Contesto Normativo e Quadro di Riferimento
Il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) della Puglia, con la sentenza n. 1292/2025 depositata il 10 settembre 2025, ha affrontato il caso di una studentessa non ammessa alla classe successiva a causa di un eccesso di assenze. La normativa scolastica attiene a principi fondamentali di valutazione e promozione, tra cui:
- Decreto legislativo n. 62/2017: all’art. 6 si stabilisce che la promozione rappresenta la regola generale nella scuola secondaria di primo grado, e che la bocciatura costituisce un’eccezione, sempre motivata.
- È ribadito che il raggiungimento degli obiettivi di apprendimento, anche parziali, deve essere valutato complessivamente, evitando automatismi basati soltanto su risultati insufficienti.
- Art. 14 del D.P.R. 122/2009: permette deroghe alle assenze, purché documentate e continuative, e garantendo comunque opportunità di valutazione.
Valutazione delle Motivazioni del TAR
Il tribunale ha sottolineato che una semplice elevata presenza di assenze non può essere considerata motivo sufficiente per escludere un’alunna dalla promozione. In particolare:
- La studentessa aveva ottenuto voti superiori alla sufficienza e si era comportata in modo adeguato, dimostrando un rendimento scolastico complessivamente positivo.
- Le motivazioni dell’istituto — «assenze e scarse occasioni di valutazione» — si sono rivelate insufficienti senza considerare i risultati ottenuti e le condizioni di salute personali dell’alunna, che avevano portato anche a un piano didattico personalizzato.
- Il TAR ha evidenziato l’importanza di formulare un giudizio prognostico, ossia una valutazione più approfondita sulle possibilità di recupero e crescita dell’alunna, in linea con la giurisprudenza amministrativa consolidata.
Implicazioni della Sentenza e Ricorso della Studentessa
La decisione ha accolto il ricorso e ha disposto che l’amministrazione scolastica effettuasse una nuova valutazione finale entro quindici giorni. Fino al completamento di questa rivalutazione:
- Alla studentessa è stato garantito di frequentare l’anno successivo senza rischiare di perdere il percorso scolastico, a condizione di dimostrare profitto e continuità nel rendimento.
Il ruolo di una valutazione approfondita e personalizzata
Il caso mette in evidenza come una valutazione corretta sia quella in grado di andare oltre il mero conteggio delle assenze, considerando anche:
- Le condizioni personali dell’alunna, come problemi di salute o altre criticità;
- Il suo livello complessivo di apprendimento e il progresso rispetto alle finalità educative;
- Se e come l’obiettivo di recupero e crescita possa essere raggiunto.
Conclusioni e insegnamenti pratici
La sentenza del TAR dimostra che la bocciatura automatica per eccesso di assenze senza una motivazione dettagliata e adeguata può essere impugnata e vinta in sede giudiziaria. Quando l’assenza non basta come unico criterio, è fondamentale adottare un approccio valutativo che tenga conto delle reali condizioni dell’alunna e delle sue dinamiche di apprendimento.
Domande Frequenti (FAQ) sulla Sentenza del TAR in Caso di Bocciatura per Assenze
Il TAR ha evidenziato che le assenze da sole non possono giustificare automaticamente una bocciatura, soprattutto se la studentessa ha mantenuto voti sufficienti, un comportamento adeguato e condizioni personali che vanno considerate in una valutazione complessiva, in linea con la normativa vigente.
Il TAR ha fatto riferimento al Decreto legislativo n. 62/2017 e all’Art. 14 del DPR 122/2009, sottolineando che la valutazione deve considerare il raggiungimento degli obiettivi anche parziali e non può basarsi esclusivamente sull’automatismo delle assenze, rispettando il principio della valutazione complessiva.
Il “giudizio prognostico” consiste in una valutazione approfondita delle possibilità di recupero e crescita dell’alunno, prendendo in considerazione non solo i risultati attuali ma anche il potenziale di sviluppo futuro, spesso richiesto dalle norme e dalla giurisprudenza amministrativa.
La sentenza sottolinea che una valutazione personalizzata, che considera le condizioni di salute, le criticità e le caratteristiche specifiche dell’alunna, è essenziale per una decisione giusta e motivata, andando oltre le semplici assenze.
Le scuole devono offrire motivazioni dettagliate, documentate e basate su una valutazione complessiva dell’alunno, includendo fattori come il rendimento, le condizioni personali e il percorso di recupero possibile, per evitare decisioni automatiche e impugnabili.
Le assenze documentate e continuative devono essere prese in considerazione nel quadro complessivo della valutazione, senza diventare il solo criterio di bocciatura, affinché si rispettino i diritti dell’alunno e le normative.
È possibile presentare ricorso al TAR, sostenendo che la decisione si basava su criteri automativi e non dettagliati, e chiedendo una rivalutazione complessiva, come nel caso analizzato, considerando anche aspetti personali e di rendimento.
La bocciatura automatica rischia di essere considerata illegittima e impugnabile, poiché può violare il diritto dell’alunno a una valutazione giusta, approfondita e motivata, come dimostra la sentenza del TAR. Una motivazione superficiale può essere sanzionata in sede giudiziaria.
Il messaggio chiave è che le decisioni di bocciatura devono essere motivate dettagliatamente e valutare l’intera situazione dell’alunno, non basarsi esclusivamente su assenze, per garantire diritti e corretteza nelle valutazioni scolastiche.
Le scuole devono adottare approcci valutativi più approfonditi e personalizzati, considerando anche le condizioni di salute, i progressi dell’alunno e le possibilità di recupero, evitando decisioni automatiche e garantendo trasparenza e motivazioni solide.