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Distribuzione dell'Assegno Unico Universale: 14,7 miliardi di euro erogati nei primi nove mesi del 2025

Assegno unico universale: metaforicamente, un limone (risorse) offerto da una mano aperta, simbolo di sostegno economico alle famiglie.
Fonte immagine: Foto di SHVETS production su Pexels

Nel corso dei primi nove mesi del 2025, l'INPS ha distribuito circa 14,7 miliardi di euro di assegno unico universale. La maggior parte dei beneficiari si colloca nelle fasce ISEE più basse, beneficiando di importi maggiori rispetto alle fasce più alte. Questa ripartizione evidenzia l'impatto sociale dell'agevolazione, con un'attenzione particolare alle famiglie a basso reddito e alle fasce più vulnerabili.

Beneficiari e benefici dell'assegno unico universale nel 2025

Attualmente, l'assegno unico universale raggiunge circa 6,22 milioni di nuclei familiari e 9,84 milioni di figli. A settembre 2025, l'importo medio per ciascun figlio si aggira intorno ai 173 euro mensili. La distribuzione dei benefici varia sensibilmente in funzione del livello di ISEE del nucleo familiare, un indicatore che valuta la condizione economica complessiva delle famiglie italiane.

Nel 2025, l'assegno unico universale ha rappresentato un sostegno fondamentale per molte famiglie italiane, con circa 14,7 miliardi di euro erogati nei primi nove mesi dell'anno. La metà dei beneficiari appartiene alle fasce ISEE più basse, evidenziando un'importante azione di redistribuzione delle risorse per ridurre le disuguaglianze economiche. Questo incentivo aiuta le famiglie più vulnerabili a coprire i costi legati all'educazione e alla crescita dei figli, promuovendo così un miglioramento delle condizioni di vita e dell'accesso ai servizi essenziali.

Tra i principali benefici dell'assegno unico universale vi è la semplificazione del sistema di sostegno, che prima prevedeva diverse prestazioni e contributi distinti. Con un'unica gestione, le famiglie ricevono un aiuto più stabile e prevedibile, facilitando anche la pianificazione economica a lungo termine. Inoltre, il beneficio favorisce l'inclusione sociale, offrendo alle famiglie con redditi bassi un supporto diretto che contribuisce a migliorare la qualità della vita e a promuovere la crescita sostenibile del Paese.

Come funziona la distribuzione in relazione alle fasce ISEE

La distribuzione dell'assegno unico universale tiene conto delle diverse fasce di ISEE, con l’obiettivo di sostenere in modo equo le famiglie in relazione alla loro situazione economica. Nei primi nove mesi del 2025, sono stati erogati circa 14,7 miliardi di euro complessivamente, un dato che riflette l'importanza e la portata di questa misura di sostegno. La maggior parte dei beneficiari, circa il 50%, appartiene alle fasce di ISEE più basse, dimostrando come l'assegno sia particolarmente rivolto alle famiglie con risorse economiche ridotte. Le famiglie con un ISEE fino a 17.227,33 euro ricevono fino a 224 euro per figlio, un importo strategico per alleviare le spese legate all’educazione e alla crescita dei figli. Questi nuclei familiari, con una media di 1,68 figli, sono circa 2,7 milioni e costituiscono la fetta più significativa tra i beneficiari.

Per le fasce di ISEE tra 17.227,34 e 22.969,78 euro, la media di importo erogato diminuisce a circa 206 euro, rispecchiando una riduzione proporzionale rispetto al grado di bisogno economico. La distribuzione dimostra come le risorse vengano allocate in modo crescente, a parità di condizioni di bisogno, verso le famiglie con minori risorse. Questa modalità di distribuzione permette di rafforzare il sostegno alle fasce più vulnerabili e di ridurre le disuguaglianze sociali, contribuendo a una più equa distribuzione delle risorse pubbliche.

Impatto delle fasce di reddito più elevate

Nonostante l'assegno unico universale abbia rappresentato un intervento importante nel sostegno alle famiglie, il suo impatto sulle fasce di reddito più elevate è chiaramente limitato. Nel primo semestre del 2025, sono stati erogati complessivamente circa 14,7 miliardi di euro, di cui circa la metà sono stati destinati ai beneficiari appartenenti alle fasce di ISEE più basse, ovvero sotto i 15.000 euro. Ciò evidenzia come l’assegno urbano sia principalmente orientato a sostenere le famiglie con redditi più bassi, lasciando in secondo piano le fasce più alte. Per le famiglie con un reddito superiore a circa 45.939,56 euro, l’assegno rappresenta un supporto molto più modesto, attestato intorno ai 57 euro per figlio, che costituisce una quota minima rispetto al costo della vita. Questa differenza di sostegno si traduce in un impatto limitato per le fasce di reddito più elevate e contribuisce a rafforzare l’effetto redistributivo della misura, accentuando il divario tra le diverse classi sociali. L’attenzione ai bisogni delle fasce più deboli si traduce così in benefici concreti, mentre le fasce di reddito più alte percepiscono una quota modesta, che si traduce in un aiuto marginale. Questo scenario conferma l’importanza di un sistema di sostegno che privilegia le fasce più vulnerabili, senza tuttavia lasciare del tutto indifferenti le altre.

Disabilità e benefici nelle fasce di reddito più basse

A settembre 2025, circa 446.700 figli beneficiamo di riconoscimento di disabilità, con 287.000 di questi appartenenti alle fasce ISEE più basse (fino a 17.227 euro). L'importo medio per questi figli disabili si avvicina ai 294 euro mensili, con una forte concentrazione nelle famiglie a basso reddito che rappresentano circa il 66% del totale.

Il sostegno economico legato all'Assegno unico universale si rivela particolarmente importante per le famiglie con minori disabili appartenenti alle fasce di reddito più basse. Nei primi nove mesi del 2025, sono stati erogati circa 14,7 miliardi di euro sotto forma di benefici, di cui oltre la metà sono stati destinati ai nuclei familiari con un ISEE inferiore a 17.227 euro. Questo dato evidenzia come le misure di sostegno siano fondamentali per garantire un diritto alle cure e all'inclusione sociale di bambini e adolescenti con disabilità, facilitando anche il sostentamento delle famiglie più svantaggiate. È importante sottolineare che tali benefici rappresentano una componente chiave nella strategia complessiva di contrasto alle disuguaglianze sociali e di promozione dell'equità, assicurando che anche le famiglie con il reddito più basso possano accedere ai servizi di assistenza e supporto necessari per la crescita e lo sviluppo dei propri figli disabili.

Distribuzione territoriale e differenze regionali

Le aree del Nord Italia concentrano circa la metà dei beneficiari, con importi medi tra 163 e 168 euro. Il Mezzogiorno presenta importi più elevati, tra 185 e 189 euro, grazie a una maggiore presenza di famiglie in fascia ISEE bassa. Le famiglie del Sud tendono anche ad avere un numero superiore di figli, in media circa 1,63-1,64 per nucleo, rispetto al Nord e Centro.

Fasce di età e importi medi per i beneficiari

L'importo medio percepito dai minori di età è di circa 185 euro, mentre per i giovani tra 18 e 20 anni si riduce a circa 79 euro. Complessivamente, sono circa 1,2 milioni i giovani beneficiari delle agevolazioni legate all'assegno unico universale nel 2025.

FAQs
Distribuzione dell'Assegno Unico Universale: 14,7 miliardi di euro erogati nei primi nove mesi del 2025

Qual è l'importo totale erogato dall'INPS per l'assegno unico universale nei primi nove mesi del 2025? +

Nei primi nove mesi del 2025 sono stati distribuiti circa 14,7 miliardi di euro di assegno unico universale.

Qual è la percentuale di beneficiari appartenente alle fasce ISEE più basse? +

Circa il 50% dei beneficiari si trova nelle fasce ISEE più basse, evidenziando un forte sostegno alle famiglie con risorse ridotte.

Qual è l'importo medio mensile dell'assegno per ciascun figlio nel 2025? +

A settembre 2025, l'importo medio per ciascun figlio si aggira intorno ai 173 euro mensili.

Come viene distribuito l'assegno in base alle fasce ISEE? +

Le famiglie con ISEE fino a 17.227,33 euro ricevono fino a 224 euro per figlio, mentre quelle con ISEE tra 17.227,34 e 22.969,78 euro ricevono circa 206 euro.

Qual è l'impatto dell'assegno sulle fasce di reddito più elevate? +

Per le famiglie con redditi oltre i 45.939,56 euro, l'assegno si riduce a circa 57 euro per figlio, contribuendo principalmente al sostegno delle fasce più vulnerabili.

Come supporta l'assegno le famiglie con figli disabili nelle fasce ISEE più basse? +

A settembre 2025, circa 287.000 figli disabili nelle fasce ISEE più basse ricevono in media circa 294 euro mensili, con un ruolo chiave nel sostegno alle famiglie svantaggiate.

Qual è la distribuzione geografica dei benefici dell'assegno univoco nel 2025? +

Le aree del Nord Italia concentrano circa la metà dei beneficiari con importi medi tra 163 e 168 euro, mentre il Mezzogiorno presenta importi più elevati tra 185 e 189 euro.

Qual è l'importo medio percepito dai beneficiari di età inferiore e superiore a 18 anni? +

L'importo medio per i minori di età è di circa 185 euro, mentre per i giovani tra 18 e 20 anni si riduce a circa 79 euro.

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