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Innovazione educativa nell’ora di religione: il gioco “Fantasanto” che trasforma l’apprendimento sui santi

Innovazione educativa nell’ora di religione: il gioco “Fantasanto” che trasforma l’apprendimento sui santi

Un metodo coinvolgente con il “Fantasanto”: la nuova frontiera della didattica religiosa

Nell’ambito della scuola media a Genova, il sacerdote e insegnante di religione don Roberto Fiscer ha ideato un innovativo progetto denominato “Fantasanto”. Basato sul celebre modello del Fantacalcio, questo gioco a squadre vuole rivoluzionare l’approccio all’insegnamento della religione, rendendolo più dinamico, interattivo e coinvolgente per gli studenti.

Come si svolge il “Fantasanto”?

Il funzionamento del gioco prevede che gli studenti creino delle squadre composte da santi, utilizzando crediti virtuali chiamati “credici”. Questi crediti permettono di acquistare e selezionare le “figurine” dei santi, formando così una rosa di personaggi sacri rappresentativi. L’insegnante e sacerdote don Roberto Fiscer, attraverso i suoi social, fornisce regolarmente regole, biografie e descrizioni dei santi, creando un ponte tra il mondo digitale e l’ambito scolastico.

Obiettivi e metodologia didattica

Don Roberto si definisce un “missionario digitale”, il cui intento è quello di utilizzare le piattaforme social e il linguaggio giovanile non per mera popolarità, ma per avvicinare gli studenti ai valori della fede cattolica. La didattica innovativa si traduce così in un’esperienza partecipativa e interattiva. Le classi vengono suddivise in team, ognuno con un budget di credici, consentendo loro di acquistare santi e comporre la propria rosa. Questa metodologia si innesta perfettamente con il percorso ministeriale, prevedendo approfondimenti in classe, proporzionati all’età, per sviluppare competenze e conoscenze in modo graduale e coerente.

Adattamenti didattici per le varie età

  • Prima media: si approfondiscono le figure dei santi collegando alla vita di Gesù Cristo e ai suoi insegnamenti.
  • Seconda media: si analizzano la storia e le strutture della Chiesa cattolica, favorendo una maggiore consapevolezza delle sue origini.
  • Terza media: si affrontano temi di morale ed etica attraverso le vite e le scelte dei santi, sviluppando anche un pensiero critico rispetto ai valori religiosi.

Impatto e potenzialità dell’approccio innovativo

Il progetto di don Fiscer mira a trasformare l’insegnamento della religione in un’esperienza emozionante e coinvolgente, dimostrando come creatività e conoscenza delle modalità comunicative dei giovani possano rappresentare strumenti fondamentali di una didattica moderna. Con questa innovazione, l’obiettivo è promuovere non solo l’apprendimento, ma anche lo sviluppo di un atteggiamento riflessivo e partecipativo nei ragazzi, adattando la scuola alle sfide educative contemporanee.

Domande frequenti sul “Fantasanto”: la didattica innovativa nell’ora di religione

Cos’è il gioco “Fantasanto” e come può rivoluzionare l’insegnamento della religione? +

Il “Fantasanto” è un gioco a squadre ispirato al modello del Fantacalcio, ideato per rendere più dinamica e interattiva l’ora di religione. Attraverso la creazione di squadre di santi, selezionati con crediti virtuali chiamati “credici”, permette agli studenti di apprendere in modo coinvolgente, favorendo la partecipazione attiva e il collegamento tra il mondo digitale e quello scolastico.


Quali sono gli obiettivi principali del progetto “Fantasanto”? +

L’obiettivo principale è avvicinare gli studenti ai valori della fede cattolica attraverso un metodo partecipativo e interattivo che sfrutta le piattaforme digitali. Inoltre, si mira a sviluppare competenze critiche e conoscenze religiose in modo graduale, armonizzando il percorso ministeriale con strumenti moderni di comunicazione.


Come funziona concretamente il “Fantasanto”? Cosa devono fare gli studenti? +

Gli studenti formano squadre e utilizzano crediti virtuali per acquistare figurine di santi, creando così la propria rosa di personaggi sacri. Don Roberto Fiscer fornisce regolarmente regole, biografie e descrizioni dei santi tramite i social, favorendo un ponte tra la didattica digitale e quella in aula.


In che modo il “Fantasanto” può coinvolgere tutte le età degli studenti? +

Attraverso adattamenti specifici per le varie età, il gioco permette di approfondire temi religiosi in modo diversificato, dalla connessione tra santi e vita di Gesù per le prime medie, fino a temi di morale ed etica per le scuole superiori, stimolando così un apprendimento graduale e adatto alle capacità di ogni fascia d’età.


Qual è il ruolo dell’insegnante nel progetto “Fantasanto”? +

L’insegnante, come don Roberto, assume il ruolo di facilitatore e guida, fornendo regole, materiali didattici e supporto alle squadre. Inoltre, integra le attività del gioco con approfondimenti in classe, creando un percorso educativo coerente e coinvolgente.


Quali competenze sviluppano gli studenti grazie al “Fantasanto”? +

Gli studenti migliorano le competenze di approfondimento storico e biografico sui santi, sviluppano capacità di analisi critica e imparano a collegare i valori religiosi con elementi morali ed etici. Inoltre, affinano abilità di lavoro di squadra e comunicazione.


Come si adatta il “Fantasanto” ai vari livelli scolastici? +

Il gioco viene modificato in base alle conoscenze e alle capacità degli studenti: per le prime medie si approfondiscono le figure dei santi in relazione alla vita di Gesù, mentre nelle scuole superiori si affrontano temi di morale e comportamenti etici, rendendo l’esperienza formativa più articolata e stimolante.


Quali sono i vantaggi di una didattica innovativa come il “Fantasanto”? +

Permette di trasformare l’apprendimento in un’esperienza emozionante e coinvolgente, stimolando la creatività e la comunicazione tra studenti e insegnanti. Inoltre, favorisce un’attitudine riflessiva e partecipativa, preparando i ragazzi alle sfide educative del mondo contemporaneo.


In che modo il “Fantasanto” si integra con il percorso formativo e ministeriale? +

Il “Fantasanto” si inserisce come strumento complementare al percorso ministeriale, arricchendo le lezioni con attività pratiche e coinvolgenti che rinforzano i valori e le conoscenze acquisite in classe, in modo coerente con gli obiettivi educativi della scuola cattolica.


Quali sono le sfide principali nell’implementazione del “Fantasanto”? +

Tra le principali sfide vi sono la corretta gestione della partecipazione degli studenti, l’adattamento del gioco alle diverse capacità e interessi, e la formazione degli insegnanti per un utilizzo efficace delle piattaforme digitali e delle metodologie innovative.


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