Il Ministero dell'Istruzione ha annunciato le nuove indicazioni riguardanti l’obbligo di formazione e prova per i docenti neoassunti nel 2025/26, specificando chi deve svolgere il percorso, chi è esente e come si struttura il percorso, con particolare attenzione alle questioni del passaggio di ruolo, incluso il personale ITP. La nota ministeriale è in arrivo e fornirà chiarimenti definitivi per tutte le categorie coinvolte.
Chi deve svolgere l’anno di prova e formazione nel 2025/26
Chi deve svolgere l’anno di prova e formazione nel 2025/26
L’obbligo di svolgere l’anno di prova e formazione per i docenti neoassunti nel 2025/26 riguarda principalmente i docenti assunti con incarico a tempo indeterminato per l’anno scolastico 2025/26, inclusi i vincitori di concorsi PNRR, i docenti IRC e il personale che ha effettuato passaggi di ruolo. È importante precisare che l’obbligo non riguarda tutti i neoassunti indistintamente, ma solo coloro che ricadono in determinate condizioni definite dalla normativa vigente e dalla nota che verrà recentemente pubblicata. Questa nota fornirà chiarimenti puntuali su chi deve effettivamente svolgere l’anno di prova e formazione, e chi invece ne è esonerato.
Tra le categorie interessate ci sono anche coloro che hanno ottenuto proroghe o che devono ripetere il percorso a causa di esiti non soddisfacenti delle prove precedenti. Vengono inclusi inoltre i docenti assunti tramite GPS (Graduatorie Provinciali Supplenze), GPS sostegno, e alcuni docenti coinvolti in concorsi straordinari, purché in possesso dei requisiti di servizio richiesti al momento della decorrenza del ruolo. Per quanto riguarda i passaggi di ruolo, in particolare per il personale ITP (Insegnanti Tecnico-Pratici), sono previsti specifici chiarimenti e regole, considerando la diversa natura del ruolo e delle modalità di accesso.
In sintesi, la Nota che sarà pubblicata nei prossimi mesi fungerà da guida ufficiale per determinare con precisione chi dovrà partecipare all’anno di prova e formazione nel 2025/26, chiarendo eventuali eccezioni e modalità di svolgimento. È importante monitorare gli aggiornamenti ufficiali, in quanto le indicazioni potrebbero essere soggette a ulteriori precisazioni o modifiche, al fine di garantire un’applicazione uniforme e chiara della normativa.
Requisiti e categorie coinvolte
Per quanto riguarda l'Anno di prova e formazione docenti neoassunti 2025/26, è importante evidenziare quali categorie di docenti sono coinvolte e quali invece sono esentate. La nota ufficiale in arrivo fornirà indicazioni chiare sui soggetti interessati, chiarendo eventuali dubbi sullo svolgimento dell'anno di prova e sulle modalità di formazione. In particolare, i docenti con nomina a tempo indeterminato nel 2025/26, inclusi i vincitori di bandi PNRR1 e PNRR2, dovranno adempiere agli obblighi previsti. Lo stesso vale per gli assunti tramite concorso straordinario IRC o GPS sostegno, che rientrano in questa categoria. È anche previsto che i docenti che devono ripetere il periodo di prova a causa di esito insufficiente saranno soggetti a un nuovo percorso formativo. Per quanto riguarda il passaggio di ruolo disposto nel 2025/26, sarà necessario verificare se questa categoria ha la stessa obbligatorietà o se ci sono particolari esenzioni. Inoltre, le assunzioni con decorrenza giuridica 1° settembre 2025, indipendentemente dalla data di effettiva immissione in ruolo, sono considerate nella disciplina relativa all’anno di prova. Un chiarimento importante riguarda anche il passaggio di ruolo degli ITP, per i quali si stanno predisponendo apposite indicazioni per facilitare la comprensione delle procedure e delle eventuali differenze rispetto alle altre categorie di docenti. In sintesi, l’obiettivo è assicurare che tutte le categorie coinvolte siano correttamente informate circa gli obblighi e i tempi da rispettare per l’anno di prova e formazione 2025/26.
Esenzioni dall’obbligo di formazione
Per l’Anno di prova e formazione dei docenti neoassunti 2025/26, sono previste alcune esenzioni dall’obbligo di partecipazione al percorso formativo. In particolare, i docenti che abbiano già conseguito un trasferimento o un passaggio di cattedra all’interno dello stesso grado di scuola, anche se successivamente immessi in ruolo in modalità differenti, sono generalmente esonerati dall’obbligo di frequenza del percorso di prova. Questa deroga mira a evitare duplicazioni di formazione per coloro che hanno già affrontato un percorso di prova e formazione in precedenza, facilitando così il loro inserimento nel ruolo senza sovrapposizioni inutili di impegno formativo.
È importante sottolineare che l’esenzione non si applica nel caso di passaggi tra classi di concorso di diversa tabella, come per esempio dal personale di classe B a quello di classe A nel settore secondario. In tali circostanze, l’obbligo di partecipare al percorso di formazione e di prova resta valido, in considerazione della differente qualificazione e delle competenze specifiche richieste per le nuove funzioni.
Per chiarezza, è in arrivo una nota ufficiale che chiarirà con precisione quali docenti sono esentati, in quali circostanze, e quali invece devono obbligatoriamente completare il percorso di formazione. Tale nota offrirà indicazioni dettagliate anche per i casi di passaggio di ruolo ITP (insegnanti tecnico-pratici), facilitando una corretta applicazione delle norme in tutta la categoria docente. È fondamentale che i docenti consultino attentamente questa comunicazione ufficiale, al fine di rispettare le scadenze e le procedure previste dalla normativa vigente.
Dettaglio sulle esenzioni
Le eccezioni riguardano principalmente i trasferimenti all’interno dello stesso grado e tipologia di posto. Per i passaggi tra diverse aree disciplinari o classi di concorso, è previsto comunque il percorso di formazione e prova, secondo quanto indicato dalla nota ministeriale.
Struttura e contenuti del percorso di formazione
Il percorso ha una durata complessiva di 50 ore, suddivise tra attività sincrone e asincrone, e si articola in quattro fasi:
- Incontri introduttivi e conclusivi (6 ore): in presenza o online, per avviare e chiudere il percorso.
- Laboratori formativi (12 ore): momenti pratici di approfondimento disciplinare e metodologico.
- Attività di peer to peer e osservazione in classe (12 ore): scambio di buone pratiche e valutazione in aula.
- Formazione online sulla piattaforma INDIRE (20 ore): attività digitali di approfondimento e auto-valutazione.
Dettagli sulle attività on line con INDIRE
Le attività disponibili includono:
- Elaborazione del bilancio di competenze iniziale e finale.
- Riflessione sui metodi di insegnamento e integrazione nel portfolio professionale.
- Stesura del bilancio conclusivo e del Piano di sviluppo professionale.
Ruolo del docente tutor
Il tutor, scelto dal dirigente scolastico con il coinvolgimento del collegio dei docenti (fino a tre tutor per docente), deve appartenere preferibilmente alla stessa disciplina o area di riferimento e operare nello stesso plesso. Per i docenti della scuola secondaria, il tutor deve essere della medesima classe di concorso o essere abilitato sulla materia. Qualora non sia possibile, si ricorre a un tutor di classe affine o area disciplinare. Anche i docenti che ripetono il percorso vengono affidati a un tutor, preferibilmente diverso da quello dell’anno precedente.
Dettagli sui passaggi di ruolo e le future pubblicazioni
La nota ministeriale ufficiale sarà pubblicata entro la prossima settimana. Gli Uffici Scolastici stanno già procedendo alla ricognizione dei docenti coinvolti, considerando anche le assunzioni da bandi PNRR effettuate entro dicembre. Restano aggiornamenti importanti per tutte le categorie di docenti neoassunti e per eventuali chiarimenti sul passaggio di ruolo, inclusi gli ITP.
Conclusioni
Con l'approssimarsi dell'anno di prova e formazione per i docenti neoassunti 2025/26, è importante essere aggiornati sui dettagli pratici e sulle modalità di svolgimento. La nota ministeriale in uscita fornirà chiarimenti su quali categorie di insegnanti sono obbligate a partecipare e chi potrà eventualmente essere escluso, semplificando così la pianificazione delle attività. Per quanto riguarda il passaggio di ruolo dei docenti ITP, sarà ufficialmente chiarito come gestire questa fase, assicurando una transizione efficace e conforme alle nuove normative. È fondamentale seguire attentamente le comunicazioni ufficiali per rispettare le scadenze e le procedure, garantendo un percorso di formazione e crescita professionale coordinato e trasparente per tutti i docenti coinvolti.»
FAQs
Anno di prova e formazione dei docenti neoassunti 2025/26: chiarimenti e disposizioni ufficiali
I docenti assunti con incarico a tempo indeterminato nel 2025/26, vincitori di concorsi PNRR, docenti IRC e personale con passaggi di ruolo sono obbligati a partecipare al percorso, salvo specifiche esenzioni attestare dalla futura nota ufficiale.
Sono esentati i docenti che hanno già conseguito trasferimenti o passaggi di cattedra all’interno dello stesso grado di scuola, esclusi i passaggi tra classi di concorso diverse, come specificato nella futura nota ministeriale.
Il percorso dura 50 ore, divise tra incontri in presenza o online, laboratori pratici, attività di peer learning e formazione online sulla piattaforma INDIRE, suddivise in quattro fasi principali.
La nota ufficiale chiarirà le procedure specifiche per il passaggio di ruolo degli ITP, considerando la loro natura tecnica e le differenze rispetto ad altre categorie di docenti, con regole e eventuali esenzioni particolari.
La nota ministeriale dovrebbe essere pubblicata entro la prossima settimana, ossia entro il 07/11/2023, con chiarimenti definitivi per tutte le categorie coinvolte.
Verranno fornite indicazioni specifiche per facilitare il passaggio di ruolo degli ITP, considerando le differenze di ruolo e le modalità di accesso, e per garantire corretta applicazione normativa.
Gli aggiornamenti saranno comunicati ufficialmente tramite circolari, note ministeriali e pubblicazioni sul portale MI, ed è importante monitorare costantemente le fonti ufficiali.
Seguire le indicazioni ufficiali garantisce il rispetto delle scadenze, una corretta applicazione delle norme e una formazione coerente per tutti i docenti coinvolti, facilitando il percorso di crescita professionale.