Chi: Ivana Barbacci, Segretaria generale della Cisl Scuola; Cosa: rilancio dell’autonomia scolastica attraverso gli organi collegiali; Quando: interventi recenti, in particolare al convegno del 17 novembre; Dove: presso la Camera dei Deputati; Perché: rafforzare il ruolo partecipativo e responsabile della scuola, contrastando le derive di delega e incomprensione tra scuola e famiglie.
- Importanza degli organi collegiali per una scuola partecipata
- Necessità di rilanciare relazioni scuola-famiglia condivise
- Assumere una postura educativa forte contro interferenze indesiderate
- Ottimizzazione degli organi di governance scolastica attraverso aggiornamenti funzionali
- Focus sulla partecipazione democratica come leva di efficacia
La percezione del ruolo della scuola e delle responsabilità condivise
Il dibattito sulla percezione del ruolo della scuola e delle responsabilità condivise mette in evidenza come spesso si tenda a semplificare il rapporto tra scuola, docenti e famiglia, attribuendo alla scuola una funzione di puro esecutore di richieste esterne. Ivana Barbacci sottolinea che questa visione è sbagliata e che, al contrario, la collaborazione tra tutti gli attori coinvolti deve essere basata sulla chiarezza, rispetto e compartecipazione. La scuola e i docenti non sono pungiball su cui si sfogano critiche o richieste di intervento, ma soggetti protagonisti di un processo educativo complesso. Per rilanciare l'autonomia scolastica, è fondamentale rafforzare gli organi collegiali, quale strumento di partecipazione e concertazione tra istituzioni, insegnanti e genitori. Solo attraverso un’effettiva condivisione di obiettivi e responsabilità si possono creare ambienti di apprendimento più efficaci e stimolanti, capaci di rispondere alle esigenze di studenti e comunità scolastica. L’autonomia, quindi, deve essere intesa come un processo di responsabilizzazione collettiva, che valorizza le competenze di ciascun attore e promuove il senso di appartenenza e collaborazione per il benessere e il successo degli studenti.
Il rilancio dell'autonomia attraverso gli organi collegiali
Per rilanciare efficacemente l’autonomia scolastica, è fondamentale rafforzare il ruolo degli organi collegiali, che costituiscono il cuore pulsante della governance educativa. Secondo le parole di Barbacci, rappresentante della CISL, scuola e docenti non devono essere considerati "pungiball" e subire passivamente le richieste della famiglia o altre parti interessate, ma piuttosto devono assumere un ruolo attivo e responsabile all’interno del contesto scolastico. Gli organi collegiali come il Consiglio di istituto, il Consiglio di classe e il collegio dei docenti devono essere nuovamente riconosciuti come strumenti di partecipazione democratica e di progettualità condivisa. La loro rivitalizzazione comporta la promozione di una maggiore coinvolgimento di tutte le componenti della scuola, incentivando il dibattito, la collaborazione e l’autonomia decisionale. Ciò richiede anche un investimento in formazione specifica, affinché i membri di tali organi possano esercitare con competenza e autonomia il proprio ruolo. Solo tramite un’effettiva valorizzazione e responsabilizzazione di questi organismi si potrà garantire una scuola che sia centro di innovazione, di co-costruzione delle scelte educative e di un vero protagonismo professionale, in linea con l’obiettivo di rafforzare l’autonomia scolastica e migliorare la qualità dell’offerta formativa.
Le sfide della partecipazione delle famiglie
Secondo Barbacci, uno degli ostacoli principali alla piena partecipazione delle famiglie risiede nella percezione che la scuola e i docenti non siano disponibili o non siano aperti a un dialogo costruttivo. Questa idea può generare una sorta di muro tra le parti, riducendo le possibilità di cooperazione e comprensione reciproca. Tuttavia, egli sottolinea che l’autonomia scolastica e la rinascita di un modello di partecipazione attiva devono essere puntate sugli organi collegiali, come i consigli di istituto e i consigli di classe, che rappresentano le vere piattaforme di confronto tra docenti, genitori e studenti. Solo attraverso il rafforzamento di questi strumenti si può favorire un’interazione più efficace, favorendo un clima di fiducia e di collaborazione reciproca. È fondamentale inoltre promuovere una comunicazione più trasparente e continuativa, che permetta alle famiglie di sentirsi parte integrante del processo decisionale e di contribuire concretamente alla vita della scuola. Questo approccio, basato sull’autonomia e sulla partecipazione attiva, può aiutare a superare la percezione di distacco e di incomprensione, creando un vero e proprio partenariato educativo fra tutti gli attori coinvolti. In questo modo, si può tracciare un percorso che valorizzi il ruolo delle famiglie e ne renda più significativa la partecipazione al processo di crescita degli studenti.
L’intervento delle famiglie e il ruolo del know-how educativo
Per favorire una collaborazione efficace tra scuola e famiglia, è fondamentale rafforzare il ruolo dei momenti di confronto e di decisione condivisa all’interno degli organi collegiali, come il Consiglio di Classe e il Consiglio di Istituto. Secondo Barbacci della CISL, l’autonomia della scuola può essere rilanciata puntando sulla partecipazione attiva di queste strutture, che rappresentano il punto di incontro tra le diverse parti coinvolte nel processo educativo. Questo approccio permette di creare un ambiente di dialogo più strutturato e meno soggetto a interventi impropri o conflittuali da parte delle famiglie. Inoltre, il know-how educativo dei docenti deve essere valorizzato come elemento di fondamenta, garantendo che le decisioni siano prese in modo condiviso e informato, rispettando il ruolo professionale degli insegnanti. Solo attraverso un’attenta gestione di queste dinamiche si può promuovere una collaborazione costruttiva e rispettosa, rafforzando la qualità del percorso formativo e prevenendo eventuali tensioni o fraintendimenti.
Ammodernamento e funzionalità del sistema degli organi collegiali
Barbacci ha evidenziato come gli organi collegiali, istituiti circa cinquant’anni fa, necessitino di un aggiornamento che mantenga salda la loro natura democratica e identitaria. L’intervento di ammodernamento dovrebbe puntare sulla semplificazione delle strutture e sulla funzionalità operativa, per rendere più efficace la governance scolastica, senza alterare i principi di rappresentatività e partecipazione democratica.
Conclusioni: protagonismo condiviso tra scuola e famiglie
Per Ivana Barbacci, il rilancio dell’autonomia scolastica si fonda sul rafforzamento e sulla valorizzazione degli organi collegiali, in un’ottica di partecipazione condivisa tra scuola e famiglie. Solo sviluppando un sistema partecipato e responsabile, la scuola può tornare ad essere protagonista del proprio sviluppo, assumendo un ruolo autorevole nel sistema educativo.
FAQs
Rinnovare l’autonomia scolastica: il ruolo centrale degli organi collegiali secondo Ivana Barbacci (Cisl)
Barbacci sottolinea che scuola e docenti devono essere protagonisti attivi, non oggetti passivi su cui sfogare le richieste, promuovendo autonomia e responsabilità condivisa.
Gli organi collegiali sono strumenti fondamentali di partecipazione democratica e di progettualità condivisa, necessari per rilanciare l’autonomia scolastica.
Attraverso aggiornamenti funzionali, formazione specifica e una maggiore valorizzazione, coinvolgendo tutte le componenti scolastiche.
La percezione che scuola e docenti non siano disponibili o aperti al dialogo, creando barriere alla collaborazione.
Promuovendo una comunicazione trasparente, continuativa e partecipativa, coinvolgendo attivamente le famiglie nei processi decisionali.
Per Barbacci, l’autonomia è un processo di responsabilizzazione collettiva che valorizza le competenze e promuove la collaborazione per migliorare la qualità educativa.
Promuovendo partecipazione democratica e progettualità condivisa, favoriscono un ambiente di confronto e responsabilità tra tutte le componenti scolastiche.
Attraverso la promozione di una partecipazione attiva, dialogo aperto e strumenti di confronto come gli organi collegiali rivitalizzati.
Il know-how educativo garantisce che le decisioni siano condivise, informate e rispettino il ruolo professionale degli insegnanti, rafforzando la qualità educativa.