Il convegno organizzato da Erickson a Rimini ha riunito oltre 3.000 professionisti dell’educazione, tra insegnanti, dirigenti e studiosi, desiderosi di promuovere un’istruzione inclusiva in Italia. L’evento si è svolto recentemente, con l’obiettivo di affrontare le sfide e le criticità del sistema scolastico, lanciando un forte appello alla politica e all’opinione pubblica per valorizzare l’inclusione come valore fondamentale.
Partecipanti e Appello all’Inclusione
Durante il convegno, numerosi operatori del settore scolastico e sociale hanno sottolineato l’importanza dell’inclusione come diritto di tutti. Hanno partecipato insegnanti, educatori, dirigenti e studiosi interessati a migliorare la qualità dell’educazione e a eliminare le barriere che ostacolano il pieno sviluppo di ogni individuo. La forte affluenza e il livello di confronto testimoniano la consapevolezza crescente sul valore imprescindibile di un sistema scolastico che sia aperto e integrato.
Il documento finale del convegno si apre con una citazione di Paul Bourget, che invita a vivere coerentemente con ciò che si pensa, al fine di evitare compromessi con soluzioni non inclusive. Questo messaggio rappresenta un allarme rispetto alle tendenze verso approcci segreganti e poco rispettosi della diversità.
Critiche alla Formazione degli Insegnanti di Sostegno
Uno dei focus principali riguarda le modalità di formazione degli insegnanti di sostegno, ritenute spesso insufficienti e superficiali. I firmatari del documento criticano duramente i corsi brevi e online proposti da enti come l’Istituto Nazionale Documentazione Innovazione Ricerca Educativa (Indire), evidenziando che pratiche inclusive richiedono un lavoro costante e sul campo, piuttosto che scorciatoie formali.
Sottolineano che il vero miglioramento avviene “a scuola, aula dopo aula, alunno dopo alunno”, e che la formazione deve coinvolgere aspetti didattici, organizzativi e culturali, per promuovere una vera cultura inclusiva e non semplici figure professionali isolate.
Critiche alle Nuove Indicazioni Nazionali
Le Nuove Indicazioni Nazionali per il primo ciclo di istruzione sono criticamente valutate come troppo rigide, meno aperte e considerate “chiuse, impaurite e vecchie”.
I partecipanti chiedono un cambiamento di rotta, proponendo un approccio che valorizzi i principi di inclusione contemporanea. Si sottolinea l’importanza di un forte impegno politico e culturale, richiamando figure di rilievo come il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, a difesa di un sistema scolastico più aperto e inclusivo.
Valorizzare la Professione dell’Insegnante e dell’Educatore
Un altro tema centrale è la necessità di restituire dignità e attrattiva alla professione docente, rendendola più riconosciuta anche dal punto di vista economico e sociale. L’obiettivo è migliorare le condizioni di reclutamento, formazione e supporto professionale.
Il ruolo dell’educatore, considerato altrettanto fondamentale, deve essere valorizzato come quello degli insegnanti, opponendosi a formali forme di professionalizzazione al ribasso e sottolineando l’importanza di un ruolo centrale nel percorso di inclusione scolastica.
La Scuola come Luogo di Benessere Psicologico e Sociale
Grande attenzione è rivolta al benessere psicosociale di bambini e adolescenti. La scuola deve essere un ambiente di ascolto, sostegno e accompagnamento durante i percorsi di crescita, anche nelle tematiche identitarie e sessuo-affettive.
Si segnala l’emergenza di disagio tra i giovani, con un aumento delle richieste di sostegno psicologico e un ricorso eccessivo a psicofarmaci. La proposta è di investire in ricerca educativa, finalizzata a comprendere meglio i fenomeni sociali e a sviluppare progetti di vita personalizzati, soprattutto per studenti con disabilità.
Il Ruolo delle Famiglie e il Rispetto dei Ruoli
Viene ribadito l’importanza di un rapporto di collaborazione rispettoso tra scuola e famiglie di studenti con disabilità. Si sollecita un’alleanza fondata sulla chiarezza dei ruoli e sulla professionalità del personale scolastico, respingendo l’idea che le famiglie possano esprimere “gradimento” sui docenti di sostegno.
Tutti gli insegnanti sono chiamati a essere “insegnanti per l’inclusione”, mentre si respinge formalizzazioni che possano ridurre il ruolo specifico del docente di sostegno a una figura esclusivamente personale.
Chiamata all’Azione: Contrastare il Rischio di Soluzioni Separatiste
Il documento si conclude con un forte avvertimento: il rischio di un progressivo isolamento e separazione tra le figure professionali e le pratiche educative. Il messaggio principale è di proseguire con impegno e determinazione, senza fermarsi di fronte alle difficoltà.
Il motto finale, "Non ci fermiamo! Don’t stop me now!", richiama alla volontà di continuare a lottare per un’istruzione più inclusiva, equa e sostenibile, che valorizzi ogni persona senza divisioni.
FAQs
Convegno Erickson a Rimini: Difesa dell’Inclusione Scolastica
L'evento ha riunito oltre 3.000 professionisti per promuovere un'istruzione inclusiva, evidenziando le sfide del sistema e chiedendo un maggior impegno politico e culturale.
Il documento invita a vivere coerentemente con i propri valori, combattendo approcci segreganti e promuovendo un sistema scolastico più aperto e inclusivo.
Le critiche riguardano corsi brevi e online, ritenuti insufficienti; si sostiene che la vera competenza si acquisisca sul campo e con un lavoro costante.
Le nuove indicazioni sono considerate troppo rigide, chiuse e poco aperte a un approccio inclusivo, richiedendo invece un cambiamento verso metodi più aperti e moderni.
Attraverso un maggior riconoscimento economico e sociale, migliorando reclutamento, formazione e supporto professionale per rendere la professione più attrattiva e dignitosa.
La scuola deve essere un ambiente di ascolto e sostegno, fondamentale per il benessere di studenti e adolescenti, anche nelle tematiche di identità e sessuo-affettive.
Si propone un’alleanza basata sulla chiarezza dei ruoli e sulla professionalità del personale scolastico, evitando che le famiglie possano influenzare directly i docenti di sostegno.
Viene avvertito il rischio di isolamento e separazione tra le figure professionali, con l’importanza di continuare con impegno e senza rinunciare nonostante le difficoltà.