Situazione dell’incidente e tesi della parte lesa
Nel marzo 2022, una docente è incorsa in un incidente mentre si stava recando presso un istituto scolastico, riportando una frattura dell’omero e altri danni materiali. La causa principale dell’accaduto è stata identificata in un marciapiede dissestato con buche e dislivelli, situato davanti all’ingresso della scuola. La docente ha attribuito la responsabilità all’amministrazione comunale, in particolare al custode e al proprietario della strada, chiedendo un risarcimento per i danni subiti tramite un ricorso al Tribunale di Milano.
Analisi della sentenza del Tribunale di Milano
Con la sentenza n. 7592/2025, depositata il 9 ottobre 2025, il Tribunale ha rigettato il ricorso della docente evidenziando vari aspetti fondamentali:
- Responsabilità e prova del nesso causale: Per applicare la responsabilità oggettiva prevista dall’articolo 2051 del Codice Civile, è necessario dimostrare che il danno sia stato direttamente causato da cattive condizioni del luogo e che queste fossero evidentemente pericolose.
- Valutazione delle evidenze: Fotografie e documenti presentati non sono stati ritenuti sufficienti a individuare con precisione il punto esatto della caduta e dimostrare la pericolosità del dissesto del marciapiede.
- Consapevolezza dei rischi: La docente conosceva già da tempo le irregolarità della zona e, quindi, avrebbe dovuto adottare maggiori cautele durante il transito.
- Testimonianze: Alcuni testimoni risultano aver fornito dichiarazioni contrastanti, e alcuni non hanno assistito direttamente all’incidente.
- Interventi di manutenzione: La successiva sistemazione del marciapiede e il frequente cambio di sede scolastica della docente sono stati ritenuti irrilevanti ai fini della responsabilità.
Principi giuridici alla base della decisione
La sentenza sottolinea che, per attribuire responsabilità a un ente pubblico in materia di incidenti su aree pubbliche, è imprescindibile dimostrare:
- Il collegamento diretto tra le cattive condizioni del luogo e il danno subito
- L’intrinseca pericolosità e l’imprevedibilità del rischio
Senza questi elementi, la responsabilità non può essere riconosciuta e la domanda di risarcimento viene respinta.
Implicazioni pratiche e avvertimenti
In questo caso, il Tribunale ha stabilito che la docente, pur essendo consapevole della condizione del marciapiede, avrebbe dovuto prestare maggiore attenzione. La sentenza dimostra come, in ambito di responsabilità civile, oltre alle condizioni del luogo, sia fondamentale anche la condotta dell’utente.
Conclusioni sulla tutela e sulla prova nelle cause di incidente con responsabilità pubblica
La sentenza evidenzia un principio importante: per ottenere il risarcimento in caso di incidente avvenuto su un’area pubblica, bisogna dimostrare non solo le condizioni di rischio, ma anche il nesso causale tra queste e l’accaduto. La semplice presenza di un percorso dissestato non è sufficiente se non si prova che tale condizione ha effettivamente causato la caduta.
Domande frequenti sulla responsabilità in incidenti causati da marciapiede dissestato
Il Tribunale ha ritenuto che la docente avrebbe dovuto prestare maggiore attenzione, poiché era a conoscenza delle irregolarità del marciapiede e non ha dimostrato con sufficiente chiarezza il nesso causale tra lo stato del percorso e la sua caduta. Dunque, la responsabilità dell’amministrazione pubblica non è stata riconosciuta.
È fondamentale dimostrare il collegamento diretto tra le cattive condizioni dell’area e il danno subito, oltre ad evidenziare l’imprevedibilità del rischio e la pericolosità intrinseca del luogo. Inoltre, occorre provare che l’evento causale sia stato effettivamente determinato da tali condizioni.
Perché non hanno consentito di individuare con precisione il punto esatto della caduta né di dimostrare in modo convincente la pericolosità del dissesto, lasciando soverchiare le evidenze circa la dinamica dell’incidente.
Oltre alle condizioni del luogo, è importante considerare la condotta dell’utente. Se questa comporta negligenza o mancanza di attenzione, può influire sulla decisione di responsabilità, come nel caso in cui la docente non abbia adottato le cautele necessarie nonostante fosse consapevole delle irregolarità.
Le testimonianze sono fondamentali, ma devono essere coerenti e dirette. Testimoni che forniscono dichiarazioni contrastanti o che non hanno assistito direttamente all'incidente contribuiscono a indebolire le richieste di responsabilità, come evidenziato dalla sentenza.
Secondo la sentenza, generalmente no. La presenza di interventi successivi non è considerata elemento determinante ai fini di responsabilità, soprattutto se l’utente era già a conoscenza delle irregolarità e avrebbe dovuto adottare maggiori precauzioni.
Attraverso prove documentali, fotografie, testimonianze e analisi della dinamica dell’incidente che colleghino chiaramente le condizioni del percorso al danno subito, rafforzando così la richiesta di risarcimento.
Una maggiore consapevolezza dei rischi da parte dell’incidentato può influire sulla responsabilità. Se questa era conosciuta e non si sono adottate le precauzioni necessarie, il giudice può considerarla come un elemento che riduce la possibilità di ottenere il risarcimento.
La condotta dell’utente, come l’attenzione prestata o la negligenza, è un elemento determinante. Una condotta negligente può ridurre o azzerare le possibilità di ottenere un risarcimento, come impostato dalla sentenza in questione.
Questo caso dimostra che, anche in presenza di aree dissestate, la responsabilità non viene automaticamente attribuita all’amministrazione se l’incidentato non dimostra di aver adottato tutte le precauzioni necessarie. È importante conoscere le proprie responsabilità e comportarsi di conseguenza.