Contesto e anticipazioni sulla Manovra 2026
La prossima manovra economica 2026 si avvicina alla fase finale di definizione, con una stima di risorse pari a 16 miliardi di euro. Prima della sua presentazione ufficiale, prevista tra circa dieci giorni, il governo ha programmato un incontro fondamentale con i rappresentanti dei sindacati venerdì 10 ottobre alle ore 16:30, presso Palazzo Chigi.
In questa riunione, saranno presenti i segretari generali di Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Confsal, per discutere le principali linee guida della legge di bilancio. Successivamente, si terranno incontri con altri attori del mondo sociale ed economico, come associazioni di categoria e confederazioni imprenditoriali.
Obiettivi principali e cifra della Manovra 2026
La ciliegina sulla torta è rappresentata dall’annuncio di una manovra di circa 16 miliardi di euro, che mira a sostenere vari settori cruciali ed a promuovere politiche di sviluppo e giustizia fiscale.
Proposte e richieste dei sindacati
Il cuore delle proposte sindacali ruota attorno a temi di reddito, previdenza e tassazione. La Cgil sostiene una serie di priorità:
- Aumento di salari e pensioni
- Contrasto alla precarietà, soprattutto nel settore scuola
- Riforma fiscale profonda e concreta
- Investimenti su scuola e sanità
- Promozione della pace e riduzione del riarmo
- Sostegno alle politiche sociali e abitative
- Miglioramento dei servizi di trasporto pubblico
Per finanziare queste iniziative, la CGIL propone la supertassa ai “paperoni”, ovvero un contributo di solidarietà destinato a chi possiede patrimoni superiori a 2 milioni di euro. L’idea è di applicare un’aliquota dell’1,3% sui patrimoni di circa 500.000 contribuenti, pari all’1% della popolazione italiana. Questa misura stimerebbe un gettito di circa 26 miliardi di euro all’anno.
Il segretario generale Maurizio Landini ha affermato che al prossimo incontro si discuterà dei margini di trattativa e ha espresso speranza che le proposte siano ascoltate e non ridotte a semplici comunicazioni unilaterali. In caso di risposta negativa, i sindacati hanno già annunciato una manifestazione per il 25 ottobre a Piazza San Giovanni, Roma.
Le dichiarazioni di Landini e le richieste specifiche
Landini ha annunciato che chiederà la restituzione del “fiscal drag”, ovvero il sistema che aumenta le tasse a causa degli incrementi salariali nominali, e l’introduzione di un contributo di solidarietà sulle grandi ricchezze. La proposta prevede un’aliquota dell’1,3% sui patrimoni oltre i 2 milioni di euro, con un contributo stimato di circa 26 miliardi di euro all’anno.
Altre posizioni e proposte delle sigle sindacali
La Cisl, rappresentata dalla segretaria generale Daniela Fumarola, vede l’incontro come un’occasione per tutelare lavoratori e pensionati e promuove un patto tra governo e parti sociali.
L’Ugl, invece, si focalizzerà sulla riduzione della pressione fiscale, sugli incentivi all’occupazione e sul finanziamento di risorse destinate alla sicurezza dei posti di lavoro.
La Uil concentrerà invece le sue richieste sui diritti dei lavoratori pubblici, proponendo interventi specifici e mirati.
Un altro punto essenziale sarà rappresentato dalla revisione delle pensioni, con particolare attenzione al blocco dell’aumento dei requisiti di anzianità e allo sviluppo di un Piano di Riforma Previdenziale condiviso. L’obiettivo è di evitare l’aumento dell’età pensionabile oltre i 67 anni e tre mesi, previsto dal 2027, per proteggere i lavoratori più vulnerabili.
In conclusione, i sindacati sono pronti a scendere in piazza con manifestazioni e mobilitazioni per far sentire la loro voce, con l’obiettivo di spingere il governo verso politiche di giustizia fiscale, tutela del lavoro e crescita sociale.
Domande frequenti sulla Manovra 2026 e le novità fiscali
La Manovra 2026 è prevista con una dotazione di circa 16 miliardi di euro, destinati a sostenere crescita, sanità, scuola e investimenti sociali.
L'incontro è fissato per venerdì 10 ottobre alle ore 16:30 presso Palazzo Chigi, coinvolgendo i rappresentanti delle principali sigle sindacali.
I sindacati chiedono aumento di salari e pensioni, investimenti su scuola e sanità, riforma fiscale profonda, tutela dei diritti dei lavoratori e riduzione della precarietà, con particolare attenzione alla tutela dei lavoratori pubblici e alla revisione delle pensioni.
La proposta consiste nell'applicare una aliquota dell'1,3% sui patrimoni superiori a 2 milioni di euro, coinvolgendo circa 500.000 contribuenti e stimando un gettito di circa 26 miliardi di euro annui.
Maurizio Landini ha sottolineato la volontà di discutere dei margini di trattativa, auspicando ascolto e coinvolgimento nel processo decisionale, e ha annunciato manifestazioni di protesta in caso di risposta negativa.
Cisl si focalizza sulla tutela di lavoratori e pensionati e sulla creazione di un patto tra governo e parti sociali; Ugl promuove la riduzione della pressione fiscale e incentivi all’occupazione; Uil si concentra sui diritti dei lavoratori pubblici e sulla riforma delle pensioni.
Verrà rivisto il blocco degli aumenti dei requisiti di anzianità e favorito lo sviluppo di un Piano di Riforma Previdenziale condiviso, volto a evitare l’aumento dell’età pensionabile oltre i 67 anni e tre mesi previsto dal 2027, per proteggere i lavoratori più vulnerabili.
In caso di risposta negativa, i sindacati hanno già annunciato manifestazioni e mobilitazioni, come quella prevista per il 25 ottobre a Piazza San Giovanni, per far sentire la propria voce e esercitare pressione sul governo.
Per favorire lo sviluppo sociale ed economico, è fondamentale migliorare i servizi essenziali come scuola e sanità, garantendo equità, qualità e sostenibilità a lungo termine, obiettivi che le parti sociali intendono promuovere con la manovra.