Introduzione alle principali innovazioni approvate
Con l’approvazione definitiva del Decreto Scuola 2025 avvenuta il 28 ottobre 2025, il Ministero dell’Istruzione mette in atto un nuovo capitolo per riformare il sistema scolastico italiano. Questo provvedimento, nato come decreto-legge n. 127, introduce molteplici novità che riguardano l’esame di maturità, le risorse per le scuole, la formazione degli insegnanti e la sicurezza degli edifici scolastici. L'obiettivo è creare un sistema più moderno, inclusivo e orientato al futuro.
Riforma dell’esame di maturità: le principali novità
Valutazione più rigorosa e trasparente
Una delle innovazioni più significative riguarda il revamping dell’esame di Stato conclusivo della scuola superiore:
- Eliminazione del silenzio come scelta di non partecipazione: chi decide di non partecipare alla prova orale e si mantiene in silenzio sarà automaticamente bocciato, rafforzando così l’impegno degli studenti.
- Svolgimento dell’orale: il colloquio si concentrerà su quattro materie, scelte a gennaio di ogni anno, per garantire preparazione e coerenza.
- Valutazione finale integrata: oltre alle competenze in materie, si terrà conto di impegno e meriti in attività extrascolastiche.
Implicazioni pratiche e modalità operative
Questa riforma dell’esame di maturità mira a rendere più sereno e trasparente l’ultimo step degli studi superiori, incentivando l’impegno degli studenti e migliorando l’efficacia della valutazione finale.
Innovazioni nella formazione e nelle risorse scolastiche
Rafforzamento del modello formativo 4+2
Il modello 4+2 della formazione tecnico-professionale viene elevato a ordinamento strutturale, e questo rafforza il legame tra scuola e mercato del lavoro. L’obiettivo è offrire programmi più innovativi e orientati all’inserimento professionale, promuovendo la collaborazione tra istituti tecnici, superiori e industria.
Risorse economiche e incentivi
Per sostenere queste innovazioni, il decreto ha stanziato:
- 240 milioni di euro per il rinnovo del contratto del personale scolastico
- 15 milioni per estendere l’assicurazione sanitaria integrativa, anche ai docenti precari fino al 30 giugno
Inoltre, sono previsti aumenti salariali per gli insegnanti, mirando a migliorare le condizioni di lavoro e motivare il personale.
Sicurezza, edilizia e qualità dei servizi
Misure per la sicurezza e l’edilizia scolastica
Le scuole riceveranno maggiori strumenti e risorse per garantire ambienti più sicuri e conformi alle normative. La normativa sui viaggi d’istruzione sarà rafforzata, privilegiando appalti che garantiscano sicurezza, qualità e accessibilità, con particolare attenzione alla competenza dei conducenti.
Dettagli sulla normativa
Gli appalti per i trasporti scolastici verranno selezionati con il criterio del miglior rapporto qualità/prezzo, assicurando così che le attività extrascolastiche siano più sicure e affidabili.
Formazione, mobilità e supporto agli studenti
Sostegno alle transizioni tra indirizzi e percorsi di studio
Il decreto introduce strumenti di supporto per il passaggio tra diversi indirizzi di studio, con l’obiettivo di ridurre la dispersione scolastica. Sono previsti anche esami integrativi nel triennio finale, per rafforzare il successo formativo e favorire l’integrazione tra curricolo e obiettivi di alternanza scuola-lavoro.
Semplificazione dei percorsi di alternanza scuola-lavoro
La denominazione PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento) sarà sostituita da “Formazione scuola-lavoro”, dando maggior risalto all’aspetto formativo e all’orientamento professionale.
Estensione della Carta del docente e nuove opportunità
La Carta del docente sarà estesa a circa 190.000 insegnanti precari, offrendo loro nuove possibilità di acquisto di hardware, software, corsi di formazione, libri e servizi di trasporto. Dal 2025/26, l’utilizzo di strumenti come computer e tablet sarà consentito solo alla prima erogazione e ogni quattro anni, per favorire aggiornamenti e innovazione tecnologica.
Sostegno agli insegnanti di sostegno e alle future generazioni
Il decreto proroga fino alla fine del 2026 il termine per il completamento dei percorsi di specializzazione per insegnanti di sostegno, gestiti dall’Indire. Sono previsti requisiti più flessibili per i docenti precari e nuove opportunità di formazione, con attenzione anche a chi ha conseguito una specializzazione all’estero e sta attendendo ricorsi TAR.
In conclusione, il Decreto Scuola 2025 rappresenta un passo decisivo verso una scuola più moderna, equa e sicura, con maggiori risorse, attenzione al merito e innovazione continua. Promuove un sistema scolastico che miri a migliorare la qualità dell’istruzione e a rafforzare i legami tra scuola, territorio e mondo del lavoro.
Il Decreto Scuola 2025 è una riforma legislativa approvata definitivamente il 28 ottobre 2025, che introduce importanti novità nel sistema scolastico italiano, dall'esame di maturità alla formazione degli insegnanti e alle risorse per le scuole.
Le principali innovazioni includono una valutazione più rigorosa e trasparente, l'eliminazione del silenzio come scelta di non partecipazione, lo svolgimento dell’orale in quattro materie con una valutazione finale integrata, e maggiori attenzione all'impegno extrascolastico degli studenti.
La valutazione diventa più completa, considerando non solo le competenze nelle materie, ma anche l’impegno, i meriti e le attività extrascolastiche, per favorire una panoramica più equa e trasparente del percorso degli studenti.
Il modello 4+2, relativo alla formazione tecnico-professionale, viene elevato a ordinamento strutturale, rafforzando il collegamento tra scuola e mercato del lavoro e promuovendo programmi più innovativi e professionali.
Sono stati destinati 240 milioni di euro per il rinnovo del contratto del personale scolastico e 15 milioni per estendere l’assicurazione sanitaria integrativa, con aumento salariale e miglioramenti nelle condizioni di lavoro.
Le scuole riceveranno maggiori risorse per garantire ambienti più sicuri, con normative rafforzate sui viaggi d'istruzione e appalti che favoriscono sicurezza, qualità e accessibilità, selezionati secondo il rapporto qualità/prezzo.
Viene introdotto un supporto per il passaggio tra indirizzi di studio, con strumenti per ridurre la dispersione scolastica, e si semplificano i percorsi di alternanza scuola-lavoro, rinominati in "Formazione scuola-lavoro".
L’estensione permette ai docenti precari di acquistare hardware, software, partecipare a corsi di formazione, comprare libri e usufruire di servizi di trasporto, favorendo l’aggiornamento e l’innovazione tecnologica.
Il decreto proroga fino alla fine del 2026 il termine per completare i percorsi di specializzazione dell’indire, con requisiti più flessibili e nuove opportunità di formazione, anche per chi ha conseguito una specializzazione all’estero.
L’obiettivo principale è creare un sistema scolastico più moderno, inclusivo, sicuro e orientato al futuro, rafforzando risorse, merito e innovazione per migliorare la qualità dell’istruzione in Italia.