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Percorsi Abilitanti per l'Insegnamento nella Scuola Secondaria 2025/2026: Tutto quello che Devi Sapere

Percorsi Abilitanti per l'Insegnamento nella Scuola Secondaria 2025/2026: Tutto quello che Devi Sapere

Introduzione ai Nuovi Percorsi Abilitanti per il Prossimo Anno Scolastico

Durante il Question Time trasmesso l'8 ottobre 2025 su OrizzonteScuola TV, si è parlato degli importanti sviluppi riguardanti i percorsi abilitanti all’insegnamento nella scuola secondaria previsti per il 2025/2026. Con l'intervento della docente esperta Sonia Cannas, sono stati illustrati i tipi di corsi, le loro modalità di accesso e le innovazioni che caratterizzeranno il terzo ciclo di formazione per i futuri insegnanti. Questi nuovi percorsi rappresentano un passo decisivo verso una riforma più stabile e strutturata del sistema di reclutamento.

Tipologie di Percorsi Abilitanti Previsti per il 2025/2026

Per l’anno accademico 2025/2026, partirà il terzo ciclo dei percorsi abilitanti, destinato a diverse categorie di docenti. Le principali tipologie sono:

  • Percorso riservato ai vincitori di concorso neoassunti: attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) nel 2025/26, con nomina finalizzata al ruolo docente;
  • Percorso ordinario: accessibile ai nuovi aspiranti insegnanti, senza riserva specifica.

Le principali tipologie di corsi si articolano come segue:

  1. Percorso da 60 CFU (Crediti Formativi Universitari): rivolto a chi ha un titolo di accesso all’insegnamento o è iscritto al quarto o quinto anno di una laurea magistrale a ciclo unico.
  2. Percorso da 30 CFU riservato a:
    • Docenti con almeno tre anni di servizio (statale o paritario) negli ultimi cinque, di cui almeno uno specifico;
    • Partecipanti al concorso straordinario bis.
  3. Percorso da 30 CFU per vincitori di concorso PNRR neoassunti: con almeno tre anni di servizio, incluso il partecipante specifico.
  4. Percorso da 36 CFU: per vincitori di concorso PNRR neoassunti con almeno 24 CFU o per insegnanti tecnico-pratici (ITP) privi di crediti.
  5. Percorso ex articolo 13 del DPCM: destinato a coloro che sono già abilitati o specializzati sul sostegno e desiderano ottenere una nuova abilitazione senza limiti di fabbisogno.

Obiettivi e Innovazioni del Nuovo Ciclo Formativo

Il ciclo di formazione previsto per il 2025/2026 rappresenta un notevole passo avanti nella riforma del reclutamento docente. L’obiettivo principale è ampliare le opportunità di formazione, favorire l’inserimento di insegnanti qualificati e stabilizzare il sistema di abilitazione. In questo modo, si mira a rispondere alle esigenze di personale docente meglio preparato e in grado di garantire un’offerta scolastica di qualità superiore.

Domande Frequenti e Approfondimenti Essenziali

Durante il Question Time, sono state affrontate numerose questioni fondamentali, tra cui:

  • Requisiti di partecipazione: come diplomati ITP o partecipanti senza abilitazione;
  • Valutazione del punteggio: inserimento del punteggio del concorso PNRR2, pubblicazione delle graduatorie;
  • Esperienze di servizio: validità delle attività svolte in scuole paritarie;
  • Posti disponibili: classi di concorso e regioni con maggiori opportunità;
  • Casi di partecipazione multipla: possibilità di iscriversi a più percorsi nello stesso anno;
  • Modalità di formazione: differenze tra TFA, percorsi ordinari e riserve;
  • Abilitazioni estere: come vengono considerate le qualificate straniere non ancora riconosciute.

Conclusioni e Prospettive Future

Il quadro delineato per il ciclo di abilitazione 2025/2026 sottolinea l’impegno delle istituzioni nel rafforzare il sistema di formazione dei docenti e nel garantire percorsi di inserimento più flessibili e meritocratici. Questi percorsi rappresentano un’occasione importante per coloro che desiderano entrare nel mondo della scuola secondaria, offrendo strumenti idonei a sviluppare competenze e a garantire una stabilizzazione del personale.

Per approfondimenti dettagliati su requisiti, modalità di partecipazione e normative vigenti, si consiglia di consultare le risposte ufficiali e le guide aggiornate pubblicate dagli organi competenti.

Quali sono i percorsi abilitanti all’insegnamento nella scuola secondaria previsti per il 2025/2026. Pillole di Question time

1. Quali sono le principali tipologie di percorsi abilitanti previsti per il 2025/2026? +

I percorsi principali includono il ciclo riservato ai vincitori di concorso neoassunti tramite il PNRR, il percorso ordinario per i nuovi aspiranti insegnanti, e vari corsi specializzati come quello da 60 CFU, 30 CFU riservati a docenti con esperienza, e percorsi ex articolo 13 del DPCM per abilitati o specializzati sul sostegno. Questi percorsi mirano a diversificare le modalità di accesso e consolidare la formazione degli insegnanti.


2. Chi può accedere al percorso da 60 CFU e quali requisiti sono necessari? +

Il percorso da 60 CFU è rivolto a coloro che possiedono un titolo di accesso all’insegnamento o sono iscritti al quarto o quinto anno di una laurea magistrale a ciclo unico. Questo percorso consente di integrare le competenze necessarie per ottenere l’abilitazione e proporre un ingresso strutturato nel mondo della scuola.


3. Quali sono le differenze tra i percorsi riservati ai vincitori di concorso e quelli ordinari? +

Il percorso riservato ai vincitori di concorso Neoassunti via PNRR prevede una nomina finalizzata al ruolo, mentre il percorso ordinario è aperto ai nuovi aspiranti senza riserve specifiche. Entrambi mirano all’ottenimento dell’abilitazione, ma differiscono per modalità di accesso e requisiti di esperienza pregressa.


4. Come vengono valutati i servizi pregressi e l’esperienza di insegnamento nelle scuole paritarie? +

L’esperienza di servizio, anche nelle scuole paritarie, viene riconosciuta e può contribuire alla valutazione per l’accesso e la formazione. Tuttavia, è importante verificare le specifiche normative e i criteri di valutazione adottati nei singoli percorsi, che tendono a valorizzare sia i servizi pubblici che quelli privati.


5. È possibile partecipare a più percorsi contemporaneamente? +

Sì, in alcuni casi è possibile iscriversi a più percorsi nello stesso anno formativo, se le normative lo consentono e non vi sono limiti specifici imposti dalle singole opportunità. Tuttavia, si consiglia di verificare attentamente i requisiti e le modalità di iscrizione di ogni percorso.


6. Quali sono le differenze tra TFA, percorsi ordinari e riserve? +

Il TFA è il percorso di formazione tradizionale per l’abilitazione, mentre i percorsi ordinari sono più flessibili e mirati alle figure di nuova generazione. Le riserve, invece, prevedono accessi prioritari o esclusivi per determinati soggetti con requisiti specifici, come militari o soggetti con esperienza pregressa.


7. Come vengono considerate le abilitazioni straniere non ancora riconosciute ufficialmente? +

Le abilitazioni straniere, se riconosciute come equivalenti o valide secondo le normative vigenti, possono essere considerate nel processo di abilitazione o reclutamento. Tuttavia, spesso è necessario seguire procedure di riconoscimento ufficiale o integrare la formazione per essere conformi ai requisiti italiani.


8. Quali sono le regioni o le classi di concorso più interessate dalle opportunità del 2025/2026? +

Le opportunità più rilevanti si concentrano in regioni con maggiore bisogno di personale e nelle classi di concorso più richieste, come matematica, scienze e lettere. Tuttavia, le disponibilità variano a seconda delle esigenze territoriali e delle graduatorie attive.


9. È possibile partecipare a più percorsi nello stesso anno formativo? +

Sì, in alcune circostanze, è consentito iscriversi a più percorsi contemporaneamente, a patto che si rispettino i requisiti e le regole di partecipazione di ciascun percorso. Questa flessibilità permette di aumentare le chances di abilitazione, soprattutto per coloro che desiderano specializzarsi in più ambiti.


10. Quali strumenti di formazione sono previsti e quali differenze ci sono tra TFA, percorsi ordinari e riserve? +

Gli strumenti di formazione includono TFA, percorsi ordinari, riserve e altri moduli specializzati. La principale differenza risiede nelle modalità di accesso, nei requisiti di esperienza e nelle finalità formative, con i percorsi riservati che privilegiano soggetti con requisiti specifici e i percorsi ordinari che offrono una formazione più ampia e articolata.

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