Un Evento di Grande Significato per l’Intero Sistema Educativo Locale
A Reggio Emilia, il saluto più semplice e quotidiano, “Come stai?”, diventa il punto di partenza di un profondo momento di ascolto e confronto tra tutte le componenti della comunità scolastica. Gli Stati Generali dell’Educazione e della Formazione sono stati progettati per promuovere un dialogo aperto tra studenti, insegnanti, istituzioni e famiglie, con l’obiettivo di riflettere sui bisogni reali di chi vive quotidianamente la scuola.
Obiettivi e Partecipanti degli Stati Generali
La presenza di oltre 400 persone tra studenti, insegnanti, formatori e dirigenti ha creato un clima di grande coinvolgimento. La prima giornata, ospitata dal Centro Internazionale Loris Malaguzzi, ha avuto come focus principale l’ascolto delle esperienze e delle esigenze dei giovani, con testimonianze che hanno offerto uno sguardo autentico sulla loro realtà scolastica, senza interventi preliminari, ma con momenti di ascolto attivo.
Le Voce degli Studenti: Inclusione e Società
Tra le testimonianze più significative, quella di Agata, studentessa delle scuole superiori, che ha portato il tema di inclusione sociale e giudizio, ricevendo una lunga standing ovation. La sua riflessione ha evidenziato come il concetto di inclusione debba andare oltre le parole, concentrandosi sulla partecipazione di tutti e sulla costruzione di un ambiente scolastico realmente accogliente.
Il Ruolo delle Istituzioni e il Loro Impegno
Durante l’evento, ha preso la parola l’assessora regionale alla scuola, Isabella Conti, che ha sottolineato l’importanza di mettere le persone al centro dell’attenzione, superando i limiti di una logica basata solo su orari e numeri. Michele de Pascale, presidente della Regione Emilia-Romagna, ha rimarcato come l’educazione debba valorizzare non solo gli aspetti cognitivi, ma anche quelli relazionali e affettivi, fondamentali per lo sviluppo degli adolescenti.
Il Centro Malaguzzi come Laboratorio di Innovazione pedagogica
Il Centro Malaguzzi, sede simbolo di questa iniziativa, è stato definito dall’assessora Mahmoud come un laboratorio permanente dedicato ai diritti e alle potenzialità dei bambini e adolescenti. La giornata, condotta dalla giurista Nogaye Ndiaye, ha visto interventi di figure di spicco come Vanessa Roghi, Maura Gancitano e Daniele Biella. Un sondaggio tra gli studenti ha evidenziato che la parola più associata alla scuola è stata “ansia”, segno di quanto siano sentite le sfide del sistema formativo.
Le Prossime Fasi degli Stati Generali dell’Educazione
- Giovedì 23 ottobre: discussioni sul futuro della scuola con rappresentanti sindacali e docenti, tra cui Enrico Galiano e Maura Gancitano.
- Venerdì 24 ottobre: chiusura dell’evento con un confronto tra famiglie e rappresentanti istituzionali, con la partecipazione del sociologo Stefano Laffi.
Innovazione e Formazione: Corsi e Piani di Aggiornamento
Insieme all’ascolto, la manifestazione include anche un percorso di formazione che coinvolge:
- Corsi su Minecraft e sull’Intelligenza Artificiale applicata alla didattica STEM, in collaborazione con Microsoft, per integrare tecnologia e gioco nell’apprendimento.
- Attività di preparazione al Concorso Docenti PNRR3, con materiali didattici, video lezioni, mappe mentali e questionari di verifica.
Conclusioni: Un Impegno per un’educazione più inclusiva e attenta alle emozioni
Gli Stati Generali dell’Educazione e della Formazione di Reggio Emilia rappresentano un momento di ascolto attivo e di rinnovamento pedagogico. Essi mirano a mettere al centro le voci dei giovani, delle famiglie e degli insegnanti, con la consapevolezza che solo attraverso il dialogo e la collaborazione si possa costruire un sistema scolastico più umano, inclusivo e rispondente alle sfide del nostro tempo.
Domande Frequenti sugli Stati Generali dell’Educazione a Reggio Emilia
Il saluto “Come stai?” diventa un simbolo di ascolto autentico e attenzione umana, rappresentando un invito a condividere emozioni e bisogni, elementi fondamentali per promuovere un sistema educativo più empatico e inclusivo.
Con oltre 400 partecipanti, tra studenti, insegnanti, formatori e dirigenti, l'evento ha favorito un ascolto attivo, ascoltando le esperienze dirette di tutte le componenti del sistema scolastico senza interventi preliminari, creando così un ambiente di confronto autentico.
Una delle testimonianze più intense è stata quella di Agata, studentesse delle superiori, che ha affrontato temi di inclusione sociale e giudizio, ricevendo una lunga standing ovation e sottolineando l'importanza di una partecipazione reale e attiva di tutti gli studenti nell’ambiente scolastico.
Le istituzioni, come l’assessorato regionale alla scuola e la regione Emilia-Romagna, hanno sottolineato l’importanza di mettere le persone al centro, andando oltre i numeri e gli orari, e hanno promosso un’educazione che valorizzi gli aspetti relazionali, emotivi e cognitivi.
Il Centro Malaguzzi è stato descritto come un laboratorio permanente di innovazione pedagogica, simbolo di un ambiente dedicato ai diritti e alle potenzialità di bambini e adolescenti, promotore di processi di rinnovamento e sperimentazione educativa.
Uno dei segnali più evidenti riguarda il senso di “ansia” tra gli studenti, indicato da un sondaggio come la parola più associata alla scuola, segno delle sfide emotive e psicologiche che il sistema formativo deve affrontare e superare.
Le prossime fasi includono discussioni su futuro e politiche scolastiche, con incontri il 23 e 24 ottobre, coinvolgendo rappresentanti sindacali, docenti, famiglie e sociologi come Stefano Laffi, per promuovere un dialogo collaborativo e costruttivo.
Vengono promossi corsi su Minecraft e sull’Intelligenza Artificiale applicata alla didattica STEM, in collaborazione con Microsoft, per innovare i metodi di insegnamento attraverso tecnologia, gioco e creatività.
Sono stati messi a disposizione materiali didattici, video lezioni, mappe mentali e questionari di verifica, al fine di preparare i docenti alle sfide della didattica innovativa e alle nuove esigenze educative.
L’obiettivo ultimo è creare un sistema scolastico più inclusivo, attento alle emozioni, e capace di rispondere alle sfide della società moderna, attraverso il coinvolgimento e il dialogo continuo tra giovani, famiglie, insegnanti e istituzioni.