La riforma degli Esami di maturità del 2026 introduce significative novità normative, aggiornando la composizione delle commissioni e le modalità di svolgimento. Questo cambiamento coinvolgerà direttamente i commissari delle prove scritte anche nella fase del colloquio, garantendo un nuovo approccio più integrato e approfondito. Tali modifiche saranno in vigore a partire dall’ultimo ciclo di studi, coinvolgendo scuole e studenti su tutto il territorio nazionale, per promuovere una valutazione più completa delle competenze acquisite.
- Nuova composizione delle commissioni con meno membri
- Coinvolgimento diretto dei commissari delle prove scritte nel colloquio
- Organizzazione delle prove e del colloquio rivista secondo le nuove normative
- Obiettivi di verifica e valutazione rinnovati
- Formazione specifica dei commissari per l’esame 2026
DESTINATARI: Studenti finalisti, docenti, commissari e istituti scolastici
MODALITÀ: Riforma normativa approvata con Legge n. 164/2025, applicabile dal ciclo di maturità 2026
SCADENZA: Settembre 2026, con definizione delle modalità specifiche entro gennaio 2026
COSTO: Non previsto, intervento normativo pubblico
Come funziona la partecipazione dei commissari alle prove e al colloquio nell’esame 2026
Nell’ambito degli Esami di maturità 2026, la partecipazione dei commissari alle prove e al colloquio rappresenta una novità importante nel processo di valutazione. I commissari delle prove scritte, che in passato si concentravano esclusivamente sulla correzione delle prove scritte, saranno coinvolti anche nella fase del colloquio orale, contribuendo alla sua formulazione e alla sua valutazione complessiva. Questa modifica mira a garantire una maggiore coerenza tra le diverse fasi dell’esame e a valorizzare le competenze e le valutazioni già espresse durante le prove precedenti. La legge sulla composizione delle commissioni, che passerà da sette a cinque membri, indica un’organizzazione più snella ma anche più collaborativa, poiché alcuni membri saranno esterni e altri interni alla scuola. La presenza dei commissari nelle fasi finali dell’esame consentirà un approfondimento più completo delle competenze degli studenti, offrendo così un quadro di valutazione più equo e omogeneo. Questa configurazione favorisce anche una maggiore trasparenza nel percorso di esame, assicurando che tutti i giudizi siano condivisi e basati su un’attenta analisi di tutto il percorso svolto dagli studenti durante gli Esami di maturità 2026.
Struttura e modalità di partecipazione
Per gli Esami di maturità 2026, la struttura e le modalità di partecipazione rappresentano un elemento chiave di innovazione nel processo valutativo. In particolare, i commissari delle prove scritte saranno coinvolti anche nella fase del colloquio orale, garantendo un percorso di valutazione più coerente e approfondito del percorso dello studente. Durante le prove scritte, ogni commissario sarà assegnato a specifiche materie, sia che si tratti di prove interne, sostenute all’interno dell’istituto, sia che coinvolgano prove esterne, eventualmente svolte presso enti o strutture di esterno. La distinzione tra queste modalità dipenderà dalle norme stabilite dal Ministero dell’Istruzione e dalle specifiche del liceo o istituto. Questo approccio permette ai commissari di seguire più da vicino l’intera crescita degli studenti, dando continuità tra la valutazione scritta e quella orale. La partecipazione dei commissari anche nel colloquio orale favorisce un’analisi più completa del percorso scolastico e delle competenze acquisite, contribuendo a rendere la prova finale più integrata e significativa. Quindi, i commissari delle prove scritte avranno un ruolo più partecipativo e coordinato, portando un valore aggiunto all’intero processo di valutazione finale degli studenti.
Coinvolgimento durante il colloquio orale
Per gli Esami di maturità 2026, una novità importante riguarda il coinvolgimento diretto dei commissari delle prove scritte anche nella fase del colloquio orale. Questa scelta mira a garantire una valutazione più coesa e approfondita delle competenze degli studenti, tenendo conto delle performance dimostrate durante le prove scritte. Durante questa fase, uno dei commissari si dedicherà a verificare le conoscenze e le capacità di comprensione in lingua italiana o latino, a seconda del percorso di studi, mentre l'altro si occuperà delle discipline scientifiche come matematica o fisica, che rappresentano spesso uno degli aspetti più complessi del percorso di formazione degli studenti.
Oltre alle discipline principali, il colloquio orale si concentrerà anche sull'approfondimento di materie complementari come storia, filosofia, inglese, disegno o scienze motorie. Queste saranno parte integrante della valutazione, permettendo ai commissari di analizzare in modo più completo le competenze trasversali, come la capacità di argomentazione, il metodo di studio e le competenze pratiche o creative acquisite nel corso degli anni. La partecipazione attiva dei commissari in entrambe le fasi garantirà un collegamento più efficace tra le prove scritte e orali, offrendo agli studenti un'occasione per esporre e approfondire gli aspetti più significativi del loro percorso di studi.
Infine, questa modalità di coinvolgimento diretto mira a rendere il colloquio più rappresentativo delle capacità effettive degli studenti, valorizzando il loro impegno complessivo e offrendo una valutazione più equilibrata e meritocratica. La presenza condivisa dei commissari durante tutte le fasi consentirà anche un maggiore scambio di informazioni e di valutazioni, contribuendo a una più accurata e giusta determinazione del voto finale di maturità.
Quali discipline verranno incluse nel colloquio e come verranno scelte
Per gli Esami di maturità 2026, il processo di definizione delle discipline del colloquio sarà particolarmente strutturato e trasparente. I commissari delle prove scritte, coinvolti anche nella fase del colloquio, avranno un ruolo importante nel garantire coerenza e uniformità nel procedimento. La scelta delle materie verrà effettuata tenendo conto delle indicazioni fornite dal Ministero dell’Istruzione, che stabilirà le discipline in modo annuale tramite decreto. Questo approccio garantirà che le discipline siano allineate con gli indirizzi curriculari e le esigenze del sistema scolastico, valorizzando sia le materie di approfondimento tradizionale sia eventuali discipline innovativi. La procedura adotterà criteri obiettivi e chiari, sostenuti da linee guida nazionali, per assicurare un’ampia equità tra studenti di diversi percorsi di studio e scuole di varia tipologia. In questo modo, si favorirà un percorso di valutazione più trasparente e coerente, in linea con l'evoluzione della riforma degli esami di maturità e con le esigenze di una formazione sempre più articolata.
Indicazioni per gli istituti e le discipline coinvolte
Gli istituti secondari superiori dovranno adeguarsi alle direttive ministeriali, che definiranno anche le modalità di organizzazione delle prove. Il coinvolgimento dei commissari nel colloquio mira a garantire un confronto più strutturato e approfondito con gli studenti, valutando non solo le conoscenze teoriche ma anche capacità logiche e argomentative.
Finalità del colloquio nel nuovo panorama degli Esami di maturità 2026
Il colloquio sarà uno strumento fondamentale per verificare l’apprendimento complessivo, le capacità di collegare le discipline e la maturità critica degli studenti. La modalità coinvolge i commissari in ruoli più attivi e responsabili durante l’intera fase di valutazione, con l’obiettivo di favorire uno sviluppo formativo più completo e responsabile.
Quale impatto sulla preparazione degli studenti
La partecipazione attiva dei commissari anche nel colloquio continuerà a incentivare gli studenti a consolidare le proprie conoscenze e competenze, favorendo una preparazione più approfondita e trasversale. Le nuove norme intendono anche valorizzare le soft skills e l’impegno personale, elementi fondamentali nel percorso di maturità 2026.
FAQs
Esami di maturità 2026: i commissari delle prove scritte parteciperanno anche al colloquio
Sì, per gli esami 2026 i commissari delle prove scritte parteciperanno anche alla fase del colloquio, contribuendo alla sua formulazione e valutazione.
L’obiettivo è garantire una valutazione più coerente e approfondita delle competenze degli studenti, integrando le osservazioni delle prove scritte con quelle del colloquio orale.
I commissari, coinvolti anche nelle prove scritte, saranno presenti durante il colloquio, con ruoli attivi nella verifica delle conoscenze e delle competenze, garantendo continuità tra le fasi dell’esame.
Un commissario si occuperà di valutare le conoscenze linguistiche, mentre l’altro si focalizzerà sulle discipline scientifiche, assicurando un’analisi più approfondita durante il colloquio.
Le discipline saranno scelte dal Ministero dell’Istruzione tramite decreto annuale, considerando indirizzi curriculari e esigenze del sistema scolastico, garantendo trasparenza e equità.
Gli studenti saranno incentivati a consolidare le proprie competenze trasversalmente, poiché i commissari saranno coinvolti in tutte le fasi dell’esame, favorendo una preparazione più completa.
Favorisce una valutazione più equilibrata, trasparente e basata su tutta la prestazione dello studente, migliorando la coerenza tra prove scritte e orali.
Le modalità entreranno in vigore con gli Esami di maturità 2026, con le procedure e le organizzazioni definite entro gennaio 2026, e l’esame sarà applicabile dal ciclo di studi 2026/2027.
L’intervento diretto dei commissari nelle fasi finali permetterà di una valutazione più completa, equilibrata e trasparente del percorso degli studenti, migliorando l’interpretazione dei voti finali.