Analisi della condizione degli over 65 in Italia secondo i dati più recenti
Secondo i risultati della sorveglianza Passi d’Argento 2023-2024, circa il 14% degli anziani over 65 in Italia vive in isolamento sociale, senza contatti significativi con altre persone nel corso di una settimana tipica. Questo dato evidenzia una realtà complessa, dove molti anziani restano soli e poco coinvolti nelle dinamiche sociali, rappresentando una sfida per le famiglie e la società nel suo complesso.
Modalità di isolamento e partecipazione sociale
Il fenomeno viene valutato attraverso due aspetti principali:
- La partecipazione ad attività ricreative o di aggregazione come centri anziani, parrocchie o associazioni.
- La frequenza di semplici conversazioni, anche telefoniche, con altre persone.
In dettaglio:
- Il 73% degli anziani dichiara di non aver frequentato incontri o incontri di aggregazione.
- Il 15% afferma di non aver avuto alcun contatto, nemmeno telefonico, con altre persone.
Differenze territoriali e demografiche rilevanti
Le disparità tra le diverse aree e gruppi sociali sono significative:
- Nel Mezzogiorno, la percentuale di anziani isolati sale al 19%, rispetto all’11% nel Centro e al 10% nel Nord Italia.
- L’isolamento aumenta con l’età: il 32% tra gli ultra 85enni.
- Fattori come livello di istruzione e condizione economica influenzano fortemente il fenomeno: chi ha bassi studi o affronta difficoltà economiche presenta tassi di isolamento più alti.
- Le donne sono leggermente più colpite rispetto agli uomini, con % rispettivamente del 15% e 13%.
Sebbene si sia registrata una lieve diminuzione dell’isolamento rispetto al 2016, quando si attestava al 21%, al 2024 questa condizione si riduce al 13%, prevalentemente attraverso contatti a distanza, lasciando ancora molto da fare sulla partecipazione attiva.
Gli anziani come risorsa sociale e famigliare
Attualmente, soltanto il 29% degli over 65 viene considerato una risorsa attiva per la comunità e le famiglie:
- Il 17% si prende cura di parenti conviventi.
- Il 15% dà supporto ad amici o parenti non conviventi.
- Il 6% partecipa a attività di volontariato.
La propensione a fornire aiuto si riduce con l’aumentare dell’età e varia anche in base a livello di istruzione e condizione economica:
- Il 38% dei laureati è attivamente coinvolto rispetto al 21% di chi possiede solo la licenza elementare.
- Il coinvolgimento economico vede un 32% di anziani senza difficoltà economiche impegnati rispetto a un 24% di coloro che affrontano maggiori ostacoli finanziari.
Le differenze territoriali sono evidenti, con il 25% di anziani risorsa nel Sud Italia contro il 32-33% nelle regioni del Centro-Nord.
Partecipazione ad attività sociali e percorsi formativi
Circa il 23% degli over 65 partecipa ad attività sociali o formative:
- Il 19% prende parte a escursioni, gite o soggiorni organizzati.
- Il 5% frequenta corsi di formazione, come lingua, cucina, informatica o iniziative universitarie per la terza età.
Questo coinvolgimento diminuisce con l’aumentare dell’età, passando dal 28% tra i 65-74enni all’8% oltre gli 85 anni, ma cresce con il livello di istruzione: tra i laureati, la partecipazione raggiunge il 38%.
Disparità anche tra genere, origine e risorse economiche:
- Gli uomini partecipano leggermente di più delle donne (23% contro 21%).
- Gli italiani sono più coinvolti rispetto agli stranieri (22% contro 17%).
- Chi dispone di risorse economiche più limitate ha tassi di partecipazione circa la metà rispetto a chi ha maggiori risorse.
Effetti della pandemia e sfide future
L’indagine evidenzia che l’impatto della pandemia di COVID-19 si fa sentire ancora nel 2024, con livelli di socialità inferiori rispetto al periodo pre-pandemico. Questo rallentamento nel recupero delle attività sociali e relazionali rappresenta una questione centrale da affrontare, anche considerando il ruolo fondamentale che gli anziani potrebbero avere come risorsa sociale e familiare.
Considerazioni conclusive e implicazioni
Il dato che il 14% degli over 65 italiani vive isolato e che solo il 29% può essere considerato una risorsa attiva sottolinea l’importanza di strategie specifiche per favorire l’inclusione sociale degli anziani. Promuovere attività sociali, supportare le famiglie e investire in iniziative di formazione sono passi fondamentali per valorizzare questa fascia di popolazione, che ha grandi potenzialità ancora da esprimere.
Domande frequenti sull'isolamento e le risorse degli anziani italiani
Secondo i dati più recenti, circa il 14% degli anziani over 65 in Italia vive in isolamento sociale, senza contatti significativi con altre persone durante la settimana.
Le cause dell'isolamento tra gli anziani possono essere molteplici, tra cui problemi di salute, perdita di pari, difficoltà di mobilità e fattori economici o sociali che limitano la partecipazione alle attività e ai contatti sociali.
Le disparità regionali sono evidenti, con il Mezzogiorno che registra un 19% di anziani isolati, mentre nel Centro e nel Nord Italia tale percentuale si attesta rispettivamente all’11% e al 10%. La distanza tra le aree si accentua con l’età e le condizioni socio-economiche.
Rispetto al 2016, si è registrata una lieve diminuzione dell’isolamento, passando dal 21% al 13% nel 2024, principalmente grazie ai contatti a distanza. Tuttavia, la partecipazione attiva rimane limitata e ancora molto da migliorare.
Nonostante i livelli di isolamento, circa il 29% degli over 65 si impegna in attività di cura, supporto e volontariato, rappresentando così risorse preziose per le comunità e le famiglie, specialmente quando coinvolti in iniziative di formazione e socializzazione.
Circa il 23% degli over 65 partecipa ad attività sociali o formative, come escursioni, corsi di lingua o informatica. Tuttavia, questa percentuale diminuisce con l’età e varia in base a livello di istruzione e risorse economiche.
La pandemia di COVID-19 ha rallentato il recupero delle attività sociali, evidenziando la necessità di strategie volte a rafforzare l’inclusione, promuovendo attività, formazione e supporto alle famiglie per valorizzare le potenzialità degli anziani.
Sostenere l’inclusione sociale degli anziani permette di migliorare la loro qualità di vita, di ridurre il rischio di isolamento, di rafforzare il ruolo della loro risorsa nelle famiglie e nella società, e di promuovere un invecchiamento attivo e sereno.
È essenziale promuovere attività sociali e culturali, facilitare l’accesso a corsi di formazione, rafforzare il supporto familiare e comunitario, e investire in politiche pubbliche che favoriscano la partecipazione attiva degli anziani.