Le dichiarazioni del Garante per l’infanzia e l’adolescenza sulla prevenzione
Durante un’audizione presso la Commissione Affari sociali della Camera dei Deputati, Marina Terragni, Garante per l’infanzia e l’adolescenza, ha sottolineato l’importanza di rafforzare le relazioni autentiche tra giovani e adulti come misura prioritaria per contrastare il fenomeno del suicidio giovanile. La garante ha evidenziato come siano fondamentali interventi che favoriscano un legame emotivo e sociale stabile, meno dipendente dalle tecnologie digitali.
Importanza delle relazioni genuine tra giovani e adulti
Secondo Terragni, i legami affettivi e i rapporti sociali reali rappresentano il pilastro fondamentale nella prevenzione del disagio psichico tra i minori. I dati indicano che circa il 20-25% dei ragazzi vive in isolamento sociale, una condizione che aumenta significativamente il rischio di disturbi mentali e gesti autolesionistici. Pertanto, è fondamentale creare opportunità di socializzazione diretta, lontano dagli schermi, con il coinvolgimento di adulti di riferimento.
Strategie di supporto alle famiglie e rinascita del tessuto comunitario
- Fornire sostegno concreto alle famiglie vulnerabili attraverso servizi e iniziative di rete sociale.
- Promuovere spazi di incontro in presenza, favorendo la socializzazione diretta tra adolescenti e adulti.
- Limitare l’uso dei dispositivi digitali in ambienti di comunità per favorire l’interazione umana autentica.
Azioni strategiche e raccolta dati sulla salute mentale giovanile
Tra le priorità indicate vi sono la raccolta e il monitoraggio delle informazioni relative alla salute mentale dei giovani. È importante identificare precocemente disturbi psichici e dipendenze attraverso analisi socio-economiche e strumenti di valutazione efficaci. La formazione degli operatori sociali e sanitari deve basarsi su linee guida che privilegino l’anonimato, l’empatia e l’assenza di giudizio.
Interventi negli istituti penali minorili e uso del digitale
Particolare attenzione è rivolta agli istituti penali minorili, dove il sovraffollamento può aumentare il disagio psicologico. Un primo passo riguarda il detox digitale, ovvero la regolamentazione dell’accesso ai dispositivi elettronici e la promozione di incontri fisici tra coetanei e adulti per favorire relazioni sane e di sostegno.
Effetti dello uso eccessivo di smartphone sulla salute mentale
Le evidenze indicano che l’uso eccessivo dello smartphone ha contribuito a aumentare comportamenti autolesionistici tra i giovani, riducendo le relazioni in presenza e causando deprivazione del sonno. La socialità intensa rappresenta il presidio più efficace contro i disturbi mentali, rafforzando i legami umani e promuovendo un benessere psicologico duraturo.
Ruolo cruciale delle famiglie nella prevenzione
Un ruolo primario spetta alle famiglie nel sostenere i minori durante il percorso di crescita, favorendo un equilibrio psico-fisico e combattendo il senso di impotenza e disperazione. Un ambiente familiare solido e supportivo può essere determinante nel prevenire gesti estremi come il suicidio tra i giovani fragili.
FAQs
Strategie efficaci per prevenire il suicidio tra i giovani: ridurre gli schermi, rafforzare le comunità e sostenere le famiglie vulnerabili
Domande frequenti sulla prevenzione del suicidio giovanile: meno schermi, più comunità e supporto alle famiglie fragili
Poiché le relazioni genuine favoriscono un legame emotivo e sociale stabile, riducendo il rischio di isolamento sociale e disagio psichico tra i giovani. L'interazione diretta con adulti di riferimento crea un sostegno concreto, che può prevenire comportamenti autolesionistici e ideazioni suicide.
Limitare l'uso dei dispositivi digitali favorisce l'interazione faccia a faccia, riduce la dipendenza dalle tecnologie e permette ai giovani di sviluppare abilità sociali e senso di appartenenza, elementi fondamentali per un benessere psicologico duraturo e per prevenire insorgenza di depressione e altre problematiche mentali.
Promuovendo spazi di incontro in presenza, organizzando attività di socializzazione e creando reti di sostegno tra adulti e giovani, si favoriscono relazioni autentiche e si riduce la sensazione di isolamento, elemento chiave nella prevenzione del disagio e dei comportamenti autolesionistici.
Offrendo sostegno concreto e servizi di rete, le famiglie possono creare ambienti più stabili e rassicuranti, capaci di affrontare le difficoltà emotive dei figli. Una famiglia supportiva aiuta i giovani a sviluppare resilienza e a gestire meglio lo stress, riducendo il rischio di ideazioni suicide.
È essenziale raccogliere dati sullo stato di salute mentale dei giovani e implementare strumenti di valutazione precoce dei disturbi, supportando così interventi tempestivi. Formare operatori sociali e sanitari su linee guida che valorizzino empatia, anonimato e non giudizio è un passo fondamentale per un'azione efficace.
Implementando regolamentazioni sull'accesso ai dispositivi elettronici, si può ridurre il sovraffollamento digitale, favorendo incontri tra coetanei e adulti in presenza. Questa strategia aiuta a creare relazioni più sane e promuove il benessere psicologico tra i giovani detenuti, contribuendo a prevenire il disagio e l'autolesionismo.
L'uso eccessivo di smartphone può aumentare comportamenti autolesionistici e depressione, riducendo le relazioni in presenza e causando problemi di sonno. Promuovendo un uso consapevole e limitato, si favorisce la socialità reale e si riducono i rischi per la salute mentale dei giovani.
Le famiglie che offrono un ambiente supportivo e comunicativo aiutano i giovani a affrontare le difficoltà, rafforzando il loro senso di sicurezza e appartenenza. Un rapporto familiare solido può essere determinante nel prevenire ideazioni suicide e nel favorire il benessere emotivo dei minori.
Le campagne di sensibilizzazione aumentano la consapevolezza sui segnali di disagio tra i giovani e riducono lo stigma legato al problema, facilitando l'accesso ai servizi di supporto e incentivando una cultura di prevenzione e attenzione comunitaria.
Le istituzioni devono lavorare in sinergia, condividendo dati, promuovendo politiche mirate e sostenendo programmi di formazione, al fine di creare un fronte comune e di implementare interventi integrati a livello territoriale, scolastico e sociale.