Il pensiero di Paolo Crepet sull’importanza della sottrazione nel processo educativo
Paolo Crepet, noto psichiatra e scrittore, sostiene che uno dei metodi più efficaci per favorire la crescita intellettuale e personale dei giovani sia proprio l’arte della sottrazione. La sua affermazione "Se voi incontrate un ragazzo intelligente, aiutatelo, per favore, in che modo? Non facendo niente. Sottraete" evidenzia come spesso l’intervento eccessivo della società, delle famiglie e dell’educazione possa ostacolare lo sviluppo naturale delle capacità e della fantasia dei ragazzi.
Il valore della sottrazione come strumento pedagogico
Secondo Crepet, non fare niente non equivale a ignorare o abbandonare, bensì a lasciare spazio a un processo naturale di autoconquista e scoperta. La sottrazione, intesa come riduzione degli stimoli e delle imposizioni, permette al giovane di entrare in contatto con il proprio mondo interiore, favorendo autonomia e creatività.
Perché sottrarre stimoli e interferenze?
- Favorisce l’autonomia: i ragazzi imparano a gestire il tempo e le proprie risorse senza costante controllo;
- Stimola il desiderio: la mancanza di tutto permette di apprezzare e desiderare ciò che si ha;
- Riduce la dipendenza dagli stimoli esterni: favorisce la capacità di riflessione e introspezione.
Un esempio pratico
Immaginate un ambiente in cui ai giovani vengono sottratte le distrazioni continue, come stimoli digitali e sovraccarico di attività. Questo spazio vuoto diventa un terreno fertile per il pensiero creativo, il sogno e il desiderio autentico di apprendere e scoprire.
Note e approfondimenti sulla filosofia di Crepet
Crepet sottolinea che non si tratta di abbandonare, ma di liberare. La vera sfida consiste nel riconoscere che l’intervento si può trasformare in un’azione di sottrazione strategica: eliminare le interferenze per permettere ai giovani di emergere spontaneamente. La società moderna, spesso ossessionata dal successo immediato e dalla pressione, dovrebbe invece recuperare l’importanza del tempo vuoto come momento di crescita e di desiderio.
Domande frequenti su Crepet e il suo insegnamento sulla sottrazione
Crepet ritiene che l’eccessiva interferenza possa ostacolare lo sviluppo naturale delle capacità, favorendo dipendenza e limitando la creatività. Lasciare spazio e "non fare niente" aiuta i giovani a scoprire da soli le proprie potenzialità, stimolando autonomia e introspezione.
Riducendo stimoli e interventi, la sottrazione favorisce un ambiente in cui il giovane può concentrarsi su se stesso, sviluppare pensiero critico, autonomia e creatività, elementi fondamentali per una crescita equilibrata.
Per Crepet, un ambiente privo di distrazioni permette al giovane di entrare in contatto con il proprio mondo interiore e di sviluppare capacità di riflessione e sogno, fondamentali per l’autonomia e la crescita personale.
Sottraendo stimoli digitali, attività sovrabbondanti o pressioni esterne, si crea uno spazio di libertà che permette ai giovani di esplorare i propri interessi, desideri e capacità di pensiero critico in modo naturale.
Il messaggio centrale è che il rispetto del tempo vuoto e la sottrazione di stimoli e interferenze sono fondamentali per permettere ai giovani di sviluppare autonomia, creatività e desiderio di apprendere.
Perché eliminando interferenze e stimoli superflui si crea un contesto favorevole all’autonomia e alla crescita spontanea dei giovani, senza forzarli o sovraccaricarli di input esterni.
Poiché permette loro di esplorare il proprio mondo interiore senza distrazioni, favorisce l’immaginazione e la capacità di pensiero divergente, elementi chiave per la creatività.
Può portare a individui più autonomi, riflessivi e creativi, capaci di gestire le proprie risorse e di affrontare le sfide con maggiore consapevolezza e serenità.
Attraverso incontri, workshop e campagne di sensibilizzazione che spiegano i benefici di lasciare spazio e tempo vuoto, sottolineando come ciò favorisce la crescita autentica e il benessere dei giovani.