Analisi delle difficoltà comuni durante le interrogazioni
Molti studenti tendono a distrarsi durante le interrogazioni o le lezioni, assumendo atteggiamenti come abbassare lo sguardo, sfogliare il diario, giocare con penne o fogli. Vincenzo Schettini, insegnante di fisica, evidenzia come queste azioni possano compromettere l’efficacia dell’apprendimento e la partecipazione attiva in aula.
Il suo commento fermo ma diretto sottolinea che: “Non si può passare il tempo facendo taglio e cucito”. Questo modo di dire simboleggia l’assenza di attenzione e coinvolgimento durante le lezioni, comportamenti che Schettini invita a superare per migliorare il processo di insegnamento e apprendimento.
Il valore pedagogico dell’interrogazione
Schettini considera l’interrogazione come un momento di grande opportunità didattica, anche per chi si trova in silenzio o inattivo. Ricorda infatti che:
- l’occasione di essere chiamati alla lavagna rappresenta un momento di crescita, non una semplice verifica;
- chi resta seduto deve cogliere l’importanza di questi attimi, percependoli come possibilità di apprendimento sia diretto che indiretto.
Per questo motivo, egli afferma con convinzione: “L’interrogazione, per chi è a posto, è un orocolato”, sottolineando che ogni interrogazione è anche un momento di scambio e rafforzamento del sapere.
Le cause della ripetizione degli errori
Dopo anni di esperienza, Schettini si sorprende di come alcuni errori ricorrano nel tempo, causati principalmente dalla distrazione diffusa e da un atteggiamento passivo:
- L’assenza di attenzione ai passaggi chiave delle spiegazioni;
- Mancanza di un comportamento proattivo nell’assimilare le nozioni;
Se gli studenti non sono concreti nel seguire le spiegazioni, i concetti fondamentali sfuggono, e si finisce per ripetere gli stessi sbagli.
Strategie per un apprendimento più efficace
Schettini suggerisce che l’impegno attivo nell’apprendimento possa fare la differenza. Ricorda che:
- “È un due per uno, è un supermercato”: ovvero, imparare un concetto significa acquisire anche conoscenze collegate;
- la ripetizione è la chiave per il consolidamento, e ogni lezione rappresenta un’opportunità di rafforzamento.
Coinvolgere attivamente gli studenti significa anche favorire un processo di apprendimento più duraturo e significativo.
Come sviluppare una presenza attiva in classe
Schettini invita a cambiare postura mentale e comportamentale in aula. Ricorda che:
“Aprite gli occhi, provate a farla voi, ah, ho capito, sta facendo questo, non vi distraete.”
Non si tratta di un semplice richiamo, ma di un invito a diventare partecipanti consapevoli, attivi e coinvolti, anche quando non si è sotto i riflettori. Solo così ogni momento di lezione può trasformarsi in un’opportunità di crescita personale e collettiva.
Questo modo di dire, “fare taglio e cucito”, sottolinea l’atteggiamento di chi distrae la classe durante le interrogazioni, dedicando attenzione a attività inutili come giocare con penne o fogli invece di seguire la spiegazione. Schettini invita gli studenti a eliminare questa distrazione per concentrarsi e partecipare attivamente, migliorando così l’efficacia dell’apprendimento.
Schettini crede che l’attenzione durante le interrogazioni sia fondamentale perché rappresenta un momento di crescita e di scambio di conoscenze. Quando gli studenti sono coinvolti e concentrati, il processo di apprendimento diventa più efficace e duraturo, evitando che le distrazioni compromettano il percorso didattico.
Distrarsi durante le interrogazioni può portare a una minore comprensione delle spiegazioni, a ripetere gli stessi errori e a perdere opportunità di crescita personale. Schettini sottolinea che questi comportamenti ostacolano l’efficacia dell’insegnamento e compromettono il successo scolastico.
Per evitare distrazioni, Schettini suggerisce di mantenere un atteggiamento proattivo, ascoltare attentamente, prendere appunti e partecipare attivamente alle spiegazioni. Cambiare postura mentale e coinvolgersi consapevolmente favorisce la concentrazione e rende l’esperienza più utile e significativa.
Questa frase invita gli studenti a non perdere tempo in attività distratte e inutili durante le lezioni o le interrogazioni, come sfogliare il diario o giocare con penne, ma a partecipare attivamente, rimanendo concentrati per favorire un apprendimento più efficace.
Schettini propone di adottare una postura mentale positiva e partecipativa, come ascoltare attentamente, intervenire e mostrare interesse. Ricorda di ‘aprire gli occhi’, pronti a partecipare e a evitare la distrazione, trasformando ogni lezione in un’opportunità di crescita personale e collettiva.
Per Schettini, l’interrogazione rappresenta un momento di crescita e scambio di conoscenze, non solo una verifica della memorizzazione. Essa aiuta gli studenti a consolidare i concetti e a rafforzare il loro percorso di apprendimento attraverso il coinvolgimento attivo.
Ripetere i concetti e le nozioni permette di consolidare l’apprendimento e di individuare eventuali lacune, riducendo la probabilità di commettere gli stessi errori in futuro. Schettini insiste sull’importanza di sfruttare ogni occasione di ripasso come momento di rafforzamento.
Schettini suggerisce di adottare un approccio attivo, come ascoltare attentamente, partecipare, ripetere i concetti e collegare le nozioni apprese. La ripetizione e il coinvolgimento pratico sono fondamentali per consolidare il sapere.
Schettini evidenzia l’importanza di un coinvolgimento consapevole, in cui ogni studente può contribuire alla crescita collettiva. Partecipare attivamente anche senza essere sotto i riflettori permette di sviluppare un senso di responsabilità e di migliorare l’efficacia dell’apprendimento complessivo.