AVS, l’associazione Alleanza Verdi e Sinistra, organizza un weekend di azione diffusa su tutto il territorio italiano nelle giornate di sabato 13 e domenica 14 dicembre. L’iniziativa prevede l’installazione di gazebo e banchetti nei centri urbani, con l’obiettivo di raccogliere firme a sostegno di una proposta di legge di iniziativa popolare volta a limitare a 20 il numero di studenti per classe. La mobilitazione coinvolge cittadini, studenti, docenti e famiglie, con modalità sia cartacee che digitali, per promuovere un’educazione di qualità e più equa.
Proposta di legge “Non più di 20 per classe”: obiettivi e contenuti
Proposta di legge “Non più di 20 per classe”: obiettivi e contenuti
AVS, insieme ad altri sostenitori, ha lanciato il weekend di mobilitazione nazionale per la proposta “Non più di 20 per classe”, promuovendo una campagna diffusa attraverso gazebo e banchetti in tutte le città italiane con l’obiettivo di raccogliere firme e sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di questa riforma. La proposta di legge si propone di stabilire un limite massimo di 20 studenti per classe, con l’intento di migliorare significativamente la qualità dell’istruzione e creare un ambiente scolastico più equilibrato e attento alle esigenze di studenti e insegnanti. Ridurre le dimensioni delle classi favorisce un’attenzione più personalizzata, permette agli insegnanti di dedicare più tempo a ciascun alunno e riduce gli effetti negativi legati all’overcrowding, come il disagio e la dispersione scolastica. Inoltre, questa iniziativa si inserisce come risposta concreta alle criticità di dimensionamento scolastico nelle zone interne e rurali, dove spesso si riscontrano istituti chiusi o classi troppo affollate, creando dislivelli nell’accesso a un’istruzione di qualità. Giuseppe Buondonno, responsabile scuola di Sinistra Italiana, ha sottolineato come questa proposta sia fondamentale per garantire un più equo sistema educativo, capace di soddisfare le esigenze di tutti gli studenti, promuovendo un ambiente di apprendimento più inclusivo e stimolante. La campagna di raccolta firme mira a coinvolgere cittadini, insegnanti e studenti, sensibilizzando le istituzioni sulla necessità di intervenire in modo incisivo per migliorare le condizioni delle scuole italiane. Attraverso questa mobilitazione, AVS e i sostenitori intendono sottolineare l’urgenza di adottare politiche scolastiche che mettano al primo posto la qualità dell’istruzione e il benessere degli studenti, auspicando un futuro in cui le classi più piccole diventino la norma e non l’eccezione.
Benefici e motivazioni della proposta
AVS ha avviato il weekend di mobilitazione nazionale per sostenere la proposta “Non più di 20 per classe”, un'iniziativa che mira a migliorare le condizioni dell'istruzione nel nostro Paese attraverso la raccolta di firme in tutte le città italiane, con gazebo e banchetti appositamente allestiti. Questa iniziativa nasce dalla consapevolezza che ambienti di apprendimento meno affollati rappresentano un elemento fondamentale per garantire un’educazione di qualità e un’esperienza più coinvolgente e personalizzata per gli studenti.
Uno dei principali benefici di questa proposta è la possibilità per gli insegnanti di dedicare più attenzione a ciascun studente, riducendo la pressione legata a classi troppo numerose. Ciò favorisce un percorso di insegnamento più efficace e rispettoso delle esigenze individuali, contribuendo anche a un miglioramento complessivo dei risultati scolastici. Inoltre, l’attuazione di questa misura favorisce l’equità nel diritto all’istruzione, in quanto permette a studenti provenienti da contesti svantaggiati o marginalizzati di ricevere un’educazione più attenta e inclusiva.
Oltre ai benefici generali, si intende rispondere alle criticità specifiche delle diverse aree territoriali, dando particolare attenzione alle zone rurali e alle aree con esigenze interne diverse rispetto alle grandi città. Questa proposta, attraverso la mobilitazione e la raccolta delle firme, mira a sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sull’importanza di investire in un sistema scolastico più equo, accessibile e di qualità, che tenga conto delle diverse esigenze di ogni comunità locale. La partecipazione attiva dei cittadini è fondamentale per spingere le autorità a realizzare concretamente questo cambiamento e a costruire un ambiente scolastico che favorisca il pieno sviluppo di ogni studente nel rispetto delle sue specificità.
Questioni di dimensionamento scolastico e chiusure
Inoltre, il problema del dimensionamento scolastico si collega strettamente alle questioni di pianificazione territoriale e risorse disponibili. Le chiusure di scuole under-capacitate non solo penalizzano l'accesso all’istruzione nei quartieri più periferici o rurali, ma comportano anche un impoverimento del tessuto sociale locale, creando disagi per le famiglie e aumenti negli spostamenti quotidiani degli studenti. Per affrontare queste criticità, la proposta di AVS prevede l’abbassamento del limite massimo di alunni per classe, con l’obiettivo di favorire la riapertura di istituti chiusi e di mantenere aperti i plessi esistenti, evitando che siano dichiarati inutilizzabili. Un aspetto chiave dell’iniziativa è la raccolta firme che si svolgerà durante il weekend di mobilitazione nazionale attraverso gazebo e banchetti in tutte le città, coinvolgendo le comunità locali e sensibilizzando l’opinione pubblica sull’importanza di un dimensionamento più equo e sostenibile. Questo movimento mira a creare una pressione politica forte affinché le decisioni riguardanti la chiusura o il dimensionamento delle scuole siano prese in maniera più trasparente e rispettosa delle esigenze delle comunità.
Come funziona la raccolta firme
Come funziona la raccolta firme
AVS lancia il weekend di mobilitazione nazionale per la proposta “Non più di 20 per classe”: gazebo e banchetti in tutte le città per la raccolta firme. Le modalità di sottoscrizione sono due: la firma digitale e il modulo cartaceo. La firma digitale permette di firmare online in modo rapido e sicuro, usufruendo di un’identità digitale valida, come SPID o CNS, per garantire l’autenticità della firma. Per chi preferisce il metodo tradizionale, è possibile utilizzare il modulo cartaceo, disponibile presso i banchetti e i gazebo allestiti durante il weekend di mobilitazione. In entrambi i casi, è importante verificare che i propri dati siano corretti e leggibili per evitare problemi di validità. La partecipazione a questa iniziativa rappresenta un passo fondamentale per sostenere la proposta e contribuire alla promozione di un sistema scolastico più equo, con un limite massimo di 20 studenti per classe. La raccolta firme avviene in modo trasparente e regolamentato, garantendo la legalità e l’efficacia del processo. È consigliabile informarsi sugli orari e le località delle postazioni di firma per partecipare attivamente all’evento. La collaborazione di cittadini e sostenitori è essenziale per raggiungere gli obiettivi prefissati e portare avanti questa importante iniziativa di democrazia partecipativa.
Firma digitale
Disponibile sulla piattaforma del Ministero della Giustizia, permette un procedimento rapido e accessibile da qualsiasi dispositivo connesso a internet.
Modulo cartaceo
Distribuito presso i gazebo e banchetti predisposti durante il weekend di mobilitazione, viene sottoscritto direttamente in loco da chi desidera sostenere la proposta.
Importanza della mobilitazione pubblica
Giuseppe Buondonno ha sottolineato: “Vogliamo diffondere, discutere e sostenere questa proposta tramite incontri pubblici e la raccolta di firme sia online che in presenza”. La partecipazione attiva della cittadinanza è fondamentale per rafforzare la legittimità dell’iniziativa e promuovere un dibattito pubblico sul diritto allo studio e sulle dimensioni delle classi.
Le tappe principali dell’iniziativa
L’evento prevede incontri e gazebo in tutte le città italiane durante il weekend, con un’attiva partecipazione di cittadini, studenti, insegnanti e famiglie. La campagna mira a sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo al miglioramento della qualità scolastica.
FAQs
AVS promuove il fine settimana di mobilitazione nazionale per la proposta “Non più di 20 studenti per classe”: gazebo e banchetti in tutta Italia per raccogliere firme
È un'iniziativa di AVS il 13 e 14 dicembre 2023, con gazebo e banchetti in tutta Italia per raccogliere firme a sostegno di una legge che limiti a 20 gli studenti per classe.
L'obiettivo è migliorare la qualità dell'istruzione e creare ambienti scolastici più equi e attenti alle esigenze di studenti e insegnanti, riducendo le dimensioni delle classi.
È possibile firmare sia online con firma digitale, utilizzando SPID o CNS, sia tramite modulo cartaceo presso i gazebo e banchetti allestiti in tutta Italia.
Classi più piccole permettono una maggiore attenzione personalizzata, migliorano i risultati scolastici e favoriscono un ambiente più inclusivo e meno sovraffollato.
Intende rispondere alle criticità di zone rurali e interne dove le scuole sono chiuse o le classi troppo affollate, creando dislivelli nell'accesso all'istruzione di qualità.
La firma digitale può essere effettuata attraverso piattaforme online ufficiali, utilizzando strumenti come SPID o CNS, garantendo un processo rapido e sicuro.
Il coinvolgimento di tutta la comunità educativa rafforza la legittimità dell'iniziativa e aiuta a sensibilizzare le istituzioni sull'importanza di questa riforma.
L'iniziativa prevede incontri e gazebo in molte città italiane durante il weekend, con partecipazione attiva di cittadini, studenti, insegnanti e famiglie per sensibilizzare sull'importanza della proposta.
Attraverso la partecipazione attiva, la mobilitazione può creare pressione politica e sociale sufficiente a incentivare le istituzioni a adottare politiche più eque e migliorative per il sistema scolastico.