Introduzione e novità normative
Il 24 ottobre 2025 segna un momento importante per il mondo del volontariato e dell'istruzione, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del nuovo decreto firmato il 31 luglio 2025. Questa normativa stabilizationizza il riconoscimento delle competenze maturate attraverso attività di volontariato, estendendone l'applicabilità anche nel contesto scolastico. È una svolta che valorizza l'impegno civico come parte integrante del percorso formativo degli studenti.
Quadro normativo di riferimento
Il decreto si inserisce nel più ampio quadro legislativo di certificazione delle competenze. In particolare, fa riferimento al:
- Decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117, che promuove il sistema di riconoscimento e valorizzazione delle competenze;
- Decreto legislativo 16 gennaio 2013, n. 13, relativo alla certificazione delle competenze nel sistema formativo;
- Decreto ministeriale del 9 luglio 2024 e normative del 5 gennaio 2021, che supportano la strutturazione delle certificazioni.
Questo insieme di norme garantisce una cornice solida e coerente per il riconoscimento delle competenze di volontariato, anche in ambito scolastico.
Riconoscimento e certificazione delle competenze di volontariato
Le capacità acquisite durante le attività di volontariato potranno essere ufficialmente riconosciute attraverso un sistema di certificazione. Tale sistema permette ai soggetti coinvolti di avviare percorsi di valutazione, regolate da enti pubblici secondo regole precise.
Il riconoscimento rientra nel Sistema nazionale di certificazione delle competenze, già delineato a livello legislativo e interministeriale. In questo modo, l'attività di volontariato diventa anche un'opportunità di formazione formalmente riconosciuta, integrabile nel curriculum scolastico.
Applicazioni nel sistema scolastico e nei concorsi pubblici
Le competenze acquisite tramite il volontariato saranno riconosciute anche nel percorso formativo degli studenti. In concreto, ciò significa che:
- Potranno arricchire i Percorsi di Formazione scolastica;
- Potranno essere considerate nel curriculum degli studenti come elementi di valore ufficiale;
Inoltre, tali competenze avranno un ruolo anche nei concorsi pubblici per l'accesso al lavoro nel settore pubblico, in conformità con l' articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165. Questo consente di valorizzare l'esperienza di volontariato anche come elemento di qualificazione professionale.
Implicazioni pratiche e conclusioni
Il decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale rappresenta un passo avanti significativo nel riconoscimento formale delle competenze acquisite tramite attività di volontariato. Tale normativa favorisce l'integrazione tra impegno civico, formazione scolastica e accesso al pubblico impiego, promuovendo una cultura di partecipazione e cittadinanza attiva.
Il decreto riconosce ufficialmente le competenze acquisite dagli studenti attraverso attività di volontariato, integrandole nel percorso formativo scolastico e nella certificazione delle competenze, promuovendo una cultura civica e partecipativa.
Il decreto si inserisce nel quadro legislativo di certificazione delle competenze, facendo riferimento al Decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117, al Decreto legislativo 16 gennaio 2013, n. 13 e a normative ministeriali come quelle del 2024 e del 2021.
Le competenze di volontariato possono essere certificate attraverso un sistema di valutazione e certificazione, regolato da enti pubblici, che permette di formalizzare l’apprendimento acquisito durante le attività civiche.
Le competenze riconosciute possono arricchire i percorsi di formazione scolastica, essere inserite nel curriculum ufficiale degli studenti e considerate come elementi di valore formativo e professionale.
Le competenze di volontariato riconosciute potranno essere considerate nei concorsi pubblici, favorendo l'accesso al lavoro nel settore pubblico e valorizzando l'esperienza civica come elemento qualificante.
Attraverso la certificazione ufficiale delle competenze di volontariato, il decreto favorisce la valorizzazione dell'impegno civico come parte integrante dell'istruzione, rafforzando il rapporto tra cittadinanza attiva e formazione scolastica.
Le istituzioni pubbliche, tramite enti e organi di certificazione, regolano i percorsi di valutazione e attestazione delle competenze di volontariato, garantendo coerenza e ufficialità del processo.
Le competenze sono riconosciute in ambiti come l'educazione civica, l'orientamento al lavoro, e la partecipazione sociale, migliorando le competenze trasversali degli studenti.
La pubblicazione ufficiale in Gazzetta Ufficiale conferisce validità legale al decreto, rendendo operative le nuove regole di riconoscimento e certificazione delle competenze di volontariato a livello nazionale.
Gli studenti possono accedere partecipando alle attività di volontariato sostenute e riconosciute dalle scuole, richiedendo la certificazione attraverso i canali ufficiali previsti dal sistema, in collaborazione con le istituzioni scolastiche.