Contesto e approvazione dell'ordine del giorno
Il Parlamento italiano ha recentemente dato il via libera a un importante ordine del giorno proposto dal deputato Rossano Sasso della Lega. Questa iniziativa, inserita nel processo di conversione del decreto-legge n. 127/2025, mira ad affrontare le criticità legate alle graduatorie dei concorsi per dirigenti scolastici, in particolare riguardo all'esaurimento delle graduatorie regionali del concorso ordinario 2023 e della graduatoria nazionale riservata al 2017. La misura punta a migliorare l'efficienza del reclutamento e a snellire le procedure di assunzione, ottimizzando l'utilizzo delle risorse pubbliche.
Sistema attuale di reclutamento dei dirigenti scolastici
Attualmente, il percorso per l'immissione in ruolo dei dirigenti scolastici si articola principalmente in due canali:
- 40% dei posti vengono assegnati tramite scorrimento delle graduatorie riservate del 2017, effettivamente pubblicate in via definitiva nell'agosto 2024.
- 60% dei posti sono assegnati attraverso il concorso ordinario regionale del 2023.
Le graduatorie del 2017 rappresentano una sorta di "coda" rispetto alla graduatoria di merito più ampia, e l'immissione in ruolo si concentra principalmente sui candidati più recenti e qualificati.
Problemi di disparità e trattamento paritetico
Uno dei principali problemi evidenziati riguarda la disparità tra le graduatorie utilizzate per le assunzioni:
- Le graduatorie regionali del concorso 2023 sono, in alcuni casi, già esaurite.
- Se non vengono utilizzati ulteriori idonei del concorso ordinario, si procederà esclusivamente con la graduatoria straordinaria del 2017.
Inoltre, si evidenzia che, mentre la graduatoria del concorso straordinario può essere utilizzata fino al suo esaurimento, quella del concorso ordinario decadrà alla scadenza del suo periodo di validità, rischiando di perdere professionalità già selezionata e creando inefficienze nel sistema di reclutamento.
Proposta di revisione delle graduatorie
Per affrontare tale disparità, si propone di trasformare le graduatorie del concorso ordinario 2023 in graduatorie ad esaurimento. Questa modifica consentirebbe di includere gli idonei utilmente collocati, favorendo un trattamento più uniforme tra tutti i candidati selezionati e migliorando la stabilità del sistema di assunzione.
Prospettive future e impegni del Governo
Le proiezioni relative alle cessazioni dal servizio nel triennio 2026-2028 indicano che molte posizioni potranno essere già coperte entro quella finestra temporale, facilitando l'inserimento di candidati già inseriti nelle graduatorie ad esaurimento del 2017 e del 2023.
Inoltre, si sottolinea come il meccanismo di restituzione dei posti, adottato in modo eccezionale per il concorso del 2023, non risulti più adeguato alle esigenze attuali. Pertanto, si invita il Governo a modificare tale procedura, garantendo un reclutamento più efficace e trasparente.
Con l'ordine del giorno approvato, si impegna il Governo a:
- Adottare, già dal prossimo anno scolastico, un sistema di reclutamento più efficiente e più equo.
- Utilizzare prioritariamente le graduatorie del concorso straordinario del 2017 e quelle regionali del 2023, integrandole con gli idonei e trasformandole in graduatorie ad esaurimento.
- Valorizzare il merito e assicurare continuità ed efficienza nell'azione amministrativa delle scuole italiane.
L’obiettivo principale dell’ordine del giorno è consentire l’esaurimento delle graduatorie dei concorsi ordinario 2023 e riservato 2017 per i dirigenti scolastici, favorendo un reclutamento più efficiente, stabile e paritario, attraverso la trasformazione delle graduatorie in ad esaurimento e l’utilizzo prioritario di idonei qualificati.
L’ordine del giorno propone di rendere le graduatorie del concorso ordinario 2023 ad esaurimento, includendo gli idonei utilmente collocati, e di privilegiare l’utilizzo delle graduatorie del 2017 e 2023, per ottimizzare le assegnazioni e ridurre le disparità tra candidati.
Attualmente, circa il 40% dei posti viene assegnato tramite scorrimento delle graduatorie del 2017, mentre il restante 60% attraverso il concorso regionale del 2023. Tuttavia, questa divisione genera disparità e inefficienze nel sistema di reclutamento.
L’utilizzo di graduatorie diverse, con già esaurimento di alcune regionali e decadenza di altre, può causare perdita di professionalità, inefficienze e disparità tra candidati, compromettendo la trasparenza e l’efficacia del sistema di reclutamento.
Si propone di trasformare le graduatorie del concorso ordinario 2023 in ad esaurimento, includendo gli idonei e armonizzando il trattamento tra tutte le graduatorie, per garantire una selezione più stabile e uniforme nel tempo.
Le proiezioni indicano che tra il 2026 e il 2028 molte posizioni si libereranno, consentendo di coprire già in questa finestra temporale le supplenze e le assunzioni attraverso le graduatorie ad esaurimento del 2017 e 2023.
Il meccanismo di restituzione dei posti, adottato in modo eccezionale, si rivela inadatto alle esigenze attuali, poiché limita le possibilità di reclutamento e crea inefficienze, richiedendo una sua revisione da parte del Governo.
Il Governo si impegna a adottare, dall’anno scolastico successivo, un sistema di reclutamento più efficiente ed equo, privilegiando le graduatorie del concorso straordinario del 2017 e quelle regionali del 2023, e a garantirne la trasformazione in graduatorie ad esaurimento.
Le priorità includono l’utilizzo prioritario delle graduatorie del 2017 e del 2023, la trasformazione in graduatorie ad esaurimento e la valorizzazione del merito, per garantire continuità, efficienza e trasparenza nel sistema di reclutamento.
L’approvazione dell’ordine del giorno può portare a una maggiore stabilità occupazionale e a un reclutamento più trasparente, valorizzando il merito e garantendo un sistema di assunzione più equo e efficace, con benefici diretti per docenti, studenti e istituzioni scolastiche.