Innovazioni legislative e incentivi fiscali per lavorare oltre l’età pensionabile
A partire dal 2026, in Germania verrà introdotta una misura che permette ai lavoratori di prolungare la propria attività professionale fino a un massimo di 75 anni. Questa novità consiste in un incentivo fiscale destinato a chi decide di continuare a lavorare dopo aver raggiunto l’età pensionabile, favorendo così la presenza di lavoratori più anziani nel mercato del lavoro.
Dettagli della misura e obiettivi principali
La politica tedesca propone un’esenzione sulle imposte fino a 2.000 euro al mese di reddito da lavoro per chi decide di lavorare oltre l’età pensionabile, senza modificare le pensioni già percepite. Questa iniziativa si inserisce in un più ampio contesto di riforme volte a contrastare il problema dell’invecchiamento della popolazione e della carenza di manodopera qualificata.
Vantaggi e limiti della proposta
- Permette di lavorare volontariamente oltre l’età pensionabile
- Non impone un obbligo, ma offre un incentivo fiscale
- Può coinvolgere tra 280.000 e 340.000 pensionati
- Il reddito da lavoro oltre i 2.000 euro mensili continuerà a essere tassato
- Attribuisce benefici sociali e economici oltre che fiscali
Nonostante una perdita fiscale stimata di circa 890 milioni di euro all’anno, l’obiettivo è favorire un invecchiamento attivo e sostenere la continuità lavorativa degli anziani.
Implicazioni per il panorama europeo e confronto con l’Italia
In Europa, si osservano tendenze simili: in Italia, l’età pensionabile si sta gradualmente innalzando, con requisiti che arrivano fino a 67 anni e 3 mesi, e la possibilità di protrarre volontariamente fino a 70 anni. Queste evoluzioni mirano a garantire un equilibrio sostenibile tra aspettativa di vita e sistema previdenziale, promuovendo al contempo uno stile di vita attivo per le persone più anziane.
Il ruolo della terza età come fase produttiva e contributiva
Secondo Friedrich Merz, “la terza età non è solo un momento di ritiro, ma può diventare uno spazio produttivo, se così si desidera”. Questa visione sottolinea l’importanza di una società che valorizza le competenze ed esperienze degli anziani, favorendo un invecchiamento attivo e una partecipazione più lunga alla vita lavorativa.