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Intelligenza Artificiale a Scuola: È Opportuno Porre un Divieto? Il Parere di Crepet sulla Questione

Intelligenza Artificiale a Scuola: È Opportuno Porre un Divieto? Il Parere di Crepet sulla Questione

La Posizione di Paolo Crepet sul Divieto di IA e Dispositivi Digitali nelle Istituzioni Scolastiche

Lo psichiatra e scrittore Paolo Crepet ha espresso opinioni nette riguardo all'uso di tecnologie come gli smartphone e l' intelligenza artificiale nelle scuole. Durante la trasmissione radiofonica "Un Giorno da Pecora" su Rai Radio 1, il 6 ottobre 2023, ha sottolineato la necessità di riflettere prima di permettere l'uso di tali strumenti, evidenziando i rischi e le implicazioni.

Le Critiche di Crepet sulla Tecnologia nelle Scuole

Secondo Crepet, l'uso sregolato di dispositivi digitali e IA è dannoso per lo sviluppo cognitivo dei giovani. In particolare, ha dichiarato:

"L’intelligenza artificiale rappresenta un male, un vero disastro, un furto dell’intelligenza umana. È come il banco dei pegni, dove si scambia la propria capacità intellettuale in cambio di comodità."

Crepet evidenzia che un uso eccessivo di queste tecnologie può rallentare le funzioni cognitive e contribuire, secondo studi come quelli del Massachusetts Institute of Technology (MIT), a rischi di decadimento mentale, come la demenza precoce.

Il Pensiero Critico di Crepet sull'IA

Riguardo all’intelligenza artificiale, crepet si mostra prudente e critico:

"Probabilmente ci dovevamo pensare prima. Delegare tutto all’algoritmo potrebbe portare a una diminuzione del quoziente intellettivo e della capacità di pensiero autonomo."

Il Divieto di Smartphone e IA nelle Scuole Italiane

Il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, a partire da settembre 2025, ha emanato una circolare che vieta l’uso del cellulare nelle scuole secondarie di secondo grado, puntando a limitare le distrazioni e favorire un ambiente di apprendimento più concentrato.

Implementazione e Regolamentazioni

Le scuole stanno adottando varie strategie, tra cui:

  • Armadi dedicati alla custodia dei dispositivi, talvolta con costi aggiuntivi;
  • Utilizzo limitato durante le pause o in momenti specifici;
  • Sanzioni disciplinari per chi viola le regole.

Inoltre, le responsabilità legali sono fondamentali: le istituzioni devono garantire la custodia sicura dei dispositivi personali, assumendosi rischi legali in caso di smarrimenti o danni, come spiegato dall'avvocato Dino Caudullo.

Questioni Aperte e Sfide di Attuazione

Le modalità di applicazione variano tra scuole e regioni. Alcuni istituti preferiscono:

  1. Custodia negli armadietti con sanzioni per infrazioni;
  2. Permesso di utilizzo durante le pause;
  3. Coinvolgimento dei docenti nel monitoraggio e nell’applicazione delle regole.

Questo approccio mira a trovare un equilibrio tra l’utilizzo delle tecnologie e la tutela dello sviluppo mentale degli studenti.

Implicazioni e Considerazioni Finali

Il dibattito sull’IA a scuola e sul suo divieto si inserisce in una più ampia riflessione sulle tecnologie digitali e la loro influenza sull’apprendimento. Mentre alcuni sono favorevoli a regolamentare l’uso per evitare la perdita delle capacità cognitive, altri sostengono che l’innovazione debba essere integrata in modo responsabile.

Come sottolinea Crepet, dovevamo pensarci prima, considerando che l’intelligenza artificiale può rappresentare un banco dei pegni, offrendo comodità a scapito dell’autenticità e della qualità del pensiero.

In conclusione, l’attenzione deve essere alta per garantire che le tecnologie siano strumenti di supporto e non di impoverimento cognitivo, promuovendo un ambiente scolastico equilibrato e lungimirante.

Domande Frequenti sulla Presenza dell'IA a Scuola: Va Vietata? Il Parere di Crepet e Altri Aspetti

1. Perché Paolo Crepet pensa che l'uso dell'intelligenza artificiale nelle scuole possa essere dannoso? +

Crepet considera l'IA un potenziale male perché, secondo lui, può rappresentare un furto dell'intelligenza umana e, se usata eccessivamente, può rallentare lo sviluppo cognitivo dei giovani, portando anche a rischi come il decadimento mentale. La sua analogia con il banco dei pegni sottolinea come si scambia capacità per comodità, indebolendo il pensiero critico.


2. Qual è la posizione di Crepet riguardo alla regolamentazione dell'uso dell'IA e degli smartphone in classe? +

Crepet è favorevole a regolamentare e limitare l'uso di queste tecnologie, sottolineando che una regolamentazione prudente potrebbe prevenire effetti negativi sullo sviluppo cognitivo degli studenti, promuovendo invece un ambiente più sano per l'apprendimento.


3. Cosa argomenta Crepet riguardo al rischio di decadimento mentale causato dall'uso eccessivo di IA? +

Crepet evidenzia che studi del MIT e altri enti ritengono che un uso spropositato di tecnologie come l'IA possa contribuire alla perdita delle capacità cognitive e, nel lungo termine, aumentare il rischio di condizioni come la demenza precoce, sottolineando la necessità di moderazione.


4. Qual è il paragone tra IA e banco dei pegni secondo Crepet? +

Crepet paragona l'uso dell'IA a un banco dei pegni, spiegando che si scambia intelligenza e capacità di pensiero per comodità e immediatezza, impoverendo così le proprie risorse cognitive e la qualità del ragionamento autonomo.


5. Quali sono le misure adottate in Italia contro l'uso di smartphone e IA nelle scuole? +

Dal settembre 2025, il ministro Valditara ha emanato una circolare che vieta l'uso del cellulare nelle scuole secondarie, adottando strategie come armadi dedicati, limiti di utilizzo durante le pause e sanzioni disciplinari per chi viola le regole.


6. Come vengono gestiti i rischi legali legati alla custodia dei dispositivi digitali nelle scuole? +

Le istituzioni scolastiche devono garantire la custodia sicura dei dispositivi, assumendosi rischi legali in caso di smarrimenti o danni, come spiegato dall'avvocato Dino Caudullo, che sottolinea l'importanza di politiche chiare e responsabilità condivise.


7. Quali sono le principali sfide di attuazione delle normative contro l'uso di dispositivi in classe? +

Le sfide includono la variazione delle pratiche tra scuole e regioni, il coinvolgimento dei docenti nel monitoraggio e l'equilibrio tra tecnologia e sviluppo mentale degli studenti, con l'obiettivo di creare un ambiente di apprendimento più equilibrato.


8. Quali rischi si corrono se l'IA non viene regolamentata adeguatamente nelle scuole? +

Senza regolamentazione, si rischia un indebolimento delle capacità cognitive degli studenti, perdita del pensiero critico e un eccessivo affidamento sulle tecnologie, con potenziali ricadute sulla qualità dell'apprendimento e sull'autonomia mentale.


9. È possibile integrare l'IA in modo responsabile nelle scuole? +

Sì, è possibile, ma richiede regolamentazioni precise, formazione dei docenti e programmi educativi che favoriscano un uso consapevole e critico delle tecnologie, mantenendo sempre al centro lo sviluppo delle capacità cognitive degli studenti.


10. Qual è il ruolo dei discutibili equilibri tra tecnologia e sviluppo mentale nelle scuole? +

Il delicato equilibrio tra utilizzo delle tecnologie e crescita cognitiva è fondamentale. Le scuole devono promuovere un ambiente in cui le innovazioni siano strumenti di supporto, senza sostituire o indebolire le capacità critiche e intuitive degli studenti, assicurando uno sviluppo equilibrato e lungimirante.

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