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Scandalo negli stipendi degli insegnanti italiani: un neo-assunto guadagna appena 1.300-1.400 euro al mese, Giannelli (Anp) chiede investimenti urgenti per Ds e Ata nella Manovra 2026

Scandalo negli stipendi degli insegnanti italiani: un neo-assunto guadagna appena 1.300-1.400 euro al mese, Giannelli (Anp) chiede investimenti urgenti per Ds e Ata nella Manovra 2026

Analisi delle retribuzioni del personale scolastico e le criticità attuali

I salari degli insegnanti italiani sono ormai un tema centrale nel dibattito sul miglioramento del sistema educativo. Un neo-assunto nel settore pubblico della scuola percepisce infatti stipendi che oscillano tra 1.300 e 1.400 euro netti mensili, fra i più bassi rispetto agli standard europei. Questa condizione si aggrava in regioni dove il costo della vita è più elevato, come alcune zone del Nord Italia, aggravando la difficile copertura delle cattedre vacanti e influendo sulla qualità dell’offerta formativa.

Confronto con gli standard internazionali

Analizzando la situazione a livello europeo, è evidente che gli stipendi italiani risultano significativamente inferiori. Rispetto a colleghi di altri Paesi, un docente italiano percepisce circa il 30% in meno. Per esempio, un insegnante austriaco con pari anzianità può arrivare a guadagnare oltre 20.000 euro in più all’anno, mentre un collega olandese può mettere da parte quasi 30.000 euro in più rispetto a un insegnante italiano.

Impatto sul reclutamento e sulla stability del personale

  • Il basso livello di retribuzione alimenta il disinteresse verso la carriera docente.
  • Rende difficile coprire le cattedre vacanti, aumentando il problema del turnover tra i docenti in uscita.
  • Pur riconoscendo il valore del personale scolastico, la paga insufficiente rischia di comprometterne la qualità e la motivazione.

Lo sguardo alle categorie più svantaggiate

Oltre agli insegnanti, è necessario includere nel discorso anche il personale ATA (Amministrativi, Tecnici e Ausiliari) e i dirigenti scolastici, che vivono in condizioni simili di sotto-valutazione economica, come richiesto con forza da rappresentanti e sindacalisti di categoria.

Le richieste di Giannelli e le proposte di intervento

Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione Nazionale Presidi (ANP), ha evidenziato come gli stipendi del personale scolastico siano attualmente scandalosamente bassi rispetto agli standard europei e ad altre categorie del pubblico impiego. Durante l’avvio della discussione sulla Manovra economica 2026, Giannelli ha sottolineato l’urgenza di usare le risorse della legge di bilancio per attuare interventi concreti.

Proposte concrete di Giannelli per rilanciare il settore

  1. Incrementare il fondo unico destinato ai dirigenti scolastici, per migliorare la gestione e valorizzare le competenze dirigenziali.
  2. Creare opportunità di carriera per insegnanti e personale di amministrazione, con un vero middle management.
  3. Valorizzare economicamente il ruolo di personale qualificato, inclusi DSGA (Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi).
  4. Riservare maggiori risorse all’aumento delle retribuzioni, anche oltre i 500 euro annui derivanti dalla Carta del Docente, con un’attenzione particolare alle retribuzioni di base.
  5. Investire nella formazione continua del personale, garantendo risorse dedicate e strutturate per migliorare competenze e professionalità.

Giannelli ha invitato le istituzioni a cogliere questa opportunità cruciale, usando la legge di bilancio 2026 come leva per avviare una stagione di investimenti decisivi e lungimiranti, necessari per un sistema scolastico più equo e motivato.

Domande frequenti sugli stipendi bassi dei docenti italiani e le proposte di Giannelli

Perché gli stipendi dei neo-assunti nel settore scolastico sono così bassi in Italia? +

Gli stipendi dei neo-assunti sono estremamente bassi a causa di condizioni di finanziamento insufficienti e di politiche salariali che non sono state aggiornate in linea con gli standard europei, causando una forte disparità rispetto ad altri Paesi.


Qual è la differenza di stipendio tra gli insegnanti italiani e quelli di altri Paesi europei? +

Rispetto a colleghi di altri Paesi, un insegnante italiano percepisce circa il 30% in meno, con insegnanti in nazioni come Austria e Olanda che guadagnano molto di più, anche oltre 20.000 euro all'anno in più.


Come incidono gli stipendi bassi sul reclutamento e sulla stabilità del personale scolastico? +

Gli stipendi bassi alimentano il disinteresse verso la carriera docente, rendendo difficile coprire le cattedre vacanti e aumentando il turn-over tra i docenti, compromettendo così la qualità dell'offerta formativa.


Quali sono le categorie di personale scolastico più svantaggiate in termini di retribuzione? +

Oltre agli insegnanti, anche il personale ATA e i dirigenti scolastici vivono condizioni di sotto-valutazione economica, come richiesto dai rappresentanti e sindacalisti di categoria.


Qual è l'opinione di Giannelli sugli stipendi del personale scolastico? +

Antonello Giannelli, presidente dell’ANP, ha sottolineato come gli stipendi siano scandalosamente bassi rispetto agli standard europei e ad altre categorie del pubblico impiego, evidenziando l’urgenza di interventi concreti nella Manovra 2026.


Quali sono le proposte di Giannelli per rilanciare la scuola? +

Giannelli propone di aumentare il fondo per i dirigenti scolastici, creare opportunità di carriera per insegnanti e personale amministrativo, valorizzare economicamente i ruoli di DSGA, riservare più risorse alle retribuzioni e investire nella formazione continua.


In che modo il finanziamento previsto dalla Manovra 2026 può aiutare il sistema scolastico? +

Utilizzando le risorse della legge di bilancio 2026, si possono avviare investimenti decisivi e lungimiranti, migliorando le retribuzioni, la qualità del personale e la gestione complessiva del sistema scolastico.


Quali sono le criticità principali legate alla retribuzione del personale scolastico? +

Le criticità principali includono stipendi insufficienti rispetto agli standard europei, difficoltà nel reclutamento e nel mantenimento del personale qualificato, e un impatto negativo sulla motivazione e sulla qualità dell'insegnamento.


In che modo l’aumento delle retribuzioni può migliorare il sistema scolastico? +

Aumentando le retribuzioni, si può migliorare la motivazione dei docenti, ridurre il turnover, attirare nuovi talenti e garantire un'istruzione di qualità più elevata, creando un sistema più stabile e partecipato.


Qual è il ruolo delle istituzioni e delle leggi nel risolvere questa problematica? +

Le istituzioni devono allocare risorse adeguate e attuare politiche di investimento che migliorino le condizioni salariali e le prospettive di carriera del personale scolastico, sfruttando anche strumenti legislativi come la Manovra 2026.

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