Situazione attuale della contrattazione e sfide principali
La negoziazione per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per il settore della scuola, riguardante il triennio 2022-2024, avanza con difficoltà a causa di risorse limitate e della complessa composizione di oltre 1,3 milioni di lavoratori tra insegnanti, personale universitario e ricercatori. La presenza di normative disomogenee e accordi settoriali rende complesso il processo, creando strutture contrattuali disorganiche e poco intuitive.
Le criticità economiche: salari stagnanti e inflazione galoppante
Oltre alle complessità normative, il comparto scuola si trova a fronteggiare problemi economici sostanziali. La legge di bilancio destina risorse in base all’inflazione programmata, prevedendo aumenti uniformi di circa il 6% per il triennio attuale, mentre l’inflazione reale supera il 16%. Questa discrepanza penalizza fortemente gli insegnanti, che vedono diminuire il loro potere d’acquisto.
Le conseguenze di questa situazione sono due: da un lato, la riduzione del reddito reale; dall'altro, la mancanza di un riconoscimento economico proporzionato alla qualifica professionale. La combinazione di salari insufficienti e inflazione alle stelle mette sotto pressione la stableità del settore e rischia di compromettere la qualità dell’istruzione.
Impatto sulle retribuzioni e disuguaglianze crescenti
- Le risorse stanziate non coprono l’inflazione reale, creando un gap tra stipendi e costi di vita.
- Il metodo di incremento proporzionale favorisce le categorie con redditi più alti, aumentando le disparità retributive.
Di conseguenza, la scuola viene penalizzata doppiamente: perde potere d’acquisto e non riceve adeguato riconoscimento economico, con ripercussioni anche sul prestigio sociale dei docenti.
La proposta della Gilda: un contratto autonomo e dedicato ai docenti
Un modello distintivo per rafforzare il ruolo e la dignità professionale
Il segretario nazionale della Gilda degli Insegnanti, Vito Carlo Castellana, sostiene l’adozione di un contratto specifico e separato per i docenti. Questa scelta valorizzerebbe le caratteristiche uniche della professione, che si distingue da altre figure impiegatizie del settore pubblico, per competenze e qualità professionali.
Benefici di un contratto autonomo
- Riconoscimento ufficiale del valore intellettuale e culturale del lavoro docente.
- Riduzione delle disuguaglianze retributive rispetto ad altri laureati pubblici.
- Restituzione del prestigio sociale e rafforzamento della tutela costituzionale della libertà d’insegnamento.
Castellana sottolinea che, solo con un contratto dedicato, sarà possibile garantire alla scuola e ai suoi insegnanti il ruolo centrale che meritano nel sistema pubblico di istruzione. La sua proposta mira ad affrontare le criticità attuali, aggiornare il sistema retributivo e valorizzare il contributo professionale dei docenti.
Domande frequenti sul rinnovo del contratto scolastico e le proposte della Gilda
Attualmente, la negoziazione del rinnovo del CCNL scuola, relativo al triennio 2022-2024, procede con difficoltà, a causa di risorse limitate e di un quadro normativo disorganico che coinvolge oltre 1,3 milioni di lavoratori tra insegnanti, personale universitario e ricercatori.
Le risorse destinate all’aumento salariale sono poco significative rispetto all'inflazione reale, che supera il 16%, mentre gli aumenti previsti sono circa il 6%, penalizzando così il potere d'acquisto degli insegnanti e creando disparità tra retribuzioni e costi di vita.
Le principali conseguenze sono la riduzione del reddito reale, il mancato riconoscimento economico proporzionato alla qualifica e un rischio crescente di compromettere la qualità dell’istruzione, con impatti negativi sul prestigio sociale dei docenti.
Le risorse disponibili non coprono l'inflazione reale, creando un divario tra stipendi e costi di vita e favorendo categorie con redditi più alti, aumentandone le differenze salariali all’interno del comparto scuola.
La Gilda propone un contratto autonomo per valorizzare le caratteristiche uniche della professione docente, differenziandola da altre figure pubbliche, e rafforzare il prestigio sociale e la dignità professionale dei docenti.
Un contratto dedicato riconoscerebbe ufficialmente il valore intellettuale e culturale del lavoro docente, ridurrebbe le disuguaglianze retributive rispetto ad altri laureati pubblici e restituirebbe il prestigio sociale alla professione.
Attraverso una maggiore valorizzazione professionale e retributiva, il nuovo contratto può incentivare l'impegno dei docenti, migliorare le condizioni di lavoro e, di conseguenza, elevare la qualità dell’istruzione offerta agli studenti.
La Gilda ritiene che una maggiore autonomia professionale, garantita anche da un contratto dedicato, protegga la libertà di insegnamento e rafforzi il ruolo educativo e culturale dei docenti nel sistema pubblico.
La Gilda avanzare l’idea di un contratto specifico e separato per i docenti, con obiettivi di riconoscimento professionale, miglioramenti retributivi e valorizzazione del ruolo sociale, proponendo un modello che differisce da quello settoriale generale.
Restituendo un contratto dedicato che valorizzi la professione docente, la Gilda mira a rafforzare il prestigio sociale dei docenti e a promuovere una parità retributiva rispetto ad altre figure pubbliche, migliorando l’immagine e le condizioni di lavoro.