Il nuovo decreto ministeriale del MUR stabilisce le modalità di accredito e iscrizione degli enti che rilasciano certificazioni di competenza in lingua italiana come seconda lingua (L2). La normativa, firmata e pubblicata nel 2025, mira a garantire trasparenza e qualità nel settore certificativo, coinvolgendo enti pubblici e privati in un registro ufficiale consultabile online. Questo articolo chiarisce chi può chiedere l’accreditamento, come funziona l’iter e quali requisiti devono essere soddisfatti.
Introduzione al decreto ministeriale n. 959
Il Decreto Ministeriale n. 959, firmato il 14 novembre 2025 e pubblicato il 1° dicembre 2025, rappresenta una normativa fondamentale per l’istituzione di un Elenco ufficiale degli enti certificatori di lingua italiana L2. Questa norma definisce le modalità e i requisiti per l’iscrizione di enti pubblici e privati in un registro ufficiale, al fine di garantire la validità e la trasparenza delle certificazioni emesse.
Il decreto si inserisce in un quadro di rinnovamento delle politiche linguistiche volte a promuovere la diffusione della lingua italiana tra i non madrelingua, rafforzando così il ruolo dell’Italia nel panorama dell’insegnamento delle lingue straniere. Tra le principali novità, il decreto stabilisce criteri rigorosi di accreditamento, che includono requisiti strutturali, didattici e amministrativi, per assicurare che gli enti certificatori siano qualificati e affidabili. Inoltre, vengono definite le modalità di revisione e aggiornamento degli elenchi, prevedendo controlli periodici e procedure di verifica per mantenere alta la qualità delle certificazioni riconosciute ufficialmente. Questo sistema di accredito mira a uniformare gli standard di valutazione, facilitando la mobilità degli studenti e dei professionisti che conseguono le certificazioni, e contribuendo a una maggiore trasparenza nel settore dell’insegnamento della lingua italiana come seconda lingua. In definitiva, il nuovo decreto si configura come uno strumento essenziale per rafforzare la credibilità e l’affidabilità delle certificazioni di lingua italiana L2, offrendo struttura, trasparenza e qualità al sistema di certificazione nazionale.
Finalità e obiettivi principali
Inoltre, il decreto MUR stabilisce con precisione i requisiti e le procedure che gli enti certificatori devono rispettare per ottenere e mantenere l’accreditamento. Questo include la conformità a criteri di qualità riguardanti la preparazione degli esami, la formazione del personale e la trasparenza delle metodologie di valutazione. L’obiettivo fondamentale è garantire che le certificazioni rilasciate siano affidabili, riconosciute a livello nazionale e internazionale, e rispondano a standard uniformi, riducendo il rischio di certificazioni fasulle o di bassa qualità. Attraverso l’accreditamento, si mira anche a valorizzare la professionalità delle organizzazioni coinvolte, promuovendo processi di miglioramento continuo e una maggiore trasparenza nei processi di certificazione. Questo sistema rafforza la credibilità della lingua italiana L2 come competenza importante sia in ambito accademico che professionale, facilitando percorsi di studio e inserimento lavorativo per gli studenti e i cittadini stranieri. In definitiva, il nuovo decreto MUR rappresenta un passo importante verso la standardizzazione e il riconoscimento ufficiale delle competenze linguistiche tramite enti qualificati e verificabili.
Caratteristiche dell’Elenco ufficiale
- Consultabilità: si tratta di un registro online soggetto ad aggiornamenti periodici.
- Validità: l’iscrizione ha durata di tre anni, con rinnovo automatico a meno di cessazioni.
Requisiti e procedure di accreditamento
Chi può fare domanda
La domanda può essere presentata da enti pubblici o privati con sede legale in Italia, che abbiano uno statuto che dimostri l’attività prevalente nell’ambito educativo o linguistico. Le modifiche alla struttura giuridica devono essere comunicate tempestivamente al Ministero, che verifica la conformità.
Requisiti di accesso
Il rispetto dei criteri stabiliti nella Tabella A del decreto è indispensabile. I requisiti riguardano:
- Struttura e organizzazione dell’ente
- Qualifiche del personale coinvolto
- Metodologie di valutazione
- Gestione complessiva del processo di certificazione
Tutti i requisiti devono essere posseduti e documentati al momento della domanda, secondo le modalità indicate negli avvisi pubblici.
Caratteristiche della certificazione riconosciuta
Le certificazioni accreditate devono rispettare alcuni standard, tra cui:
- Conformità al Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue (QCER)
- Assegnazione dei livelli esclusivamente secondo le descrizioni del QCER
- Valutazione delle quattro competenze fondamentali: ascolto, lettura, produzione scritta e orale, interazione
- Presentazione di una tabella di conversione tra i risultati delle prove e i livelli del QCER
Procedure di presentazione delle domande
Le richieste devono essere trasmesse telematicamente attraverso la piattaforma online del Ministero. Alla domanda si allega la documentazione che attesti il possesso dei requisiti richiesti. La valutazione delle istanze è affidata a una Commissione dedicata, che esamina ciascun caso. Le modalità operative e le scadenze vengono pubblicate periodicamente.
Quota di iscrizione e rinnovi
Inoltre, il nuovo decreto MUR riguardante l'accredito degli enti certificatori per la lingua italiana L2 stabilisce specifiche procedure per la quota di iscrizione e i rinnovi. Questa normativa prevede che gli enti certificatori siano soggetti a un sistema di rinnovo periodico, che include la verifica del rispetto dei requisiti minimi necessari per operare nel settore. Le modalità di accredito, le scadenze e le eventuali variazioni sono chiaramente definite negli avvisi ufficiali pubblicati dall'amministrazione. Tali aggiornamenti garantiscono trasparenza e garantiscono che gli enti siano sempre conformi agli standard richiesti, assicurando così l'affidabilità dei certificati rilasciati.
Come vengono aggiornati i requisiti
Il processo di aggiornamento dei requisiti relativi all'accredito degli enti certificatori per la lingua italiana L2, come previsto dal nuovo decreto MUR, segue procedure rigorose e trasparenti. Queste procedure prevedono consultazioni pubbliche con stakeholder del settore, analisi delle esigenze formative e valutazioni delle pratiche attualmente in uso. Inoltre, l'iter include la consultazione di organismi di certificazione europei e internazionali, per assicurare che i requisiti siano coerenti con gli standard più avanzati. Tutti gli aggiornamenti vengono successivamente formalizzati attraverso decreti ministeriali pubblicati nella Gazzetta Ufficiale, garantendo così un costante miglioramento e allineamento delle certificazioni di lingua italiana L2 con le aspettative educative e professionali nazionali ed europee.
FAQs
Accredito degli enti certificatori per la lingua italiana L2: cosa prevede il nuovo decreto MUR — approfondimento e guida
Il decreto definisce le modalità di accredito e iscrizione degli enti pubblici e privati, includendo requisiti strutturali, didattici ed amministrativi, per garantire qualità e trasparenza nel settore certificativo.
Il decreto è stato firmato il 14 novembre 2025 e pubblicato il 1° dicembre 2025.
L’iscrizione ha una durata di tre anni, con rinnovo automatico, salvo cessazioni.
Possono fare domanda enti pubblici o privati con sede in Italia, aventi uno statuto che attesti attività nell’ambito educativo o linguistico.
Requisiti includono struttura organizzativa, qualifiche del personale, metodologie di valutazione e gestione del processo di certificazione, conformi alla Tabella A del decreto.
Le istanze sono esaminate da una Commissione dedicata, che valuta la conformità ai requisiti e alle metodologie richieste, seguendo procedure e scadenze pubblicate periodicamente.
Possono rispettare il QCER, con livelli assegnati secondo le descrizioni del quadro, e valutare le quattro competenze fondamentali: ascolto, lettura, produzione scritta e orale, interazione.
Le enti devono trasmettere le richieste telematicamente tramite la piattaforma del Ministero, allegando documentazione che attesti il possesso dei requisiti richiesti.
Il rinnovo periodico prevede verifiche del rispetto dei requisiti minimi, con modalità e scadenze stabilite negli avvisi pubblici, per garantire l’autonomia dell’accreditamento.
L’aggiornamento avviene tramite procedure di consultazione pubblica, analisi delle esigenze del settore, consultazioni con organismi europei e pubblicazione di decreti ministeriali per il continuo miglioramento.