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Promuovere una cultura di pace: il secondo convegno nazionale sull'educazione non violenta a Verona

Promuovere una cultura di pace: il secondo convegno nazionale sull'educazione non violenta a Verona

Introduzione all'evento e alla sua importanza

La scuola moderna ha un ruolo cruciale nell'educazione alla pace e alla nonviolenza. In un contesto sociale sempre più caratterizzato da tendenze autoritarie e comportamenti violenti, incontri come il secondo convegno nazionale sull'educazione non violenta a Verona rappresentano un'occasione per promuovere pratiche educative innovative e inclusive. L'evento, previsto per sabato 8 novembre 2025, si inserisce in un percorso di sensibilizzazione rivolto a docenti, educatori e istituzioni scolastiche.

Obiettivi principali del convegno

Il convegno si propone di:

  • Condividere strategie efficaci per integrare la cultura della pace e della nonviolenza nelle attività quotidiane scolastiche
  • Favorire il confronto tra professionisti dell'educazione su metodologie inclusive e sostenibili
  • Sostenere la creazione di una rete di pratiche educative ispirate ai valori delle Nazioni Unite, dell'UNESCO e della Costituzione Italiana

Organizzazioni e collaborazioni coinvolte

Tra i principali promotori e partner dell'iniziativa troviamo:

  1. Rete ED.UMA.NA (Educazione, Umanità, Natura)
  2. Polo Europeo della Conoscenza
  3. Scuole promotrici di Salute
  4. Osservatorio contro la Militarizzazione di scuole e università
  5. Istituto Comprensivo Nazario/Rinascita/Livi

Il modello educativo proposto e le sue peculiarità

Elementi fondamentali del metodo

Il progetto si basa su un modello scolastico che promuove:

  • Relazioni nonviolente e di tipo riparativo
  • Ricerca del benessere collettivo e della interconnessione
  • Il rifiuto deciso dell'autoritarismo e della militarizzazione nelle pratiche scolastiche
  • Metodi inclusivi e sostenibili

Tematiche e attività principali dell’evento

L'evento prevede sia sessioni in presenza sia incontri online preliminari. Tra le aree di approfondimento ci sono:

  1. Analisi critica della violenza implicita nel sistema scolastico
  2. Gestione dei conflitti e delle relazioni interpersonali
  3. Educazione civica e cittadinanza partecipata
  4. Analisi culturale dei media: libri, film, musica
  5. Utilizzo della natura come strumento di educazione nonviolenta
  6. Collegamento tra pratiche di nonviolenza e salute
  7. Laboratori espressivi (arte, musica, movimento)
  8. Insegnamento della pace nelle varie discipline scolastiche
  9. Contrasto alla militarizzazione delle scuole
  10. Trasformazione dello spazio della classe in un luogo di dialogo e ascolto

Il momento clou: la lectio magistralis

Il punto culminante dell’evento sarà la lectio magistralis del Prof. Alberto Oliverio, neuroscienziato e psicobiologo, che illustrerà come un approccio nonviolento possa incidere profondamente sulla formazione della psiche e del cervello dei bambini. Questo intervento offrirà spunti fondamentali per comprendere i benefici di una pedagogia pacifica.

Modalità di partecipazione e informazioni pratiche

- La partecipazione all’evento è gratuita.

- Le iscrizioni si chiudono il 2 novembre 2025 o fino ad esaurimento dei posti disponibili.

- E’ richiesta l’iscrizione tramite apposito modulo online.

Per maggiori dettagli sul programma completo e iscrizioni, consulta il sito dedicato.

Conclusioni e prospettive future

Il convegno rappresenta un'importante occasione di crescita professionale e di confronto sul ruolo dell’educazione non violenta nella costruzione di un futuro inclusivo e pacifico. Promuovere a livello nazionale pratiche educative basate sui valori della pace significa investire in una società più giusta e equa per tutti.

Domande frequenti sull'Educazione non violenta: secondo convegno nazionale a Verona

Qual è l'obiettivo principale del secondo convegno nazionale sull'educazione non violenta a Verona? +

L'obiettivo principale è condividere strategie efficaci per integrare la cultura della pace e della nonviolenza nelle pratiche quotidiane scolastiche, favorendo il confronto tra professionisti e creando una rete di pratiche educative ispirate ai valori internazionali e costituzionali.


Chi sono i principali organizzatori e partner dell'evento? +

Tra i principali promotori troviamo la Rete ED.UMA.NA, il Polo Europeo della Conoscenza, le Scuole Promotrici di Salute, l'Osservatorio contro la Militarizzazione di scuole e università e l'Istituto Comprensivo Nazario/Rinascita/Livi, che collaborano per promuovere un modello educativo non violento e inclusivo.


In che modo il convegno mira a cambiare le pratiche scolastiche tradizionali? +

Il convegno incoraggia l'adozione di relazioni nonviolente e riparative, promuovendo l'interconnessione e il benessere collettivo, contrastando autoritarismo e militarizzazione nelle pratiche educative, attraverso metodi inclusivi e sostenibili.


Quali sono le principali tematiche trattate durante l’evento? +

Le tematiche principali includono l'analisi della violenza implicita, la gestione dei conflitti, l'educazione civica, l'uso dei media, l'utilizzo della natura come strumento educativo, le relazioni nonviolente e le attività espressive come arte e musica.


Come si svolgeranno le sessioni del convegno? +

L'evento prevederà sessioni sia in presenza che online, con approfondimenti su tematiche come la gestione dei conflitti, l'educazione civica e attività pratiche, incluso un momento di grande rilievo rappresentato dalla lectio magistralis del Prof. Alberto Oliverio.


Chi terrà la lectio magistralis e di cosa parlerà? +

La lectio magistralis sarà tenuta dal neuroscienziato e psicobiologo Prof. Alberto Oliverio, che illustrerà come un approccio nonviolento possa influenzare profondamente lo sviluppo della psiche e del cervello dei bambini, evidenziando i benefici di una pedagogia pacifica.


Qual è la modalità di partecipazione e come si effettua l’iscrizione? +

L’iscrizione è gratuita e può essere effettuata compilando l’apposito modulo online. Le iscrizioni si chiudono il 2 novembre 2025 o fino ad esaurimento dei posti disponibili, quindi si consiglia di iscriversi con anticipo.


Quali sono le prospettive future promosse da questo convegno? +

Il convegno mira a diffondere una cultura dell’educazione non violenta come mezzo per costruire un futuro più inclusivo e pacifico, stimolando nuove pratiche pedagogiche e investimenti in società più giuste ed equitative.


Come può l'educazione non violenta influenzare il sistema scolastico e la società? +

Attraverso l’adozione di pratiche non violente e inclusive, l'educazione può favorire lo sviluppo di cittadini più consapevoli, rispettosi e collaborativi, contribuendo a ridurre comportamenti aggressivi e a costruire un ambiente scolastico e sociale più pacifico.


Perché è importante promuovere la cultura della pace nei contesti scolastici? +

Promuovere la cultura della pace nelle scuole è fondamentale per formare cittadini solidali e rispettosi, capaci di affrontare i conflitti con strumenti non violenti, contribuendo così alla costruzione di società più giuste ed armoniose.


Qual è il valore aggiunto di questo convegno? +

Il valore anche della partecipazione di esperti di rilevanza internazionale e delle pratiche innovative che verranno presentate contribuisce a creare un momento di confronto stimolante e di scoperta di nuove strategie pedagogiche, diffondendo un messaggio di speranza e di cambiamento positivo nella scuola italiana.

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