Situazione attuale e chiarimenti ufficiali sulla Carta Docente 2025
Il 29 ottobre, durante una sessione al question time alla Camera dei Deputati, la sottosegretaria Paola Frassinetti ha fornito importanti chiarimenti riguardo ai ritardi nell’erogazione della Carta Docente 2025. Secondo le sue dichiarazioni, non ci sono imprevisti o blocchi ufficiali, ma il processo di estensione e consegna richiede un tempo maggiore, in particolare perché bisogna individuare tutti i beneficiari, inclusi i supplenti fino al termine delle attività didattiche, che si svolgono generalmente a gennaio.
Perché si rischia un ritardo fino a gennaio?
La complessità di individuare tutti gli aventi diritto, specialmente tra i supplenti che coprono posti temporanei, fa sì che la consegna della Carta docente possa slittare oltre il previsto. La priorità del Ministero è garantire che siano identificati correttamente tutti i beneficiari, motivo per cui la distribuzione potrebbe iniziare solo a partire dal nuovo anno scolastico.
Le reazioni tra gli insegnanti e le proteste
Il protrarsi dell’attesa sta generando forte rabbia e insoddisfazione tra il corpo docente. Molti insegnanti, attraverso commenti sui social e petizioni, richiedono di sbloccare almeno il residuo dell’anno 2024/2025 per permettere loro di utilizzare quei fondi in modo immediato.
Le principali richieste degli insegnanti
- Sbloccare immediatamente il residuo del bonus di 500 euro riconosciuto il 1° settembre 2024, destinato all’anno scolastico 2024/2025.
- Consentire l’utilizzo del residuo anche negli anni successivi, come il 2025/2026, nel caso in cui non fosse già stato speso.
Esempi di commenti e sfoghi di insegnanti:
"Almeno mettessero a disposizione quello che si ha come residuo! Oppure devono ricalcolare anche quello?"
"Le somme residue dovrebbero essere messe a disposizione immediatamente."
"Sbloccate i soldi residui del 2024/2025, sono nostri!"
"Se ho bisogno di acquistare libri, iscrivermi a un corso, comprare un tablet o un PC, non posso aspettare fino a gennaio."
Novità legislative e le prospettive future della Carta
Il 28 ottobre, con l’approvazione definitiva alla Camera, è diventato legge il Decreto Scuola (Decreto legislativo 9 settembre 2025, n. 127), che introduce importanti innovazioni riguardanti la Carta Docente.
Nuovi beneficiari e ampliamenti previsti
Viene estesa l’eligibilità a circa 190.000 lavoratori precari, tra cui:
- Supplenti annuali
- Supplenti fino al termine delle attività didattiche (30 giugno)
- Personale educativo
Modalità di utilizzo e potenziali variazioni dell’importo
La Carta potrà essere impiegata principalmente per l’acquisto di hardware e software durante la prima erogazione e, successivamente, con cadenza quadriennale. Per i docenti già beneficiari delle precedenti edizioni, sarà possibile riutilizzarla nel 2025/2026 con le stesse modalità.
Inoltre, la carta potrà essere usata anche per servizi di trasporto di persone.
Un aspetto importante riguarda l’importo: quello che si riceverà potrebbe variare, dato che dipende dalle risorse disponibili e dal numero di aventi diritto; quindi, il classico importo fisso di 500 euro potrebbe non essere garantito.
Prossimi step e assegnazione della Carta
Entro il 30 gennaio di ogni anno, verrà emanato un decreto interministeriale che definirà criteri e modalità di assegnazione della Carta. L’ammontare sarà distribuito proporzionalmente ai beneficiari, in base alle risorse e al numero di aventi diritto.
Le conclusioni e le prospettive future
La situazione attuale rimane in evoluzione, e molte delle modalità operative sono ancora da definire. Tuttavia, il Governo ha manifestato l’intenzione di ampliare i beneficiari e di chiarire le modalità di utilizzo a partire dal prossimo anno scolastico, cercando di ridurre le tensioni e rispondere alle esigenze del corpo docente.
Attualmente, non ci sono imprevisti ufficiali che blocchino l'erogazione della Carta docente 2025, ma, come dichiarato dalla sottosegretaria Frassinetti, il processo richiede più tempo del previsto a causa della complessità di individuare tutti i beneficiari, soprattutto tra i supplenti. Di conseguenza, l'erogazione potrebbe essere posticipata fino a gennaio, in modo da garantire una distribuzione corretta e completa.
Il motivo principale risiede nella complessità di identificare tutti gli aventi diritto, in particolare tra i supplenti temporanei. Questa operazione richiede tempi più lunghi, poiché è necessario verificare e includere correttamente anche i beneficiari che coprono posti fino al termine delle attività didattiche, programmate generalmente a gennaio. Per garantire un conteggio preciso, si preferisce posticipare la distribuzione al nuovo anno scolastico.
Molti insegnanti manifestano forte rabbia e insoddisfazione, esprimendosi sui social e attraverso petizioni per chiedere lo sblocco immediato del residuo dell’anno 2024/2025. La frustrazione cresce nella comunità docente, che desidera un intervento tempestivo e trasparente riguardo alla distribuzione dei fondi residui.
Le insegnanti chiedono di sbloccare immediatamente il residuo del bonus di 500 euro riconosciuto nel settembre 2024 per l’anno scolastico 2024/2025. Inoltre, vogliono poter utilizzare quei fondi anche negli anni successivi, come il 2025/2026, nel caso in cui non siano stati spesi integralmente, per poterli impiegare in modo tempestivo per acquisti e necessità.
Gli insegnanti lamentano che le somme residue dovrebbero essere rese disponibili immediatamente, sottolineando che i fondi sono loro e non devono essere trattenuti. Le proteste si manifestano tramite commenti sui social e petizioni, con richieste chiare di sblocco rapido, dato che molte necessità, come acquisto di materiali o iscrizioni, non possono aspettare fino a gennaio.
Con l’approvazione del Decreto Scuola (Decreto legislativo 9 settembre 2025, n. 127), diventato legge il 28 ottobre, sono state introdotte novità legislative che ampliano i beneficiari e modificano le modalità di utilizzo della Carta Docente. Tra queste, l’estensione della possibilità di usufruirne anche da parte di personale precario e supplenti.
Grazie alle recenti modifiche legislative, circa 190.000 lavoratori precari, tra cui supplenti annuali, supplenti fino al termine delle attività didattiche e personale educativo, potranno accedere alla Carta, ampliando notevolmente la platea di beneficiari rispetto al passato.
La Carta potrà essere utilizzata principalmente per l’acquisto di hardware e software, con possibilità di riutilizzo nel 2025/2026 per i beneficiari delle edizioni precedenti. Sono previste anche nuove modalità, tra cui l’impiego per servizi di trasporto di persone, anche se l’importo variabile potrebbe influire sulla quantità di fondi disponibili per ciascun beneficiario.
Entro il 30 gennaio di ogni anno, sarà emanato un decreto interministeriale che definirà i criteri e le modalità di assegnazione della Carta. La distribuzione sarà proporzionale alle risorse disponibili e al numero di beneficiari, con un importo che potrà variare di anno in anno in base alle risorse e alle esigenze.
Il governo ha dichiarato l’intenzione di ampliare ulteriormente i beneficiari e di chiarire le modalità operative per l’utilizzo della Carta, cercando di ridurre le tensioni e di rispondere più efficacemente alle esigenze dei docenti. Tuttavia, molte modalità rimangono ancora da definire e saranno soggette a future normative e decreti attuativi.