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Filiera 4+2 e sistema di valutazione: le richieste del CSPI al decreto

Valutazione scolastica: modulo di valutazione per la filiera 4+2 e il decreto CSPI, focus sulle richieste e il sistema di valutazione.
Fonte immagine: Foto di cottonbro studio su Pexels

La filiera formativa 4+2, introdotta con la legge 121 del 2024, rappresenta un nuovo percorso integrato tra istruzione tecnica, professionale e formazione terziaria. Il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI) ha espresso specifiche richieste e critiche sul decreto che disciplina il sistema di valutazione dei percorsi regionali di IeFP, evidenziando le aree da migliorare per garantire coerenza e funzionalità. Questo articolo analizza chi, cosa, quando e perché si focalizza sulle richieste del CSPI e sulle implicazioni per il sistema di valutazione.

  • Introduzione della filiera 4+2 e tecnologie di validazione
  • Posizioni e richieste del CSPI sul decreto di valutazione
  • Implicazioni delle osservazioni e prossime sfide

Cos'è la filiera 4+2 e come funziona

La filiera 4+2 rappresenta un'evoluzione significativa nel sistema di formazione italiano, rappresentando un percorso integrato e strutturato che mira a potenziare le competenze tecniche e professionali degli studenti. La sua implementazione si basa su una combinazione di formazione tecnica di quattro anni, seguiti da due anni di alta formazione terziaria presso gli Istituti Tecnici Superiori (ITS), creando così un curriculum continuo e coerente. Questa modalità permette agli studenti di acquisire competenze di livello avanzato, favorendo l'ingresso nel mondo del lavoro con una preparazione altamente specializzata. Il modello 4+2 si inserisce in un contesto più ampio di riforma dell'istruzione tecnica e professionale, rafforzando il legame tra il percorso scolastico e le esigenze del mercato del lavoro. Per garantire la qualità e la validità di questa filiera, sono state coinvolte anche istituzioni come il CSPI (Comitato per la valutazione, la promozione e l'innovazione dei sistemi di formazione), che ha espresso precise richieste sul decreto riguardante il sistema di valutazione. Le richieste del CSPI sul decreto tendono ad assicurare che il sistema di valutazione sia trasparente, rigoroso e coerente con gli obiettivi formativi della filiera 4+2, valorizzando in modo particolare le prove INVALSI come strumenti di validazione degli apprendimenti e di riconoscimento ufficiale del percorso formativo. Questo approccio mira a rendere più meritocratica e orientata al rispetto degli standard di qualità l'intera filiera, offrendo agli studenti un percorso di alta formazione più qualificante, riconosciuto e competitivo nel contesto nazionale ed europeo.

Modalità di validazione dei percorsi regionali

Il decreto in esame stabilisce come le modalità di validazione dei percorsi IeFP aderenti alla filiera 4+2 siano riconosciute ufficialmente, permettendo agli studenti di accedere direttamente agli ITS Academy e all’esame di Stato. La valutazione si basa sugli apprendimenti rilevati attraverso un sistema di strumenti standardizzati predisposti dall’INVALSI. Questo approccio mira a creare un sistema più trasparente, affidabile e coerente con gli obiettivi di miglioramento della qualità dell’istruzione professionale.

Tuttavia, il CSPI (Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione) ha presentato alcune richieste specifiche riguardanti il decreto, sottolineando la necessità di rafforzare il sistema di valutazione e di garantire maggiore chiarezza nell’applicazione delle procedure di validazione. In particolare, il CSPI ha richiesto di adottare metodologie più diversificate per la valutazione delle competenze, includendo anche strumenti di autovalutazione e di project work, per riflettere meglio le competenze acquisite in contesti pratici e reali. Inoltre, ha sottolineato l'importanza di assicurare un controllo più approfondito sulla qualità e sulla coerenza delle certificazioni, promuovendo sistemi di monitoraggio e feedback periodici. Sebbene il decreto persegua l’obiettivo di uniformare e semplificare la validazione dei percorsi formativi, il CSPI insiste sulla necessità di prevedere eventuali correttivi e aggiornamenti che siano in grado di rispondere alle esigenze del settore, garantendo credibilità agli strumenti di valutazione e alle certificazioni rilasciate. Questo contribuirebbe a rafforzare la fiducia di studenti, famiglie e imprese nel sistema di formazione professionale, sostenendo l’integrazione tra IBS e formazione superiore.

Il ruolo dell’INVALSI e gli strumenti di valutazione

Il ruolo dell’INVALSI e gli strumenti di valutazione assumono un’importanza centrale nel delineare un sistema educativo in grado di garantire qualità e trasparenza. L’ente, infatti, si occupa di realizzare e distribuire prove standardizzate che permettono di monitorare e valutare le competenze degli studenti in vari ambiti di studio, contribuendo così a un controllo oggettivo delle performance scolastiche. Questi strumenti di valutazione si integrano nel sistema nazionale, promuovendo un confronto equo tra scuole e percorsi formativi differenti, e favorendo politiche di miglioramento basate su dati reali. Inoltre, nel contesto della Filiera 4+2, che comprende i percorsi di istruzione secondaria e formazione professionale, l’INVALSI gioca un ruolo fondamentale nel verificare l’efficacia di tali percorsi, assicurando che gli obiettivi educativi vengano raggiunti in modo omogeneo su tutto il territorio. Tuttavia, il decreto vigente evidenzia la necessità di un aggiornamento delle modalità operative relative all’uso del Rapporto di Autovalutazione (RAV) e del Piano di Miglioramento (PdM), affinché siano adattabili alle diverse realtà regionali e alle specificità dei percorsi IeFP (Istruzione e Formazione Professionale). A questo riguardo, le richieste del CSPI (Consiglio permanente per l’istruzione) sono mirate a rafforzare i processi di valutazione, richiedendo un’implementazione più flessibile e inclusiva degli strumenti di valutazione, per garantire che possano riflettere correttamente le caratteristiche dei diversi sistemi regionali e di formazione. Tali interventi sono fondamentali per promuovere un sistema di valutazione che sia integrato, efficace e in grado di supportare il continuo miglioramento delle pratiche formative e di studio.

Quali sono le criticità evidenziate dal CSPI

Il CSPI ha osservato che il sistema di valutazione, così come delineato nel decreto, presenta alcune criticità da risolvere:

  • Necessità di adattare strumenti come il RAV e il PdM alle esperienze della formazione professionale regionale.
  • Chiarimenti sulle modalità di accesso e utilizzo di tali strumenti da parte delle istituzioni formative regionali.
  • Ambiguità circa l’equivalenza tra le prove INVALSI per IeFP e altri percorsi quadriennali.
  • Precisione sulla composizione e sulla finalità dell’“indice aggregato” basato sui risultati INVALSI.
  • Incoerenza terminologica tra “strutture formative” e “Istituzioni formative accreditate”, che andrebbe unificata.

Richieste specifiche del CSPI sul sistema di valutazione

Il CSPI ha richiesto un allineamento più stringente tra il decreto e l’articolo 25-bis della legge 121/2024, che prevede l’adozione di linee guida condivise con il Ministero del Lavoro. Ha sottolineato l’importanza di definire preliminarmente i documenti strategici necessari, affinché il sistema di valutazione possa operare efficacemente, garantendo coerenza tra strumenti e percorsi formativi. Solo con questa fase sarà possibile implementare un sistema di valutazione più coerente con le caratteristiche specifiche della formazione regionale.

FAQs
Filiera 4+2 e sistema di valutazione: le richieste del CSPI al decreto

Cos'è la filiera 4+2 e come funziona nel sistema di formazione italiano? +

La filiera 4+2 è un percorso integrato che combina 4 anni di formazione tecnica con 2 anni di formazione superiore presso gli ITS, favorendo competenze avanzate e un più facile ingresso nel mondo del lavoro. Implementata con la legge 121/2024, mira a rafforzare il legame tra istruzione e mercato del lavoro.

Quali sono le richieste principali del CSPI sul decreto di valutazione della filiera 4+2? +

Il CSPI chiede l'adozione di metodologie di valutazione più diversificate, inclusivi di autovalutazione e project work, e un monitoraggio più approfondito sulla qualità delle certificazioni rilasciate, garantendo coerenza e trasparenza.

Come vengono validati i percorsi regionali della filiera 4+2? +

Il decreto prevede il riconoscimento ufficiale dei percorsi tramite strumenti standardizzati dall'INVALSI, permettendo agli studenti di accedere a ITS e all’esame di Stato, con valutazioni basate su apprendimenti verificati.

Qual è il ruolo dell’INVALSI nel sistema di valutazione della filiera 4+2? +

INVALSI realizza prove standardizzate per monitorare le competenze degli studenti, contribuendo alla valutazione oggettiva dei percorsi e integrandosi nel sistema educativo nazionale.

Quali criticità ha evidenziato il CSPI nel sistema di valutazione? +

Il CSPI segnala l'incoerenza terminologica, la mancanza di chiarezza sulle modalità di accesso agli strumenti di valutazione e ambiguità circa l'equivalenza tra prove INVALSI e altri percorsi.

Quali richieste specifiche ha avanzato il CSPI sul sistema di valutazione? +

Il CSPI chiede di allineare meglio strumenti come il RAV e il PdM alle esperienze regionali e di definire documenti strategici condivisi con il Ministero per garantire coerenza e efficacia del sistema di valutazione.

Come può il sistema di valutazione migliorare la qualità dei percorsi della filiera 4+2? +

Implementando metodologie più diversificate, monitoraggi periodici e garantendo coerenza tra strumenti e percorsi, il sistema può rafforzare la credibilità delle certificazioni e promuovere il miglioramento continuo.

Qual è l'importanza dell'autovalutazione nel sistema di valutazione della filiera 4+2? +

L’autovalutazione permette di riflettere sulla propria esperienza educativa, contribuendo a un sistema più inclusivo e adattabile alle specificità regionali e alle esigenze degli studenti.

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