Risposta di Sasso alle accuse di "oscurantismo" e chiarimenti sulla proposta legislativa
Rossano Sasso, rappresentante della Lega e relatore del disegno di legge (Ddl) Valditara, ha pubblicamente difeso la proposta, precisando che il Ddl non introduce censura né limita l'accesso alle informazioni essenziali. La normativa disciplina l'interazione di esperti esterni nelle scuole, focalizzandosi sull'educazione affettiva e sessuale, senza sacrificare il diritto delle famiglie di essere informate.
Obiettivi principali della legge
Sasso ha evidenziato che la legge:
- Garantisce alle famiglie la preventiva informazione sui contenuti e le attività relative all'educazione sessuale nelle scuole;
- Comunica chiaramente le competenze degli esperti coinvolti e il materiale didattico impiegato;
Inoltre, la normativa si limita a specificare che le attività devono rispettare l’età degli studenti, escludendo approfondimenti che potrebbero risultare non appropriati per le fasce più giovani.
Approccio alle scuole di infanzia e primaria
Per le scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado, il Ddl prevede restrizioni che assicurino che i temi trattati siano allineati con le indicazioni nazionali, principalmente su relazioni, empatia e rispetto. Sasso sottolinea l'importanza che le famiglie condividano e approvino i contenuti, evitando che soggetti esterni non qualificati sostituiscano gli insegnanti.
Preoccupazioni e controversie recenti
Il deputato ha citato episodi di interventi controversi di attivisti di estrema sinistra, che hanno trattato temi come fluidità sessuale, binarismo di genere e transizione di genere con bambini di soli sei anni, ritenendoli non adeguati all’età e potenzialmente dannosi.
Difesa della professionalità degli insegnanti e criticità degli interventi esterni
Sasso difende il ruolo del corpo docente, sostenendo che insegnanti qualificati possano trasmettere valori fondamentali come rispetto e parità di genere senza necessità di figure esterne. Avverte inoltre sulla presenza di figure come drag queen, pornoattori e attivisti privi di competenze pedagogiche, evidenziando il rischio di compromettere la corretta formazione degli studenti.
Riflessioni sul fenomeno della violenza di genere e l’educazione sessuale
Il parlamentare invita a considerare il paradosso nordico, ossia il fatto che nelle nazioni con programmi avanzati di educazione sessuale e parità, si registrano ancora alte percentuali di violenza contro le donne. Ciò suggerisce che l’aumento dei femminicidi non dipenda esclusivamente dall’educazione sessuale.
Critiche riguardo a strumentalizzazioni e propagande
Sasso accusa le forze di sinistra di voler snaturare l’educazione affettiva attraverso propaganda "queer" e comportamenti che rischiano di lesionare la dignità delle famiglie e degli studenti. La proposta del Governo Valditara si propone come equilibrio necessario per proteggere il ruolo genitoriale, garantendo che i contenuti siano appropriate all’età e condivisi con i genitori, senza sostituirsi alle loro prerogative.
In definitiva, il Ddl Valditara, difeso da Sasso, mira a costruire un sistema educativo che rispetti le sensibilità di tutte le parti, ponendo al centro tutela, informazione e responsabilità condivisa.
Il Ddl Valditara è una proposta legislativa che mira a tutelare le famiglie e a garantire trasparenza nell'educazione sessuale nelle scuole, evitando la censura. La legge si propone di informare preventivamente le famiglie sui contenuti, specificare il ruolo degli esperti e assicurare che le attività rispettino l'età degli studenti, con un focus su relazioni, empatia e rispetto.
Rossano Sasso ha sottolineato che il Ddl non introduce censura né limita l'accesso alle informazioni, ma regola l'interazione di esperti esterni, mantenendo il diritto delle famiglie di conoscere e approvare i contenuti didattici, senza compromettere la libertà di insegnamento.
Il Ddl impone restrizioni che garantiscono che i contenuti siano conformi alle indicazioni nazionali, focalizzandosi su relazioni, empatia e rispetto, e evitano approfondimenti inappropriati per le fasce più giovani, rispettando l’età degli studenti.
Sasso invita le scuole a coinvolgere insegnanti qualificati, ritenendo che figure professionali possano trasmettere valori fondamentali. Critica inoltre la presenza di soggetti non qualificati come drag queen o attivisti privi di competenze pedagogiche, considerandola rischiosa per la formazione dei giovani.
Sasso sottolinea che alcune interventi controversi su temi delicati, come fluidità di genere, spesso sono non appropriati per l'età e rischiano di essere dannosi, evidenziando l'importanza di tutelare l'età e lo sviluppo psicofisico dei bambini.
Sasso difende il ruolo degli insegnanti qualificati, affermando che essi sono capaci di trasmettere valori come rispetto e parità di genere senza bisogno di figure esterne, preservando così la qualità dell’educazione.
Sasso invita a riflettere sul "paradosso nordico" e sui dati che mostrano come, nonostante programmi avanzati di educazione sessuale, alcune nazioni registrano ancora alti tassi di violenza contro le donne, suggerendo che l’educazione da sola non è l’unico fattore determinante.
Sasso accusa le forze di sinistra di voler snaturare l’educazione affettiva attraverso propaganda "queer" e comportamenti che potrebbero ledere la dignità delle famiglie e degli studenti, sostenendo che la proposta mira a un equilibrio che protegge il ruolo genitoriale e l’età dei contenuti condivisi.
Sasso afferma che il Ddl Valditara rappresenta un equilibrio tra tutela delle famiglie, trasparenza e responsabilità condivisa, promuovendo un sistema educativo rispettoso delle sensibilità di tutte le parti senza censura, ma con attenzione alla formazione corretta e appropriata.