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Docenti di sostegno senza vocazione: per 2 insegnanti su 3 l’inclusione scolastica non avanza – Risultati di un sondaggio

Madre e figlio usano tablet: metafora difficoltà inclusione scolastica e ruolo supporto genitoriale per studenti con bisogni educativi speciali
Fonte immagine: Foto di Julia M Cameron su Pexels

Questo articolo analizza le criticità attuali del sostegno scolastico in Italia, evidenziando come la mancanza di vocazione tra i docenti di sostegno comprometta l’inclusione degli studenti con disabilità. La ricerca, condotta recentemente, si rivolge a insegnanti, genitori, dirigenti scolastici e studenti, evidenziando le cause principali di inefficacia e le proposte di miglioramento. Le problematiche emergono dall’ultimo sondaggio svolto tra novembre 2025.

  • Percezione generale negativa sull’efficacia dell’inclusione scolastica
  • Mancanza di vocazione e specializzazione tra i docenti di sostegno
  • Necessità di interventi formativi e organizzativi adeguati
  • Impatto della burocrazia e delle criticità organizzative
  • Potenziali nuove misure normative e di formazione

Situazione attuale del sostegno scolastico in Italia

La situazione attuale del sostegno scolastico in Italia evidenzia numerose criticità che ostacolano l'attuazione di un vero percorso di inclusione. Il sondaggio condotto da *La Tecnica della Scuola* rivela che ben 2 insegnanti di sostegno su 3 attribuiscono alle proprie carenze di vocazione e alla mancanza di formazione specifica la difficoltà nel far decollare l’inclusione nelle scuole del Paese. Questa problematica si traduce in un approccio spesso poco efficace, con interventi che risultano insufficienti a garantire un accompagnamento adeguato agli studenti con disabilità. La carenza di docenti motivati e specializzati compromette la capacità di adattare le metodologie didattiche alle esigenze degli studenti, creando lacune nel percorso educativo e spesso lasciando margini di esclusione. Inoltre, questa situazione crea una pressione significativa sul sistema scolastico e sulle risorse disponibili, rendendo difficile implementare strategie di integrazione efficaci. La tendenza attuale sottolinea l’urgenza di investimenti mirati nella formazione dei docenti di sostegno e nel riconoscimento delle loro competenze, affinché possano svolgere il ruolo di facilitatori inclusivi e contribuire realmente alla crescita educativa di tutti gli studenti, indipendentemente dalle loro difficoltà.

Le criticità principali e le conseguenze

Le difficoltà riscontrate nel supporto agli studenti con disabilità sono molteplici e strutturali. La scarsità di specialisti qualificati, l’elevato numero di alunni con certificazione di disabilità e la limitate disponibilità di risorse finanziarie contribuiscono a creare un ostacolo insormontabile all’efficacia delle azioni di sostegno. Inoltre, una collaborazione efficace tra i docenti di sostegno e quelli curricolari rimane limitata, accentuando le criticità. La burocrazia scolastica, ancora percepita come un peso, riduce le possibilità di interventi tempestivi e mirati. Per affrontare queste sfide, occorre uno sforzo congiunto di aggiornamenti formativi e riforme organizzative.

Novità normative e iniziative recenti

Negli ultimi mesi sono state introdotte alcune misure per migliorare la situazione dei docenti di sostegno. Una di queste riguarda la riforma sulla conferma dei supplenti di sostegno, che mira a rafforzare il rapporto tra scuola e famiglia, garantendo continuità e stabilità. Parallelamente, si è avviato un percorso di formazione presso l’Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa (Indire), con un secondo ciclo di formazione specifica, volto a dotare i docenti di competenze più approfondite. Tuttavia, queste iniziative devono ancora dimostrare un impatto reale sulla qualità dell’inclusione, considerando le persistenti criticità strutturali e culturali del sistema.

Il ruolo delle nuove misure e delle politiche di formazione

Le recenti riforme puntano a qualificare i docenti di sostegno attraverso percorsi di formazione specializzata, indispensabili per migliorare l’efficacia dell’intervento. La possibilità di accedere a corsi specifici, anche online, rappresenta un’opportunità concreta per elevare la qualità del supporto. Questi interventi devono essere accompagnati da una revisione delle modalità di reclutamento e da un rafforzamento delle risorse dedicate all’inclusione scolastica, affinché le sfide attuali possano essere affrontate con successo.

Risultati del sondaggio e interpretazioni

Metodologia e partecipanti

Il sondaggio, svolto tra il 7 e il 12 novembre 2025, ha coinvolto 1.070 persone, tra cui 889 docenti, 87 genitori, 9 studenti e 13 dirigenti scolastici. La richiesta di opinioni ha riguardato principalmente le percezioni sulla efficacia del supporto e le cause delle criticità. Sebbene non abbia carattere scientifico, il sondaggio evidenzia tendenze rilevanti, condivise da molte figure del mondo scolastico e familiare.

Percezioni generali sull’inclusione

Il 69,85% degli insegnanti e l’85% dei genitori intervistati concordano sul fatto che l’inclusione nelle scuole italiane non funziona adeguatamente. Questa percezione conferma come le difficoltà strutturali, tra cui la mancanza di specializzazione e la burocrazia, abbiano un effetti negativo sulla possibilità di offrire un percorso educativo realmente aperto e integrato a tutti gli studenti.

Cause principali secondo gli intervistati

  • La mancanza di specializzazione dei docenti di sostegno, indicata dal 60,4% degli insegnanti e dall’80,5% dei genitori, come causa principale del fallimento dell’inclusione.
  • Altre criticità evidenziate sono l’eccesso di alunni con disabilità e la scarsità di fondi, segnalate rispettivamente dal 39% degli insegnanti.
  • La scarsa collaborazione tra docenti di sostegno e quelli curricolari, percepita dal 36% degli insegnanti e dal 32% dei genitori.
  • Infine, la burocrazia scolastica viene indicata come un ulteriore ostacolo dal 34,4% degli intervistati.

Problemi meno evidenti ma comunque significativi

Le barriere architettoniche sono considerate un problema meno rilevante, segnalate rispettivamente dal 12,82% dei docenti e dall’11,49% dei genitori. Tuttavia, rappresentano una delle criticità in termini di accessibilità fisica, che deve essere comunque affrontata in un’ottica di piena inclusione.

Conclusioni e prospettive future

Il sondaggio sottolinea come la percezione generale sia che il sistema di sostegno scolastico necessiti di interventi più incisivi. La formazione professionale dei docenti, l’organizzazione del lavoro e la riduzione della burocrazia sono aspetti fondamentali per migliorare l’efficacia dell’inclusione. Soluzioni più strutturate e politiche mirate devono esser adottate per superare gli ostacoli persistenti, garantendo a studenti e insegnanti un ambiente scolastico più equo e funzionale.

FAQs
Docenti di sostegno senza vocazione: per 2 insegnanti su 3 l’inclusione scolastica non avanza – Risultati di un sondaggio

Perché molti docenti di sostegno non contribuiscono efficacemente all'inclusione scolastica? +

Secondo il sondaggio del novembre 2025, oltre il 60% degli insegnanti di sostegno manca di vocazione e specializzazione, compromettendo l'efficacia dell'inclusione.

Quali sono le cause principali delle criticità nel supporto agli studenti con disabilità? +

Le cause principali sono la mancanza di specializzazione, l'eccesso di alunni con disabilità e la scarsità di risorse finanziarie, secondo il sondaggio del 2025.

Quali miglioramenti nelle politiche di formazione sono stati proposti recentemente? +

Sono state avviate iniziative di formazione tramite l’Istituto Indire e riforme sulla conferma dei supplenti, ma il loro impatto sulla qualità dell'inclusione rimane ancora incerto.

Quali sono le principali percezioni degli insegnanti e genitori sull'efficacia dell'inclusione? +

Il 69,85% degli insegnanti e l’85% dei genitori ritengono che l’inclusione scolastica in Italia non funzioni adeguatamente, secondo il sondaggio del 2025.

Quali sono le cause principali indicate dagli intervistati come motivo del fallimento dell'inclusione? +

Le principali cause sono la mancanza di specializzazione (80,5% di genitori, 60,4% di insegnanti), l’eccesso di alunni con disabilità, e la scarsa collaborazione tra docenti.

L'inclusione è ostacolata anche da problemi meno evidenti, come le barriere architettoniche? +

Le barriere architettoniche sono considerate un problema meno rilevante, segnalate dal 12,82% dei docenti e dall’11,49% dei genitori, ma rappresentano comunque una criticità da affrontare.

Quali sono le prospettive future per migliorare l'inclusione scolastica in Italia? +

È fondamentale potenziare la formazione dei docenti, riorganizzare il lavoro e ridurre la burocrazia, come indicato dai risultati del sondaggio del 2025.

In che modo le nuove misure normative cercano di migliorare la qualità del sostegno scolastico? +

Le nuove misure puntano a rafforzare il rapporto tra scuola e famiglia, garantendo continuità, e a favorire percorsi di formazione più approfonditi per i docenti di sostegno.

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