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Palermo Avvia il Programma "Stop Emergenza Minori": Una Nuova Prospettiva per Scuole e Famiglie

Etichetta nera con scritta STARTUP su sfondo beige, metafora per nuove iniziative a supporto di minori e famiglie a Palermo.

Presentazione dell'iniziativa e obiettivi principali

Il Comune di Palermo, attraverso il Garante dei Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza, ha dato il via al progetto "Stop Emergenza Minori". Questa iniziativa rappresenta un importante ciclo di attività mirate a creare una visione condivisa e un disegno di Comunità per affrontare efficacemente il disagio minorile, superando la frammentazione degli interventi attuali. Il programma, programmato dal 3 novembre al 1° dicembre 2025, mira a coinvolgere scuole, famiglie e istituzioni in un percorso di confronto e azione.

Riconoscimenti e patrocini istituzionali

L'evento ha ricevuto il patrocinio di numerose istituzioni di rilievo, tra cui:

  • Il Comune di Palermo
  • Arcidiocesi di Palermo
  • Università di Palermo
  • Libera Università Maria Ss. Assunta (LUMSA)
  • Azienda Sanitaria Provinciale di Palermo
  • Numerose scuole e aziende sanitarie del territorio
  • Società Italiana di Psicologia Pediatrica (S.I.P. Ped)
  • Ordini professionali di medici, psicologi, assistenti sociali e avvocati

Motivazioni e contesto dell'iniziativa

Il progetto nasce dalla constatazione che molte comunità sono alle prese con condotte disadattive tra i giovani, che possono manifestarsi come vittime o autori di reato. La crescente frammentazione degli interventi, pur con buone intenzioni, rende difficile sviluppare una visione unitaria e un prospetto condiviso per affrontare il complesso fenomeno del disagio minorile, definito come "Emergenza Minori".

La "Bussola" dell'intervento: un modello di orientamento

Per rispondere a questa sfida, il Garante propone una strategia basata su una "visione corale", rappresentata simbolicamente da una "Bussola". Questa guida si articola in quattro punti cardinali, ciascuno associato a una direttrice di intervento:

  • Nord: focalizzarsi sul minore come condizione e sulle sue relazioni con i sistemi di riferimento.
  • Sud: potenziare le competenze, sviluppare capacità e promuovere emozioni positive attraverso un approccio di rafforzamento.
  • Est: favorire spazi di dialogo e parola dedicati ai minori, senza suscitare timori negli adulti.
  • Ovest: riconoscere l’ascolto come processo interattivo, andando oltre l’ascolto passivo.

Calendario delle attività e incontri tematici

Il programma si articola in quattro settimane di eventi, seminari, workshop e incontri tra i diversi attori della comunità.

Prima settimana (dal 3 novembre): focus sui genitori

  • Seminario “I bambini di strada”
  • Sportello di prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili
  • Gruppi di discussione su disturbi del sonno e alimentazione
  • Forum sull’adozione
  • Laboratori di alfabetizzazione digitale per nonni
  • Incontri sulla prevenzione dei disturbi del neurosviluppo con video

Seconda settimana (dal 10 novembre): rivolto a ragazze e ragazzi

  • Rubrica di PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento) sulla privacy
  • Seminario “Noi siamo oggi” sulla prevenzione delle dipendenze con peer education
  • Sportello sui diritti dei figli di coppie separate
  • Laboratorio di peer education
  • Forum su “I legami nell’Iliade”
  • Incontro su “Tra Reo e Co-Reo” per la consapevolezza delle responsabilità

Terza settimana (dal 17 novembre): dedicata a bambine e bambini

  • Attività di animazione e sensibilizzazione
  • Laboratori “Dance step” nei Nidi
  • Workshop sull’accoglienza dei minori non accompagnati
  • Attività rivolte alle neomamme (“Con tatto il Contatto”)

Ultima settimana (dal 24 novembre): focus su amministratori, docenti e servizi

  • Workshop di formazione per insegnanti sull’orientamento al “sistema sessuale”
  • Percorso esperienziale “A scuola di gruppo”
  • Laboratori sulla gestione del maltrattamento
  • Incontri su integrazione sociale e sanitaria
  • Seminario sulla “controversa genitorialità”
  • Tavola rotonda sulla supervisione dei servizi sociali

Chiusura e prospettive future

Il progetto si concluderà il 1° dicembre 2025 con un "Tavolo tecnico conclusivo" presso Palazzo Comitini, impegnato a discutere strategie di presa in carico, cura e formazione. Successivamente, il 10 dicembre, sarà presentato il rapporto finale con i dati raccolti, per consolidare un’approccio integrato e condiviso alla tutela minorile a Palermo e provincia.

Conclusioni e obiettivi strategici

Il programma “Stop Emergenza Minori” di Palermo punta a promuovere un approccio collaborativo tra tutte le realtà coinvolte, favorendo sinergie tra istituzioni, scuole e famiglie. L’obiettivo è costruire una comunità più consapevole e capace di rispondere efficacemente alle sfide del disagio minorile, favorendo il benessere e la tutela dei più giovani nel territorio palermitano.

FAQs
Palermo Avvia il Programma "Stop Emergenza Minori": Una Nuova Prospettiva per Scuole e Famiglie

Cos'è il piano "Stop Emergenza Minori" avviato a Palermo? +

Il piano "Stop Emergenza Minori" è un progetto promosso dal Comune di Palermo attraverso il Garante dei Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza, volto a creare una visione condivisa e un settore di intervento integrato contro il disagio minorile, coinvolgendo scuole, famiglie e istituzioni in un percorso di confronto e azione coordinata.


Qual è la durata del programma "Stop Emergenza Minori" a Palermo? +

Il programma si svolge dal 3 novembre al 1° dicembre 2025, prevedendo un ciclo di attività, incontri e workshop distribuiti su quattro settimane tematiche dedicate a diverse fasce di età e gruppi di intervento.


Quali sono gli obiettivi principali di "Stop Emergenza Minori" a Palermo? +

Gli obiettivi principali includono la promozione di una visione condivisa del disagio minorile, l'integrazione degli interventi tra scuola, famiglia e istituzioni, e la creazione di strategie concrete per tutelare e far crescere il benessere dei minori nel territorio palermitano.


Chi sono i principali partner e patrocini del progetto a Palermo? +

Il progetto gode del patrocinio di istituzioni come il Comune di Palermo, l'Arcidiocesi di Palermo, l'Università di Palermo, la Libera Università Maria Ss. Assunta (LUMSA), l'Azienda Sanitaria Provinciale di Palermo, oltre a numerose scuole, aziende sanitarie e associazioni come la Società Italiana di Psicologia Pediatrica (S.I.P. Ped).


In che modo il progetto affronta il problema del disagio minorile a Palermo? +

Attraverso un approccio integrato e strategico, il progetto identifica le condotte disadattive tra i giovani, promuove spazi di dialogo e formazione, e sviluppa un modello di orientamento basato su una "Bussola" che disciplina azioni su tre punti fondamentali, al fine di prevenire e affrontare il disagio minorile in modo coordinato.


Qual è il ruolo della "Bussola" nel modello di intervento proposto? +

La "Bussola" rappresenta una guida simbolica suddivisa in quattro punti cardinali, che orienta le strategie di intervento focalizzandosi su relazioni, competenze, dialogo e ascolto del minore, favorendo un approccio olistico e rispettoso delle sue esigenze.


Quali attività si svolgono nelle prime settimane del programma? +

Le prime settimane prevedono seminari, sportelli di prevenzione, gruppi di discussione su disturbi del sonno e alimentazione, forum sull’adozione, laboratori di alfabetizzazione digitale per i nonni e incontri sulla prevenzione dei disturbi del neurosviluppo, tutti mirati a coinvolgere genitori e insegnanti.


Quali sono le attività dedicate a ragazzi e ragazze durante il programma? +

Nelle settimane dedicate ai giovani, sono previste rubriche di PCTO sulla privacy, seminari sulla prevenzione delle dipendenze con peer education, sportelli sui diritti dei figli di coppie separate, laboratori di peer education, forum sul tema “I legami nell’Iliade” e incontri su responsabilità e consapevolezza.


In cosa consistono le attività per bambini e bambine nel programma? +

Le attività per i più piccoli includono animazioni, laboratori di danza nei Nidi, workshop sull’accoglienza dei minori non accompagnati e attività rivolte alle neomamme, come “Con tatto il Contatto”, per sensibilizzare e coinvolgere i bambini nelle pratiche di tutela e integrazione.


Qual è il focus delle attività dedicate ad amministratori, docenti e servizi? +

Per questi gruppi sono organizzati workshop di formazione sugli orientamenti relativi alla sfera sessuale, percorsi esperienziali come “A scuola di gruppo”, laboratori sulla gestione del maltrattamento, incontri su integrazione sociale e sanitaria, seminari sulla genitorialità e tavole rotonde sulla supervisione dei servizi sociali, al fine di integrare competenze e condividere buone pratiche.


Come si concluderà il progetto e quali sono le prospettive future? +

Il progetto si concluderà il 1° dicembre 2025 con un "Tavolo tecnico conclusivo" presso Palazzo Comitini, dove si discuteranno strategie di presa in carico, cura e formazione. Successivamente, il rapporto finale con i dati raccolti sarà presentato il 10 dicembre, consolidando un modello integrato per la tutela minorile a Palermo.


Qual è l'obiettivo finale del progetto "Stop Emergenza Minori" a Palermo? +

L'obiettivo finale è promuovere una comunità più consapevole, coesa e capace di rispondere efficacemente alle sfide del disagio minorile, tutelando il benessere dei giovani e creando sinergie tra istituzioni, scuole e famiglie.

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