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Nuovo Accordo tra Ministero e Sindacati per il Fondo di Miglioramento dell’Offerta Formativa

Nuovo Accordo tra Ministero e Sindacati per il Fondo di Miglioramento dell’Offerta Formativa

Introduzione e Obiettivi del Fondo

Il Fondo per il Miglioramento dell’Offerta Formativa rappresenta una significativa iniziativa volta a valorizzare il personale scolastico e a potenziare le attività educative nelle scuole italiane. Recentemente, il 29 settembre 2025, è stato sottoscritto un nuovo Contratto Collettivo Nazionale Integrativo (CCNI) tra il Ministero dell’Istruzione e le organizzazioni sindacali, in particolare la Federazione Lavoratori della Conoscenza - CGIL.

Finalità e Destinazione delle Risorse

Il valore complessivo del fondo ammonta a 847.360.000 euro per l’anno scolastico 2025/2026, con l’obiettivo di:

  • Premiare e incentivare le attività già previste dal contratto collettivo, rafforzando l’impegno del personale scolastico.
  • Retribuire le ore eccedenti dei docenti di educazione fisica, in relazione alla promozione di sport e attività motoria.
  • Sostenere funzioni strumentali all’offerta formativa e incarichi specifici del personale tecnico, amministrativo e ausiliario (ATA).
  • Copertura delle ore eccedenti per le sostituzioni dei colleghi assenti.
  • Risorse finalizzate a progetti speciali e attività di recupero, in conformità alle normative vigenti.

Utilizzo delle Risorse e Normativa di Riferimento

Le somme saranno impiegate secondo criteri stabiliti tramite contrattazione integrativa, rispettando le disposizioni di:

  1. Legge n. 160/2019, per le risorse destinate alle attività di recupero e sostituzione.
  2. Legge n. 205/2017, in particolare le finalità di incremento e valorizzazione del personale.
  3. Legge n. 234/2021, riguardante specifiche funzioni del personale scolastico.

Ripartizione tra le Scuole e Criteri di Assegnazione

La distribuzione delle risorse tra le scuole sarà definita attraverso una negoziazione a livello nazionale, considerando vari fattori come:

  • Numero di punti di erogazione del servizio
  • Dotazione organica complessiva
  • Presenza di aree a maggiore rischio sociale o educativo
  • Dimensioni e caratteristiche strutturali delle istituzioni

Novità e Benefici per l’Anno Scolastico 2025/2026

Le principali innovazioni comprendono:

  • Estensione delle indennità di disagio alle scuole nelle piccole isole, coinvolgendo anche il personale ATA.
  • Raddoppio delle scuole in aree ad alta criticità, con benefici specifici per i docenti impegnati nella continuità didattica e nelle attività di recupero.

Inoltre, sono state riconfermate alcune misure dell’anno precedente, come l’aumento del fondo per il pagamento delle ore di formazione eccedenti e il sostegno ai docenti che operano in zone disagiata, con indennità fino a 800 euro per gli assistenti tecnici.

Il Ministero dell’Istruzione Comunica che, a seguito della riunione del 2 ottobre 2025, sarà comunicato alle scuole l’importo esatto delle risorse residuate, che si aggirano intorno ai 31 milioni di euro, per garantire una distribuzione equa e mirata alle esigenze delle singole istituzioni scolastiche.

Per rimanere aggiornati sulle novità e le politiche scolastiche, consultare regolarmente le news dedicate al mondo della scuola.

Fondo per il Miglioramento dell’Offerta Formativa: Raggiunto l’accordo tra Ministero e sindacati

Che cos’è il Fondo per il Miglioramento dell’Offerta Formativa approvato tra Ministero e sindacati? +

Il Fondo per il Miglioramento dell’Offerta Formativa rappresenta un finanziamento mirato, recentemente concordato tra il Ministero dell’Istruzione e le organizzazioni sindacali, con l’obiettivo di valorizzare il personale scolastico e potenziare le attività educative nelle scuole italiane, a partire dall’anno scolastico 2025/2026.


Quali sono le principali finalità del Fondo approvato? +

Le finalità principali includono il riconoscimento e l’incentivazione delle attività del personale scolastico, il supporto alle ore eccedenti dei docenti di educazione fisica, la valorizzazione delle funzioni strumentali e degli incarichi specifici del personale ATA, oltre alla copertura delle sostituzioni e a finanziare progetti speciali di recupero e innovazione educativa.


Come sono state determinate le risorse del Fondo per il 2025/2026? +

Le risorse, pari a circa 847 milioni di euro, sono state stabilite attraverso accordi negoziali tra Ministero e sindacati, rispettando le normative di legge vigenti come la Legge n. 160/2019, la Legge n. 205/2017 e la Legge n. 234/2021, per assicurare una distribuzione efficiente e mirata.


Quali criteri saranno utilizzati per ripartire le risorse tra le scuole? +

La distribuzione avverrà attraverso negoziazioni a livello nazionale, tenendo conto di vari fattori quali il numero di punti di erogazione del servizio, la dotazione organica, la presenza di aree a rischio sociale e le caratteristiche strutturali di ciascuna istituzione scolastica.


Quali benefici concreti riguarderanno il personale scolastico con l’accordo? +

L’accordo prevede l’estensione delle indennità di disagio nelle scuole delle piccole isole, il raddoppio delle scuole in aree critiche con benefici specifici per docenti e personale ATA, oltre ad aumentare le risorse per formazione e sostegno in zone svantaggiate.


Come si prevede di utilizzare le risorse residue di circa 31 milioni di euro? +

Il Ministero comunicherà alle scuole l’importo esatto delle risorse residue, che saranno distribuite in modo equo e mirato per supportare le esigenze specifiche di ogni istituzione scolastica, favorendo interventi di recupero, formazione e sostituzioni.


Quali innovazioni porterà l’accordo per l’anno 2025/2026? +

Le principali innovazioni includono l’estensione delle indennità di disagio alle scuole nelle piccole isole, il raddoppio delle scuole in aree ad alta criticità, e il rafforzamento delle risorse dedicate al pagamento delle ore di formazione e alle attività di recupero, contribuendo a migliorare l’offerta formativa complessiva.


Quali normative regolamentano l’utilizzo di queste risorse? +

Le risorse sono regolate dalle disposizioni della Legge n. 160/2019, la Legge n. 205/2017, e la Legge n. 234/2021. Questi testi stabiliscono i criteri di impiego, ripartizione e valorizzazione delle attività finanziate, garantendo trasparenza e coerenza con le normative vigenti.


Quali sono i principali aspetti e criteri di assegnazione delle risorse alle scuole? +

La ripartizione considererà il numero di punti di erogazione del servizio, la dotazione organica, le aree a rischio sociale ed educativo, e le caratteristiche strutturali delle istituzioni, in modo da garantire equità e efficacia nella distribuzione delle risorse.

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