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Novità sulla Carta del Docente 2025: quando arriverà e cosa si potrà acquistare

Carta del Docente 2025: parole 'io e te' che simboleggiano la relazione docente-studente e l'importanza dell'aggiornamento professionale.

Introduzione al Dl scuola 2025 e le sue conseguenze sulla Carta del docente

Con l’approvazione definitiva del Decreto scuola 2025, legge n. 127/2025 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, si segnano importanti novità per il sistema scolastico italiano. Tra queste, l’estensione della Carta del docente ai lavoratori precari rappresenta un intervento fondamentale, con l’obiettivo di favorire un miglioramento delle opportunità di formazione e acquisto di materiali didattici.

Quando arriva la Carta del docente 2025 e le tempistiche di distribuzione

Il Decreto scuola 2025 introduce un nuovo ciclo di assegnazione della Carta del docente. La somma, che nel 2025 avrà un importo determinato annualmente, sarà disponibile ai primi mesi dell’anno scolastico, con l’obiettivo di facilitare l’acquisto di materiali e servizi.

Il Mediante un decreto interministeriale, previsto entro il 30 gennaio 2025, si definiranno modalità e tempistiche precise. Solitamente, l’erogazione avviene tra febbraio e marzo, in modo da essere pronta per l’inizio delle attività scolastiche.

Quali sono le novità principali sulla distribuzione

  • La somma base resterà di circa 500 euro, con possibilità di aggiornamento in base alle risorse disponibili
  • Per l’anno 2025/2026, saranno riconosciuti criteri di priorità e modalità di assegnazione più inclusive, estendendo i benefici ai precari

Estensione ai precari e destinatari della Carta del docente 2025

Tra le importanti innovazioni del decreto, figura l’estensione della Carta del docente a circa 190.000 lavoratori precari, tra cui:

  1. Supplenti con contratti annuali
  2. Supplenti con contratti fino a giugno
  3. Personale educativo

Questa misura mira a garantire a tutti gli operatori scolastici la possibilità di usufruire delle risorse per la loro formazione e miglioramento professionale.

Quali acquisti sono possibili con la Carta e quale importo

Per il biennio 2025/2026, la Carta del docente potrà essere utilizzata per l’acquisto di:

  • Hardware e software (prima erogazione e con cadenza quadriennale)
  • Servizi di trasporto di persone, come gite scolastiche e uscite didattiche

L’ importo rimarrà intorno ai 500 euro, ma potrà essere rivisto annualmente in base alle risorse disponibili, come disposto dal decreto interministeriale.

Quando arriverà la Carta del docente 2025 e quali sono le tempistiche di distribuzione? +

La Carta del docente 2025 sarà disponibile ai primi mesi dell’anno scolastico, generalmente tra febbraio e marzo, per consentire l'acquisto di materiali e servizi. La definizione delle modalità e delle tempistiche precise avverrà tramite un decreto interministeriale previsto entro il 30 gennaio 2025, garantendo un avvio puntuale delle assegnazioni.


Il Decreto scuola 2025 è legge: cosa cambia rispetto alle edizioni precedenti? +

Con l’approvazione definitiva del Decreto scuola 2025, oltre all’estensione della Carta del docente ai precari, vengono aggiornate le modalità di assegnazione, con criteri più inclusivi e un importo che sarà determinato annualmente, favorendo così un miglioramento delle opportunità di formazione e acquisto materiali per più operatori scolastici.


Chi sono i beneficiari estesi della Carta del docente 2025? +

Oltre ai docenti di ruolo, la carta verrà estesa a circa 190.000 lavoratori precari, tra cui supplenti con contratti annuali o fino a giugno e il personale educativo, garantendo a tutti la possibilità di usufruire delle risorse per formazione e miglioramento professionale.


Cosa si potrà acquistare con la Carta del docente 2025 e qual è l'importo previsto? +

Per il biennio 2025/2026, la Carta potrà essere utilizzata per l’acquisto di hardware, software (con cadenza quadriennale) e servizi di trasporto per gite scolastiche e uscite didattiche. L’importo rimarrà attorno ai 500 euro, ma potrà essere rivisto annualmente in base alle risorse disponibili, come disposto dal decreto interministeriale.


Qual è l’obiettivo principale dell’estensione ai precari della Carta del docente? +

L’obiettivo è garantire a tutti gli operatori scolastici, anche a quelli con contratti precari, l’accesso alle risorse per la loro formazione e il miglioramento professionale, contribuendo a elevare la qualità del sistema scolastico e supportando il personale senza stabilità contrattuale.


Quando sarà possibile effettuare gli acquisti con la Carta del docente 2025? +

Gli acquisti potranno essere effettuati a partire dalla disponibilità della carta, prevista tra febbraio e marzo 2025, una volta che saranno pubblicate le modalità definitive e si sarà appurato l’importo disponibile, permettendo così a docenti e precari di pianificare le proprie spese.


Il decreto interministeriale definirà le modalità di assegnazione e quali sono i criteri principali? +

Il decreto stabilirà le modalità di distribuzione e i criteri prioritari, che includeranno aspetti come il tipo di contratto, la priorità alle scuole più bisognose e la tutela dei lavoratori precari, favorendo un’assegnazione più equa e inclusiva.


In che modo l’estensione ai precari influirà sull’organizzazione delle risorse? +

L’estensione ai precari comporterà un riorientamento delle risorse disponibili, con eventuali aggiornamenti delle modalità di distribuzione e priorità, al fine di garantire che le risorse siano assegnate equamente tra tutti i beneficiari, inclusi i lavoratori con contratti temporanei.


Quali sono le principali differenze tra la Carta del docente 2024 e quella 2025? +

Le principali differenze riguardano l’estensione ai precari, le modalità di distribuzione più inclusive e l’importo che sarà stabilito annualmente. Inoltre, le categorie di acquisto si sono ampliate, includendo hardware, software e servizi di trasporto.


C’è possibilità di aumentare l’importo della Carta del docente nel 2025? +

Sì, l’importo attuale di circa 500 euro può essere rivisto annualmente, in base alle risorse stanziate e alle decisioni del decreto interministeriale, con possibilità di eventuali aumenti o aggiornamenti per migliorare l’efficacia della misura.

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