200.000 supplenti con contratti in scadenza a giugno, incluso il personale educativo, di ottenere maggiori opportunità di acquisto di titoli di viaggio e di risorse per la formazione, ampliando così i benefici già previsti.
Il ministro Giuseppe Valditara ha espresso grande apprezzamento per le nuove misure, sottolineando come queste favoriscano un sistema scolastico più equilibrato, meritocratico e orientato al futuro, facilitando anche l'ingresso nel mondo del lavoro.
I sindacati, pur riconoscendo alcuni aspetti positivi come l'estensione della Carta docente ai supplenti, esprimono dubbi sulla stabilizzazione del personale del sostegno e sulla mancata crescita delle retribuzioni, evidenziando ancora preoccupazioni sul settore.
La proroga di un anno dei corsi di specializzazione sul sostegno garantirà maggiore formazione e stabilità per il personale specializzato, rispondendo alle necessità di supporto degli studenti con bisogni educativi speciali.
Gli obiettivi principali includono rendere l'esame di Stato più meritocratico e trasparente, valorizzare il merito degli studenti, ampliare le opportunità di formazione e assunzione, e favorire un sistema scolastico più equilibrato e futuro-oriented.