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Proposta di legge per limitare l’accesso ai social ai minori di 15 anni: il sostegno del Ministro Valditara

Proposta di legge per limitare l’accesso ai social ai minori di 15 anni: il sostegno del Ministro Valditara

Posizione ufficiale del Ministro dell'Istruzione e del Merito

Il Ministro Giuseppe Valditara ha espresso il suo favore all’innalzamento dell’età minima per l’accesso ai social network, sostenendo un disegno di legge bipartisan attualmente sotto discussione in Parlamento. La proposta ha nel mirino la contrastare comportamenti aggressivi e superficialità nelle relazioni sociali, poiché si riconosce che i social media possono scatenare aggressività tra i giovani.

Valditara ha anche ricordato come l’Italia si allinei alle strategie di altri Paesi europei, citando l’esempio dell’Australia, dove misure simili sono state sperimentate con successo. Inoltre, ha sottolineato il ruolo della raccomandazione europea, firmata da più nazioni tra cui la Francia, che suggerisce di vietare i cellulari nelle scuole e di limitare l’uso dei social per i minori di 15 anni.

Il disegno di legge n. 1136: caratteristiche principali e finalità

Il provvedimento, attualmente in discussione presso la VIII Commissione del Senato, prevede:

  • Restrizioni sull’accesso ai social media: vietato ai minori sotto i 15 anni di aprire account su piattaforme come social network e servizi video.
  • Durata e validità dei contratti: quelli già attivi con minori sotto i 15 anni saranno validi solo se, al momento dell’entrata in vigore della legge, tali minorenni avevano già compiuto tale età.
  • Ruolo dell’Autorità: l’Agcom sarà incaricata di vigilare sull’applicazione delle nuove norme, predisponendo un rapporto annuale su progressi e criticità.

Modifiche alla normativa sulla protezione dei dati personali

Nel disegno di legge sono incluse riforme sul consenso al trattamento dei dati:

  1. L’età minima per autorizzare autonomamente il trattamento dei dati personali passerà da 14 a 16 anni.
  2. È allo studio un emendamento che prevede di uniformare tutte le soglie a 14 anni.

Attualmente, i minorenni possono creare un account social a partire dai 13 anni, con il consenso dei genitori fino ai 14, ma tali meccanismi spesso risultano poco efficaci, e l’accesso ai social da parte dei minori al di sotto dell’età si verifica frequentemente in modo illecito.

Le evidenze scientifiche e le sfide della tutela online

Studi e analisi sottolineano come i social network possano alimentare comportamenti aggressivi e favorire atteggiamenti superficiali. Per questo, l’adozione di misure restrittive rappresenta un passo fondamentale per proteggerne le giovani generazioni e incentivare un utilizzo più consapevole e responsabile delle piattaforme digitali.

Conclusioni: il senso di un intervento deciso

Intervenire con misure di limitazione dell’accesso ai social per i minori di 15 anni si presenta come un passo importante per la tutela della salute mentale e per il contenimento dell’aggressività online. La posizione di Valditara sintetizza un’esigenza condivisa di regolamentazione, volta a promuovere uno spazio digitale più sicuro e responsabile per le nuove generazioni.

Domande Frequenti sulla proposta di legge per il divieto social ai minori di 15 anni e il supporto di Valditara

Qual è l'obiettivo principale della proposta di legge sostenuta dal Ministro Valditara? +

L'obiettivo principale è limitare l'accesso ai social media ai minori di 15 anni, per ridurre comportamenti aggressivi e superficialità nelle relazioni sociali, promuovendo un uso più responsabile e sicuro delle piattaforme digitali.


Perché il Ministro Valditara sostiene questa proposta di legge? +

Valditara sostiene che i social media possono scatenare aggressività tra i giovani e che intervenire con restrizioni è necessario per tutelare la salute mentale e le relazioni sociali dei minors, in linea con strategie di altri Paesi europei.


Quali sono le caratteristiche principali del disegno di legge n. 1136? +

Il provvedimento prevede restrizioni sull'accesso ai social per i minori sotto i 15 anni, limitazioni sui contratti già attivi e la vigilanza dell'Autorità, in particolare dell'Agcom, con rapporti annuali su progressi e criticità.


Come cambieranno le normative sulla protezione dei dati personali? +

L'età minima per il trattamento autonomo dei dati passerà da 14 a 16 anni, con un'emendamento in studio che potrebbe uniformare la soglia a 14 anni. Attualmente, i minori di 13 anni possono creare account social solo con il consenso dei genitori fino ai 14.


Quali sono le evidenze scientifiche a supporto di questa proposta? +

Studi evidenziano che i social network possono alimentare comportamenti aggressivi e favorire atteggiamenti superficiali, rendendo necessarie misure restrittive per tutelare le giovani generazioni e promuovere un uso più consapevole delle piattaforme digitali.


In che modo la proposta può contribuire alla tutela della salute mentale dei giovani? +

Limitando l'accesso ai social media ai minori di 15 anni, si riduce l'esposizione a contenuti dannosi e si favorisce un ambiente online più sicuro, contribuendo a prevenire problemi di salute mentale e comportamentali tra i giovani.


Quali sono le principali critiche o opposizioni a questa proposta? +

Alcuni critici ritengono che restrizioni troppo severe possano limitare la libertà dei bambini e dei ragazzi, e che esistano altri metodi educativi e di sensibilizzazione per affrontare il problema dell'uso improprio dei social media.


Come potrebbe essere applicata concretamente questa normativa? +

L'applicazione prevederebbe controlli da parte dell'Autorità, con sanzioni per le piattaforme che non rispettano le restrizioni, e la collaborazione con le scuole e le famiglie per sensibilizzare sui rischi dell'uso dei social.


Qual è il ruolo dell’Europa in questa questione? +

L’Europa ha firmato raccomandazioni che suggeriscono la limitazione dell’uso dei social da parte dei minori, incoraggiando policy e normative nazionali più restrittive per proteggere i giovani nel contesto digitale.


Quali sono i benefici attesi da questa normativa? +

Tra i benefici principali si includono la riduzione dei comportamenti aggressivi, una maggiore tutela della salute mentale dei giovani e la promozione di un ambiente digitale più sicuro e responsabile.


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