Introduzione al Concorso PNRR 3 e le sue Risvolti per l’A.S. 2023/2024
Il concorso docenti PNRR 3 rappresenta un’opportunità importante per le maestranze del settore scolastico, inserendosi nel quadro delle assunzioni previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Per l’anno scolastico 2023/2024, ci si chiede se la frequenza di questo anno sia considerata valida per soddisfare le tre annualità di servizio richieste per l’accesso al concorso.
Contesto e Obiettivi del Concorso PNRR 3
Il piano si articola su una copertura di posti da coprire tra il 2025 e il 2028, con circa 58.135 posti complessivi, distribuiti tra scuola secondaria, primaria e infanzia. Le modalità di partecipazione sono state riviste rispetto ai bandi precedenti, con requisiti più stringenti e specifici che devono essere ben compresi dai candidati.
Requisiti di base e differenze rispetto alle passate tornate
Per assicurare l’accesso, sono richiesti specifici titoli di studio e credenziali di servizio, tra cui:
- Per le scuole dell’infanzia e primaria: laurea in Scienze della Formazione Primaria o diploma/abilitazione magistrale (conseguito entro il 2002).
- Per la scuola secondaria: laurea magistrale + almeno 3 anni di servizio negli ultimi cinque anni, di cui uno nella classe di concorso.
- Per il sostegno: specializzazione conseguita tramite TFA o riconosciuta all’estero.
- Per gli ITP: possibilità di partecipazione con il solo diploma, grazie a proroghe specifiche.
Integrazione e ammissione con riserva
I candidati che ottengono l’abilitazione entro il 31 gennaio 2026 o svolgono percorsi all’estero possono essere ammessi con riserva. Questa condizione è cruciale per comprendere se il servizio pregresso sia sufficiente per l’effettiva partecipazione.
Chiarimenti ufficiali sulla validità dell’anno scolastico 2023/2024
Durante un evento organizzato da Tecnica della Scuola il 14 ottobre, il segretario nazionale della CISL Scuola, Attilio Varengo, ha evidenziato che:
"L’anno scolastico 2023/2024 non è considerato valido ai fini delle tre annualità di servizio richieste per l’accesso al concorso."
Questa affermazione si basa sul fatto che, al momento della presentazione della domanda (prevista entro il 29 ottobre o il 31 gennaio), nessuno avrebbe ancora maturato i 180 giorni di servizio necessari a qualificare quell’anno come una delle tre annualità.
Implicazioni pratiche per i candidati
- Il servizio relativo al 2023/2024 non viene conteggiato come almeno un’annualità di servizio;
- Gli aspiranti devono possedere almeno due delle tre annualità richieste, maturate in anni scolastici passati o successivi;
- La valutazione del servizio è fondamentale per qualificarsi come candidato idoneo e competitivo.
Prove e modalità di selezione
Il concorso prevede una prova scritta computer-based di 50 domande, e una prova orale che comprende una lezione simulata e domande di disciplina. La valutazione complessiva tiene conto di:
- 50 punti per la prova scritta;
- 100 punti per la prova orale;
- 50 punti per titoli di servizio e culturali.
Conclusione e consigli pratici
Considerando che l’anno scolastico 2023/2024 non è riconosciuto come validamente parte delle tre annualità di servizio richieste per l’accesso, i candidati devono pianificare attentamente la propria maturazione di servizio negli anni precedenti o successivi. È altresì consigliabile seguire i webinar e i corsi di preparazione per ottimizzare le possibilità di successo e conoscere ogni dettaglio delle modalità di svolgimento del concorso.
Domande Frequenti sul Concorso Docenti PNRR 3 e l'anno scolastico 2023/2024
No, secondo le affermazioni ufficiali, l’anno scolastico 2023/2024 non è considerato valido ai fini delle tre annualità di servizio richieste per l’accesso al concorso PNRR 3. Questo significa che il servizio svolto in quell’anno non contribuirà al calcolo delle tre annualità richieste.
L’affermazione del segretario CISL Scuola sottolinea che al momento della domanda, ancora non si sono maturati i 180 giorni di servizio necessari, e quindi quell’anno non può essere considerato una delle tre annualità richieste, per cui non viene riconosciuto come valido ai fini del concorso.
Le conseguenze principali sono che i candidati devono maturare almeno due delle tre annualità di servizio in anni scolastici diversi, escluso quindi l’anno 2023/2024. Ciò richiede una pianificazione accurata delle esperienze pregresse o future.
È necessario aver maturato almeno tre anni di servizio, preferibilmente in anni scolastici diversi, prima del momento di presentazione della domanda. Dovremo quindi pianificare con attenzione il percorso di servizio per soddisfare questo requisito.
Sì, determinati servizi e credenziali possono essere utili ai fini della valutazione complessiva, ma solo le specifiche annualità di servizio scolastico maturate in anni diversi da quello 2023/2024 contribuiscono al requisito di tre anni necessari.
I candidati devono aver ottenuto l’abilitazione entro il 31 gennaio 2026 o aver completato percorsi riconosciuti all’estero, permettendo l’ammissione con riserva. Tuttavia, l’anno 2023/2024 non conteggerà come una delle tre annualità richieste.
Il servizio svolto in anni scolastici passati costituisce la base principale per qualificarsi con le tre annualità richieste. È essenziale accumulare almeno due di queste in anni antecedenti o successivi all’anno 2023/2024.
Le prove consistono in una prova scritta di 50 domande e una prova orale. La valutazione totale considera anche i titoli di servizio e culturali, con punteggi specifici per ciascun elemento.
È consigliabile pianificare con attenzione il proprio percorso di servizio, seguire webinar e corsi di preparazione, e mantenere un’attenzione costante sulle novità normative e modalità di svolgimento del concorso, data la rilevanza del requisito delle tre annualità.
La pubblicazione della graduatoria finale dipende dal processo di valutazione e dalla tempistica stessa del concorso, ma tipicamente avviene alcuni mesi dopo le prove, spesso nel corso dell’anno successivo all’indizione.