Una critica forte alla mentalità egocentrica dei genitori moderni
Il noto psichiatra e sociologo Paolo Crepet si è espresso con durezza sui gruppi WhatsApp dei genitori, definendoli “barbarici”. La sua riflessione mette in luce come questa forma di egocentrismo e controllo eccessivo possa rappresentare un ostacolo significativo allo sviluppo autonomo dei ragazzi.
Perché i gruppi WhatsApp sono un problema
Secondo Crepet, i gruppi di genitori attivi sui WhatsApp spesso degenerano in atteggiamenti egocentrici e superfisiali. Questi spazi digitali, che dovrebbero favorire una condivisione costruttiva, si trasformano in strumenti di controllo e confronto, alimentando un ambiente di barbarie digitale che soffoca la crescita spontanea e libera dei più giovani.
Impatto sull'autonomia dei ragazzi
Crepet denuncia che questa forma di ipercontrollo contribuisce a frenare la capacità dei ragazzi di sperimentare, sbagliare e crescere attraverso esperienze dirette. La tendenza a monitorare ogni aspetto della loro vita tramite messaggi e commenti spesso impedisce loro di sviluppare sicurezza in sé stessi e autonomia.
Un esempio pratico di egocentrismo genitoriale
- Discussioni infinite su decisioni scolastiche senza coinvolgere i figli
- Restringere la libertà di movimento con rischi di sopravvivenza digitale
- Controlli costanti sui social e le attività quotidiane
Le conseguenze di questo atteggiamento sulla crescita psicologica
Secondo Crepet, questa modalità di gestione può portare a:
- Perdita di capacità di concentrazione e memoria
- Difficoltà nel formulare pensieri complessi o sintetici
- Riduzione della capacità di affrontare situazioni di stress e di autonomia
Per contrastare tali effetti, egli suggerisce di favorire il ruolo dell’esperienza reale: il gioco all’aperto, la libera esplorazione e l’uso di attività tradizionali come i giochi di società.
Riflessioni sulla società e la tecnologia
Crepet rivela come l’eccesso di tecnologia e l’uso dei dispositivi digitali possa avere impatti nocivi sul cervello dei giovani. La perdita di attenzione, le difficoltà a riscrivere in corsivo o a fare riassunti sono solo alcuni dei problemi evidenziati dagli studi neurologici più recenti.
Per contrastare questa tendenza, invita a favorire momenti di noia creativa e attività che stimolino il pensiero critico.
Proposte per un’educazione più equilibrata
- Inserire più giochi tradizionali e attività manuali
- Favorire l’accesso a librerie e spazi culturali
- Promuovere il contatto con la natura e le relazioni umane autentiche
Il valore dell’empatia e del rapporto umano anche in ambito sanitario
Crepet sottolinea come, anche in ambito medico, sia fondamentale preservare il ruolo dell’essere umano. Egli critica l’uso crescente di robot per le operazioni, chiedendosi: “Chi darà una notizia difficile a una persona?”.
Il suo desiderio è che, davanti alle difficoltà, non venga mai soppiantata la carezza e le relazioni umane. La presenza empatica rimane insostituibile per il bene psicologico e relazionale delle persone.
Conclusione: il ruolo imprescindibile del contatto umano
In conclusione, Crepet evidenzia come, nonostante la tecnologia avanzi rapido, sia essenziale mantenere e valorizzare le esperienze di contatto reale e di autenticità per favorire uno sviluppo equilibrato e libero dei giovani, lontano dall’egocentrismo e dalla barbarie digitale.
Domande frequenti su "Crepet: “I gruppi Whatsapp dei genitori sono barbarici. Basta con l’egocentrismo che impedisce ai ragazzi di crescere”"
Crepet sostiene che questi gruppi si sono trasformati in strumenti di egocentrismo e controllo eccessivo, ostacolando lo sviluppo autonomo dei ragazzi e contribuendo a una "barbarie digitale" che soffoca la crescita spontanea e libera dei giovani.
Crepet evidenzia che l’ipercontrollo tramite messaggi e commenti in questi gruppi limita la capacità dei ragazzi di sperimentare, sbagliare e sviluppare sicurezza e autonomia, impedendo loro di crescere attraverso esperienze dirette.
Crepet cita discussioni infinite su decisioni scolastiche senza coinvolgimento diretto dei figli, restrizioni sulla libertà di movimento, e controlli costanti su social e attività quotidiane come esempi di egocentrismo e controllo eccessivo.
Secondo Crepet, questa gestione può portare a perdita di concentrazione, difficoltà nel pensiero complesso, e sull’affrontare stress e responsabilità, compromettendo la crescita psicologica e l’autonomia dei ragazzi.
Crepet suggerisce di favorire il ruolo dell’esperienza reale attraverso il gioco all’aperto, esplorazioni libere e attività tradizionali come i giochi di società, per sviluppare autonomia e sicurezza nei giovani.
Crepet denuncia che l’uso eccessivo di dispositivi digitali riduce l’attenzione, peggiora la capacità di riscrivere e riassumere, e può compromettere lo sviluppo delle funzioni cognitive più elevate, come il pensiero critico.
Crepet invita a incoraggiare momenti di noia creativa, attività manuali, letture, e il contatto con la natura, strumenti che stimolano il pensiero critico e rafforzano le capacità cognitive dei giovani.
Consiglia di inserire più giochi tradizionali, attività manuali, di facilitare l’accesso a spazi culturali e promuovere il contatto diretto con la natura e le relazioni autentiche come modi per creare un equilibrio educativo.
Crepet sottolinea che, anche in medicina, è fondamentale preservare il ruolo dell’essere umano, evidenziando come l’utilizzo di robot e tecnologie possa impoverire le relazioni di cura e il supporto emotivo, concetti fondamentali per il benessere psicologico.
Crepet conclude sottolineando come, nonostante il progresso tecnologico, sia essenziale mantenere e valorizzare il contatto reale e l’autenticità delle relazioni umane per uno sviluppo equilibrato, lontano dall’egocentrismo e dalla barbarie digitale.