Durata NASPI: quanto dura?



La NASPI (Nuova Assicurazione Sociale per l'Impiego) è un sostegno economico che viene erogato dall'INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale) ai lavoratori che si trovano in stato di disoccupazione involontaria. La durata della NASPI dipende da diversi fattori e è importante conoscerli per sapere quanto tempo potremo percepire questo sussidio di disoccupazione. Per poter beneficiare della NASPI, è necessario aver lavorato regolarmente e versato i contributi previdenziali per un certo periodo di tempo. La durata del sussidio varia in base ai mesi di lavoro effettuati nell'ultimo periodo, chiamato "periodo di riferimento". In generale, se si sono lavorati almeno 13 settimane (o 3 mesi) nei 4 anni precedenti alla disoccupazione e si è contribuito per almeno 30 giorni nell'ultimo anno, si può avere diritto alla NASPI per un periodo massimo di 24 mesi. Tuttavia, la NASPI può essere erogata solo per un periodo massimo di 2 anni consecutivi, indipendentemente dal numero di settimane lavorate nel periodo di riferimento. Ciò significa che anche se si sono lavorati più di 13 settimane, ad esempio 26 settimane, la durata massima del sussidio rimarrà comunque di 24 mesi. Inoltre, la NASPI viene erogata in maniera graduata nel corso del periodo massimo previsto. Questo significa che il beneficio economico può essere ricevuto per un numero di mesi inferiore a quello massimo stabilito, a seconda del periodo di lavoro effettuato. Ad esempio, se si sono lavorati solo 6 mesi nel periodo di riferimento, la durata della NASPI potrebbe essere di soli 12 mesi invece dei 24 mesi previsti. È importante sottolineare che la NASPI ha una durata massima di 24 mesi anche nel caso in cui si abbia avuto precedenti esperienze di disoccupazione e si sia usufruito di altri sussidi di disoccupazione come la CIG, la CIGS o la DIS-COLL. È fondamentale anche tenere presente che, per poter beneficiare della NASPI per tutta la sua durata massima, è necessario rispettare alcuni obblighi. Ad esempio, è importante effettuare una ricerca attiva di lavoro, accettare offerte congrue e partecipare a eventuali corsi di formazione e reinserimento lavorativo proposti dall'INPS. In conclusione, la durata della NASPI dipende da diversi fattori, tra cui il periodo di lavoro effettuato e i contributi previdenziali versati. La durata massima del sussidio è di 24 mesi, indipendentemente dal numero di settimane lavorate nel periodo di riferimento. È importante seguire le procedure e rispettare gli obblighi stabiliti dall'INPS per poter beneficiare della NASPI per tutto il periodo previsto.

Quali sono i requisiti per poter richiedere la NASPI?

Per poter richiedere la NASPI, è necessario rispettare alcuni requisiti stabilizzati dall'INPS. Di seguito riassumiamo i principali requisiti necessari:

  • Essere cittadini italiani o stranieri residenti legalmente in Italia;
  • Aver perso involontariamente il proprio posto di lavoro;
  • Aver lavorato regolarmente e versato i contributi previdenziali per un periodo di almeno tre mesi negli ultimi quattro anni;
  • Aver contribuito per almeno 30 giorni nell'anno precedente la disoccupazione;
  • Non aver superato i limiti di reddito previsti dalla legge;
  • Essere disoccupati effettivamente e in cerca di lavoro attiva;
  • Non percepire altre forme di reddito, come pensione o altro sussidio;
  • Non aver raggiunto l'età pensionabile;
  • Non aver effettuato ricorsi o azioni giudiziarie ai danni dell'ex datore di lavoro.

È importante effettuare una richiesta di NASPI entro 68 giorni dalla data di cessazione del rapporto di lavoro. In caso di mancata presentazione della domanda entro tale termine, potrebbe essere ridotta la durata del sussidio. Inoltre, è necessario compilare e inviare correttamente la domanda NASPI all'INPS, allegando tutta la documentazione richiesta. È possibile presentare la domanda direttamente online sul sito dell'INPS o presso gli uffici territorialmente competenti. Ricordiamo che per ottenere la NASPI è necessario rispettare i requisiti sopra elencati e seguire correttamente tutte le procedure stabilite dall'INPS. Solo in questo modo si potrà beneficiare del sussidio di disoccupazione e della sua durata massima.

Cosa succede alla fine della durata della NASPI?

Alla fine della durata della NASPI, ossia dopo 24 mesi di percezione del sussidio di disoccupazione, è possibile richiedere altre forme di sostegno economico previste dalla legge italiana. Tuttavia, bisogna tenere presente che altre forme di sussidio potrebbero avere requisiti e durate diverse rispetto alla NASPI. Al termine della NASPI, si potrebbe avere diritto al REI (Reddito di inclusione) se si rientra nei criteri di accesso a tale sostegno. Il REI è un sussidio destinato alle famiglie con basso reddito e con figli a carico. È necessario verificare i requisiti specifici del REI e presentare la domanda all'INPS o ai servizi sociali competenti. In alternativa, si potrebbe cercare nuove opportunità di lavoro, partecipando a corsi di formazione professionale o cercando attivamente nuove posizioni lavorative. È importante mantenere l'iscrizione ai centri per l'impiego e partecipare alle attività proposte, come ad esempio i colloqui di lavoro o i percorsi di reinserimento lavorativo. È sempre consigliabile informarsi presso gli uffici competenti, come l'INPS o i servizi sociali, per conoscere tutte le possibilità di sostegno economico disponibili oltre alla NASPI e per ricevere informazioni sulle opportunità e i servizi offerti per favorire il reinserimento lavorativo.

Se trovo lavoro durante la NASPI, cosa succede?

Se si trova lavoro durante la percezione della NASPI, è necessario comunicarlo immediatamente all'INPS. L'ottenimento di un nuovo impiego comporta la sospensione o la revoca del sussidio di disoccupazione. È obbligatorio informare l'INPS entro 5 giorni lavorativi dalla data inizio della nuova occupazione. Tuttavia, se la nuova occupazione ha una durata inferiore a 6 mesi, è possibile richiedere la cosiddetta "sospensione temporanea" della NASPI. In questo caso, il sussidio viene sospeso temporaneamente e può essere ripristinato al termine del nuovo periodo di disoccupazione. Se invece la nuova occupazione ha una durata superiore a 6 mesi, è necessario richiedere la revoca della NASPI. In questo caso, il diritto al sussidio di disoccupazione viene interrotto definitivamente. È importante segnalare tempestivamente il nuovo impiego all'INPS per evitare sanzioni o problemi futuri con l'ente previdenziale.

Cosa succede se non si rispettano gli obblighi della NASPI?

Nel caso in cui non vengano rispettati gli obblighi previsti dalla NASPI, si rischia di perdere il diritto al sussidio di disoccupazione o di subire sanzioni da parte dell'INPS. Tra gli obblighi principali da rispettare durante la percezione della NASPI ci sono:

  • Effettuare una ricerca attiva di lavoro;
  • Accettare offerte congrue di lavoro;
  • Partecipare a corsi di formazione e reinserimento lavorativo proposti dall'INPS;
  • Mantenere l'iscrizione ai centri per l'impiego e partecipare alle attività proposte;
  • Comunicare tempestivamente eventuali variazioni di residenza o di situazione economica.

Nel caso in cui si verifichi un mancato rispetto di uno o più di questi obblighi, l'INPS può sospendere o revocare la NASPI, ponendo fine alla sua erogazione. È fondamentale, quindi, rispettare gli obblighi previsti e comunicare tempestivamente eventuali variazioni alla propria situazione personale o lavorativa.

Posso richiedere la NASPI più di una volta?

Sì, è possibile richiedere la NASPI più di una volta, ma bisogna rispettare alcune condizioni. Dopo aver beneficiato della NASPI per due anni consecutivi, è necessario aver lavorato per almeno 30 giorni presso un datore di lavoro diverso dal precedente e aver contribuito per almeno 50 giorni nell'ultimo periodo di lavoro. Se si soddisfano questi requisiti, è possibile presentare una nuova domanda di NASPI. Tuttavia, bisogna tenere presente che la nuova NASPI sarà erogata solo per il periodo residuo eventualmente rimasto dalla precedente. Questo significa che se si è già beneficiato della NASPI per 12 mesi, si potrà richiedere un ulteriore periodo di massimo 12 mesi. Ricordiamo che bisogna rispettare nuovamente tutti i requisiti e le procedure stabiliti dall'INPS per poter beneficiare dell'ulteriore periodo di NASPI. È importante contattare gli uffici competenti per ottenere tutte le informazioni necessarie e presentare la domanda correttamente.

Domande Frequenti sulla durata della NASPI (FAQs)

Qual è la durata massima della NASPI? +

La durata massima della NASPI è di 24 mesi consecutivi. Indipendentemente dal numero di settimane lavorate nel periodo di riferimento, la NASPI sarà erogata per un massimo di due anni.

Quali sono i requisiti per poter richiedere la NASPI? +

I principali requisiti per poter richiedere la NASPI sono: essere cittadini italiani o residenti legali in Italia, aver perso involontariamente il lavoro, aver lavorato per almeno tre mesi negli ultimi quattro anni e aver contribuito per almeno 30 giorni nell'anno precedente la disoccupazione, tra gli altri requisiti.

Cosa succede se trovo lavoro durante la NASPI? +

Se si trova lavoro durante la percezione della NASPI, è necessario comunicarlo all'INPS entro 5 giorni lavorativi. Se il nuovo impiego dura meno di 6 mesi, è possibile sospendere temporaneamente la NASPI; se dura più di 6 mesi, è necessario richiedere la revoca del sussidio.

Cosa succede se non si rispettano gli obblighi della NASPI? +

Se non si rispettano gli obblighi della NASPI, si rischia di perdere il diritto al sussidio di disoccupazione o di subire sanzioni da parte dell'INPS. È fondamentale rispettare gli obblighi e comunicare tempestivamente eventuali variazioni alla propria situazione lavorativa o personale.

Posso richiedere la NASPI più di una volta? +

Sì, è possibile richiedere la NASPI più di una volta, ma bisogna rispettare alcune condizioni. Dopo aver beneficiato della NASPI per due anni consecutivi, è necessario aver lavorato per almeno 30 giorni presso un datore di lavoro diverso e aver contribuito per almeno 50 giorni nell'ultimo periodo di lavoro. Si potrà richiedere un nuovo periodo di NASPI per la durata residua eventualmente rimasta.

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