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Innovazioni nel contesto scolastico: nuove direttive sull'Intelligenza Artificiale e l'obbligo delle policy istituzionali

Studenti lavorano su un progetto di robotica a scuola, esempio di applicazione dell'IA e nuove policy scolastiche sull'innovazione.

La diffusione dell’Intelligenza Artificiale nel sistema educativo italiano

A partire dall’ottobre 2025, l’intelligenza artificiale (AI) a scuola passa da sperimentazione a componente stabile e regolamentata dell’istruzione italiana. Grazie alla pubblicazione delle Linee guida del Ministero dell'Istruzione e del Merito (MIM) e all’entrata in vigore della legge n. 132/2025, gli strumenti di AI diventano parte integrante delle responsabilità di dirigenti e docenti, richiedendo competenze specifiche in etica, gestione e utilizzo delle tecnologie emergenti.

Obiettivi e importanza di una formazione adeguata sull’AI nelle scuole

In questo scenario complesso, dove l’intelligenza artificiale rappresenta sia una grande opportunità didattica che una sfida etica e organizzativa, diventa essenziale sviluppare:

  • chiarezza normativa per tutti gli attori scolastici;
  • strumenti operativi per un utilizzo consapevole;
  • percorsi formativi dedicati a docenti e staff.

Questi passaggi sono fondamentali per un’integrazione responsabile e efficace degli strumenti di intelligenza artificiale a scuola.

Dettagli sulla normativa europea e le responsabilità delle scuole

Il riferimento principale a livello europeo è l’AI Act, che classifica i sistemi di AI in base al rischio e definisce i ruoli delle diverse parti coinvolte. Le Linee guida del MIM adottano questa impostazione, chiedendo alle scuole di assumere il ruolo di "deployer" (utilizzatori responsabili).

  • Le responsabilità comprendono la conoscenza della normativa
  • la distinzione tra ambiti di applicazione didattica, organizzativa e gestionale
  • lo sviluppo di politiche interne che garantiscano trasparenza e tutela dei dati sensibili

Ambiti di applicazione dell’AI e sfide culturali

L’intelligenza artificiale delle scuole può essere impiegata in diversi settori:

  1. personalizzazione dell’apprendimento
  2. gestione amministrativa e organizzativa

Ma l’aspetto cruciale non è solo tecnico, quanto culturale: occorre valutare quando e come integrare l’AI senza compromettere l’autonomia critica di studenti e insegnanti. Le linee guida propongono un approccio in tre fasi: progettazione, uso e valutazione, tutti accompagnati da un monitoraggio umano costante per favorire un ruolo attivo del docente come mediatore tra tecnologia e apprendimento.

La policy sull’uso dell’AI: un elemento fondamentale per la governance scolastica

Ogni istituto scolastico deve definire una propria policy sull’uso dell’AI. Questo documento rappresenta una guida pratica per tradurre i principi etici in pratiche condivise, promuovendo una cultura dell’intelligenza artificiale come bene comune. La policy ha il compito di rafforzare, e non sostituire, il ruolo umano nel processo educativo, contribuendo a una governance etica e sostenibile dell’innovazione.

In questo modo, la scuola si configura come un "centro di pensiero sociale", un ambiente di riflessione e di modelli sostenibili di governance etica nel settore dell’integrazione dell’Intelligenza Artificiale.

Formazione continua e approfondimenti sulle nuove direttive

Per restare aggiornati, è disponibile il corso "Le linee guida sull’IA a scuola: cosa cambia?", curato da Aluisi Tosolini, disponibile a partire dal 29 ottobre. La formazione mira a preparare docenti e staff scolastici alle sfide e opportunità legate alla implementazione dell’AI a scuola.

Offerta formativa della Tecnica della Scuola

L’ente di formazione riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione e del Merito propone vari corsi tra cui:

  • webinar e corsi online;
  • percorsi di formazione specifici per docenti;
  • preparazione ai concorsi;
  • e-learning sulla gestione scolastica e didattica.

Per ulteriori approfondimenti, si consiglia di consultare il catalogo dei corsi.

Note finali: La normativa e le linee guida costituiscono il punto di partenza per una gestione etica e responsabile dell’intelligenza artificiale a scuola. La costruzione di una policy interna rappresenta l’impegno di ogni istituzione nel garantire un utilizzo sostenibile, trasparente e rispettoso delle normative emergenti.

L'introduzione dell'intelligenza artificiale a scuola impone obblighi specifici per le istituzioni? +

Sì, le nuove linee guida pubblicate richiedono che ogni istituto scolastico si doti di una policy interna sull'uso dell'intelligenza artificiale. Questa policy diventa uno strumento fondamentale per garantire un impiego responsabile, etico e trasparente delle tecnologie AI, promuovendo una cultura condivisa e sostenibile all’interno del sistema educativo.


Perché è diventato obbligatorio per le scuole adottare una policy sull'AI? +

L’obbligo nasce dall’esigenza di stabilire regole chiare e condivise, che possibilitino un utilizzo consapevole e sicuro delle tecnologie di intelligenza artificiale. In tale modo, si tutela sia la privacy degli utenti che si favorisce un approccio etico e responsabile nel contesto scolastico.


Quali sono gli elementi essenziali di una policy sull’uso dell’AI nelle scuole? +

Una policy efficace deve includere la normativa di riferimento, i principi etici adottati, le modalità di gestione dei dati, le responsabilità dei vari soggetti coinvolti e le procedure di monitoraggio e revisione periodica dell’utilizzo dell’AI, per assicurare trasparenza e tutela degli utenti.


Come possono le scuole sviluppare una policy efficace sull’intelligenza artificiale? +

Le scuole devono coinvolgere stakeholder, come docenti, studenti e genitori, per definire regole condivise. È importante basare la policy su linee guida nazionali ed europee, e integrare formazione specifica per tutto il personale scolastico, per garantire una gestione consapevole e responsabile dell’AI.


In che modo la policy sull’uso dell’AI può contribuire alla tutela dei dati degli studenti? +

La policy deve prevedere misure di sicurezza per la gestione dei dati sensibili, la trasparenza sulle modalità di raccolta e utilizzo delle informazioni, e procedure di accesso e conservazione dei dati, assicurando conformità alle normative come il GDPR e proteggendo la privacy degli studenti.


Quali sono le sfide principali nel creare una policy sull’intelligenza artificiale per le scuole? +

Le principali sfide riguardano la definizione di regole condivise tra soggetti diversi, la formazione del personale, la gestione delle responsabilità e la creazione di un equilibrio tra innovazione tecnologica e tutela dei diritti di studenti e insegnanti.


Come si inserisce la policy sull’AI nel quadro normativo già esistente? +

La policy deve essere coerente con le normative nazionali ed europee, come le linee guida del Ministero e l’AI Act europeo, integrandosi come strumento operativo che traduce in pratiche concrete le disposizioni normativamente vigenti sull’etica, la tutela dei dati e la responsabilità.


È possibile aggiornare periodicamente la policy sull’AI, e in che modo? +

Certamente, la policy deve essere un documento dinamico, soggetto a revisioni regolari basate su latest research, feedback degli stakeholder e cambiamenti nella normativa. La revisione può avvenire attraverso incontri di aggiornamento, valutazioni periodiche e monitoraggi continui dell’utilizzo dell’AI.


Qual è il ruolo dei dirigenti scolastici nell’implementazione della policy sull’AI? +

I dirigenti scolastici devono coordinare la stesura e l’attuazione della policy, garantendo formazione adeguata, promuovendo un clima di collaborazione e responsabilità, e monitorando costantemente il rispetto delle regole e l’efficacia delle pratiche adottate.

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