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Ritardo nella riattivazione della Carta del docente: la denuncia di Manzi (PD) è più che mai attuale

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Situazione attuale e criticità della piattaforma

La piattaforma della Carta del docente risulta ancora inattiva da oltre un mese e mezzo dall'inizio dell'anno scolastico 2025/26. Questa situazione provoca un grave disagio agli insegnanti italiani, impedendo loro di accedere ai fondi necessari per la formazione professionale e l'acquisto di materiali didattici. Il ritardo nel ripristino rappresenta una problematica significativa, che mette a rischio l'efficienza del sistema di supporto alla crescita professionale degli educatori.

Le dichiarazioni di Irene Manzi

La deputata Irene Manzi, capogruppo del Partito Democratico nella commissione Cultura, ha definito inaccettabile il prolungato blocco della piattaforma. Manzi ha sottolineato come il Ministero dell'Istruzione e del Merito non abbia comunicato ufficialmente i tempi di riattivazione, suscitando ulteriore preoccupazione tra gli insegnanti. Nonostante la sospensione fosse giustificata dal passaggio tra l'iniziativa 2024/25 e quella 2025/26, la mancanza di aggiornamenti sta creando confusione e disagio tra gli utenti.

Freni burocratici e il ruolo del decreto attuativo

La piattaforma ancora inattiva è imputabile principalmente all'assenza del decreto attuativo previsto dalla Legge di Bilancio 2025. Quest'ultimo avrebbe dovuto essere emanato entro il 30 gennaio 2025 per definire i criteri e le modalità di assegnazione delle risorse. Attualmente, queste sono ancora in fase di definizione, con normative che modificano la modalità di calcolo dell'importo:

  • Per i docenti di ruolo, viene previsto un importo variabile tra 400 e 500 euro;
  • Per i supplenti, l'importo potrebbe essere proporzionato alla durata del contratto.

Questo ritardo sta causando un blocco totale delle possibilità di utilizzo della carta, con effetti diretti sulla formazione continua e sull'acquisto di materiali didattici.

Le novità introdotte dal decreto Maturità e altre categorie coinvolte

Il Decreto-legge n. 127/2025, conosciuto come decreto Maturità, ha portato importanti novità:

  1. Estensione dell’uso della Carta del docente a circa 200.000 supplenti con contratti fino al 30 giugno e al personale educativo, spesso esclusi in passato;
  2. A partire dall’anno scolastico 2025/26, la possibilità di utilizzare la carta anche per l’acquisto di titoli di viaggio, facilitando il trasporto degli insegnanti distanti dalla sede di residenza;
  3. Permesso di acquistare hardware e software ogni quattro anni.

Queste modifiche rappresentano un passo avanti, ma la piena applicazione si scontra con i ritardi nella ripresa del servizio digitale.

Le richieste di chiarezza e le prospettive future

Manzi evidenzia come le risposte ufficiali del Governo siano state scarse di dettagli concreti, limitandosi a richiamare i provvedimenti adottati senza indicare tempi certi per la riapertura del portale o per la fruibilità delle somme assegnate ai docenti.

La deputata ha dichiarato: «La formazione dei docenti non può essere trattata con superficialità.»
Ha annunciato che il Partito Democratico continuerà a vigilare affinché il Ministero intervenga con urgenza, per risolvere questa anomalia e prevenire futuri ritardi che compromettono la crescita professionale dei lavoratori della scuola.

In conclusione, il ritardo nella riattivazione della Carta del docente rappresenta un problema serio e urgente per la comunità educativa italiana, e la richiesta di trasparenza e intervento tempestivo appare più che mai attuale.

Perché la Carta del docente è ancora bloccata dopo un mese e mezzo dall'inizio dell'anno scolastico 2025/26? +

La piattaforma è ancora inattiva principalmente a causa dell'assenza del decreto attuativo previsto dalla Legge di Bilancio 2025, che avrebbe dovuto definire i criteri di assegnazione delle risorse. La mancanza di questo decreto ha causato un blocco nel ripristino dei servizi digitali, creando disagi significativi per gli insegnanti.


Quali sono le proteste principali di Irene Manzi riguardo alla situazione? +

Irene Manzi ha definito inaccettabile il prolungato blocco della piattaforma, sottolineando come il Ministero dell'Istruzione non abbia fornito aggiornamenti ufficiali sui tempi di riattivazione, generando confusione e disagio tra gli insegnanti.


Quali categorie di docenti sono state coinvolte dalle novità del decreto Maturità? +

Il decreto ha esteso l'uso della Carta del docente a circa 200.000 supplenti con contratti fino al 30 giugno e al personale educativo, spesso esclusi in passato, ampliando così le possibilità di utilizzo della carta.


In che modo il ritardo influisce sulla formazione professionale degli insegnanti? +

Il blocco dell'accesso alla Carta del docente impedisce agli insegnanti di partecipare a corsi di formazione e di acquistare materiali didattici, ostacolando così il miglioramento continuo delle competenze professionali.


Quali sono le modifiche principali introdotte dal decreto-legge n. 127/2025? +

Il decreto ha esteso l'uso della carta a circa 200.000 supplenti, permette l'acquisto di titoli di viaggio, e autorizza l'acquisto di hardware e software ogni quattro anni, favorendo un utilizzo più ampio e flessibile della risorsa.


Cosa chiede Irene Manzi al Governo riguardo alla riattivazione della piattaforma? +

Manzi richiede maggior trasparenza, chiedendo al Governo di fornire tempi certi per la riaccensione del portale e per la disponibilità delle risorse, affinché gli insegnanti possano pianificare le proprie attività formative.


Perché il blocco della Carta del docente è considerato un problema grave? +

Il blocco impedisce agli insegnanti di accedere a strumenti fondamentali per la loro crescita professionale, mettendo a rischio la qualità dell'offerta formativa e creando insicurezza tra i docenti, rendendo urgente un intervento risolutivo.


Qual è la posizione del Partito Democratico sulla questione? +

Il PD, attraverso le dichiarazioni di Irene Manzi, chiede maggiore trasparenza e interventi urgenti da parte del Ministero, promettendo di vigilare affinché la situazione sia risolta nel più breve tempo possibile, per tutelare i diritti degli insegnanti.


Quali sono le prospettive future per la ripresa della piattaforma? +

Le prospettive future dipendono dall'emanazione del decreto attuativo e dal tempestivo intervento del Governo; si attende una comunicazione ufficiale che possa garantire l'accesso immediato alle risorse e la riattivazione della piattaforma.

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