Introduzione al ruolo delle proposte di Giannelli (Anp) per il sistema scolastico
Durante il Convegno annuale dell'Associazione Nazionale Presidi (Anp), tenutosi a Roma il 28 ottobre, Antonello Giannelli, presidente dell'Associazione Nazionale Presidi, ha rilanciato una serie di strategie innovative per contrastare il precariato e migliorare l'efficienza delle scuole italiane. In particolare, ha sottolineato l'importanza della chiamata diretta dei docenti, della sburocratizzazione e dell'introduzione del middle management scolastico.
Le sfide attuali del sistema scolastico e il problema del precariato
Il sistema scolastico italiano vive da tempo una condizione di precariato diffuso, con molte istituzioni che dipendono da supplenze temporanee e interpelli senza soluzione di continuità. Giannelli evidenzia come questa precarietà influenzi negativamente la qualità dell'istruzione e la stabilità didattica. La proposta centrale è quella di favorire assunzioni stabili e trasparenti, attraverso procedure di selezione mirate e dirette.
Secondo l'Anp, la Costituzione italiana (articolo 97, comma 4) prevede già la possibilità di assumere docenti con contratti a tempo indeterminato, ma manca ancora una normativa efficiente che la renda concreta e applicabile su vasta scala. Una legge specifica potrebbe permettere alle scuole di attuare assunzioni tramite colloqui con il dirigente e membri dello staff, favorendo la meritocrazia e la trasparenza.
Focus sulla chiamata diretta: un’efficace strategia anticrisi
La chiamata diretta rappresenta il cuore della proposta di Giannelli per risolvere il problema del precariato. Questa modalità consentirebbe ai dirigenti scolastici di scegliere i docenti più adatti alle esigenze specifiche delle scuole, valutando competenze, titoli e colloqui, senza passare attraverso lunghe procedure burocratiche.
Inoltre, questa riforma potrebbe garantire una maggiore stabilità e continuità didattica, elementi fondamentali per il successo scolastico degli studenti.
Il ruolo chiave del middle management scolastico
Giannelli evidenzia come l’introduzione del middle management sia necessaria per alleggerire i carichi di responsabilità e migliorare la gestione quotidiana delle scuole. Questa figura intermedia, formata da docenti con competenze specifiche, si occuperebbe di aree come:
- Gestione amministrativa e organizzativa
- Gestione del personale e delle supplenze
- Coordinamento di progetti e iniziative
La presenza di queste figure, già adottata con successo in settori come l’industria e la finanza, potrebbe essere trasportata anche nel contesto pubblico scolastico, favorendo un’organizzazione più efficiente e responsabile.
Conclusioni: un sistema più stabile, meritocratico e orientato al futuro
Le idee di Giannelli mirano a ridurre il precariato attraverso la chiamata diretta e la stabilizzazione dei docenti, oltre a rafforzare il ruolo del middle management come elemento di innovazione gestionale. Questi interventi, combinati, potrebbero portare a un sistema scolastico più competente, stabile e orientato al pieno sviluppo degli studenti, valorizzando le competenze e promuovendo una cultura di responsabilità e meritocrazia.
La chiamata diretta permette ai dirigenti scolastici di selezionare direttamente gli insegnanti più qualificati attraverso colloqui e valutazioni delle competenze, eliminando lunghe procedure burocratiche e favorendo assunzioni più rapide e stabili, riducendo così il precariato e migliorando la continuità educativa.
Consentendo ai presidi di effettuare assunzioni tramite colloquio, si favorisce una selezione più efficace e meritocratica, permettendo di valutare direttamente le competenze, la motivazione e l'idoneità dei candidati, migliorando la qualità dell'insegnamento e garantendo maggiore stabilità al corpo docente.
Il middle management, occupandosi di gestione amministrativa, coordinamento progetti e supporto al personale docente, alleggerisce i carichi di responsabilità dei dirigenti e migliora l’efficienza organizzativa, contribuendo a un sistema scolastico più responsabile e orientato all’innovazione.
Implementando la chiamata diretta e potenziando il middle management, si favorisce una stabilizzazione del personale docente e si riducono le supplenze temporanee, creando un ambiente educativo più coerente, affidabile e con migliori risultati per gli studenti.
La meritocrazia viene valorizzata attraverso colloqui e valutazioni puntuali, che permettono di scegliere i docenti più capaci e motivati, premiando il merito e garantendo che le assunzioni siano basate sulle competenze reali anziché sulla semplice precarietà o su interessi burocratici.
Tra le criticità possibili vi sono il rischio di favoritismi, pressioni politiche o organizzative e la possibilità che i dirigenti privilegino determinati candidati. Tuttavia, con meccanismi di valutazione trasparenti e controlli, si possono mitigare tali rischi.
Il middle management, assumendo responsabilità operative e di coordinamento, permette al dirigente di concentrarsi su aspetti strategici, ottimizzando l’organizzazione, migliorando la comunicazione e promuovendo un ambiente di lavoro più efficiente e motivante.
Attualmente, l’assunzione di insegnanti avviene tramite procedure burocratiche basate su immissioni in ruolo a concorso, mentre il sistema proposto favorisce selezioni dirette e immediate tramite colloqui gestiti dai presidi, con un rafforzamento del middle management per una migliore gestione delle risorse umane.
Se applicata correttamente, la riforma potrebbe migliorare la qualità dell’istruzione grazie a insegnanti più motivati, selezionati attraverso colloqui e con maggiore stabilità, creando un ambiente di apprendimento più efficace e coinvolgente per gli studenti.
Le istituzioni devono supportare questa riforma attraverso l’adozione di normative chiare, finanziamenti adeguati e un monitoraggio continuo, assicurando che le procedure di chiamata diretta e il potenziamento del middle management siano efficaci e sostenibili nel tempo.