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La Danimarca si Muove per Proteggere i Minori Online: Divieto Social agli Under 15

La Danimarca si Muove per Proteggere i Minori Online: Divieto Social agli Under 15

Innovative Normative Danesi per la Protezione dell’Infanzia

La Danimarca sta per adottare una delle regolamentazioni più restrittive in Europa relative all’uso dei social media da parte dei giovani. Il governo danese, guidato dalla premier Mette Frederiksen, ha annunciato la proposta di vietare l’accesso alle piattaforme social ai minori di 15 anni. Prevista anche una deroga: i genitori potranno autorizzare i figli a utilizzare i social media già a partire dai 13 anni.

Dettagli del Provvedimento e Obiettivi

Il progetto di legge mira a limitare drasticamente l’uso dei social network tra i più giovani per proteggere la loro infanzia. La decisione si basa sull’osservazione che cellulari e social media stanno sottraendo momenti di crescita e socializzazione ai bambini e adolescenti danesi. Secondo recenti studi, oltre il 60% dei giovani tra 11 e 19 anni preferisce restare a casa anziché uscire con gli amici, evidenziando un fenomeno di isolamento digitale.

Le normative si inseriscono in un quadro più ampio di misure di tutela, tra cui il divieto di smartphone nelle scuole per studenti dai 7 ai 17 anni, introdotto nel febbraio 2025. Questi interventi sono stati motivati da rapporti ufficiali che evidenziano rischi come dipendenza digitale, cyberbullismo e pressione sociale.

Il testo definitivo del divieto sui social media è ancora in fase di definizione, con la presentazione ufficiale prevista a breve.

Impatto e Modalità di Attuazione

  • Età minima di accesso ai social media: 15 anni.
  • Deroghe: i genitori possono autorizzare l’uso dai 13 anni.
  • Controllo e verifica dell’età: sistemi di riconoscimento digitale quali SPID o Carta d’Identità Elettronica.

Il governo punta a sviluppare un regolamento efficace, equilibrando libertà digitale e protezione dei minori.

Confronti Internazionali: Altri Paesi adottano misure simili

Non solo la Danimarca, diverse nazioni stanno rafforzando le regole sull’accesso dei minorenni ai social. In Australia, alla fine del 2024, è stata approvata una legge che vieta l’uso di piattaforme come TikTok, Facebook, Instagram e X (ex Twitter) ai minori di 16 anni. La Grecia, nel giugno 2025, ha avanzato una proposta per stabilire un’età digitale maggiorenne, sotto la quale l’accesso ai social richiede autorizzazione dei genitori.

In Scandinavia, altri paesi si sono mossi con politiche simili: Norvegia limita l’uso dei social ai maggiori di 15 anni, mentre Finlandia e Svezia hanno vietato l’uso dello smartphone nelle scuole.

Panorama Italiano sulla Protezione dei Minori Online

In Italia, il dibattito su questa tematica è molto attivo. È attualmente in esame un disegno di legge che mira ad innalzare l’età minima di iscrizione ai social da 14 a 15 anni. La proposta, sostenuta dalla senatrice Lavinia Mennuni (Fratelli d’Italia), prevede che i contratti stipulati da minori di 15 anni siano nulli senza il consenso dei genitori e che l’età sia verificata tramite strumenti certificati come SPID o Carta d’Identità Elettronica. L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) avrà il compito di vigilare sull’applicazione di questa norma.

Inoltre, dal 1° settembre 2025, è entrato in vigore un divieto rigoroso sull’uso di smartphone e dispositivi elettronici durante le ore di lezione nelle scuole secondarie di secondo grado, voluto dal Ministero dell’Istruzione e del Merito. La normativa si basa su studi internazionali che evidenziano gli effetti dannosi di un uso eccessivo degli smartphone su apprendimento, concentrazione e benessere psicologico degli adolescenti.

Ruolo dell’Educazione Digitale e Responsabilità Condivisa

Oltre alle restrizioni, si rafforza in Italia l’impegno per un’educazione digitale più consapevole. Il 90% dei ragazzi tra 11 e 17 anni naviga regolarmente online, e oltre il 70% utilizza quotidianamente una piattaforma social. La legge propone di coinvolgere le famiglie in programmi di sensibilizzazione, per promuovere un uso responsabile delle tecnologie.

Organizzazioni come Save the Children svolgono campagne di educazione digitale, fornendo strumenti utili ai genitori per favorire un utilizzo consapevole del web, contribuendo così a prevenire rischi come dipendenza e cyberbullismo.

Gli esperti sottolineano che la collaborazione tra scuola e famiglia è fondamentale per sviluppare competenze digitali e educare gli adolescenti a un uso responsabile della rete.

La Danimarca si Muove per Proteggere i Minori Online: Divieto Social agli Under 15

Innovative Normative Danesi per la Protezione dell’Infanzia

Con l’obiettivo di tutelare l’infanzia dai rischi del mondo digitale, la Danimarca sta per adottare una delle normative più restrittive in Europa riguardo all’uso dei social media tra i giovani. Il governo danese, guidato dalla premier Mette Frederiksen, ha annunciato una proposta di legge che vieta l’accesso alle piattaforme social ai minori di 15 anni. Tuttavia, prevista anche una deroga: i genitori potranno autorizzare i figli ad usare i social già a partire dai 13 anni, creando un equilibrio tra tutela e libertà individuale.

Dettagli del Provvedimento e Obiettivi

Per garantire la protezione dei minori, il progetto di legge si concentrerà sul limitare *l’uso dei social network* e, di conseguenza, sul ridurre i rischi legati alla dipendenza digitale, cyberbullismo e isolamento sociale. Studi recenti mostrano che, a causa della diffusione di cellulari e social media, molti giovani preferiscono passare il tempo a casa piuttosto che socializzare offline, accentuando fenomeni di isolamento digitale. Per questa ragione, il legislatore si impegna a intervenire con misure più stringenti.

Inoltre, le normative si inseriscono in un quadro più ampio di tutela, già rafforzato dal divieto di smartphone nelle scuole per gli studenti tra i 7 e i 17 anni, introdotto nel febbraio 2025. Queste strategie mirano a contrastare diversi rischi: dalla dipendenza digitale al cyberbullismo, passando per la pressione sociale, tutti aspetti che compromettono lo sviluppo sano dei giovani.

Il testo definitivo del divieto sui social media è ancora in fase di definizione, ma la sua presentazione ufficiale è attesa a breve, evidenziando l’urgenza di affrontare questa problematica.

Impatto e Modalità di Attuazione

  • Età minima di accesso ai social media: 15 anni.
  • Deroghe: i genitori potranno autorizzare l’uso già dai 13 anni, in modo da garantire strumenti di supervisione e responsabilizzazione.
  • Per verificare l’età, verranno implementati sistemi di riconoscimento digitale quali SPID o Carta d’Identità Elettronica, favorendo un’attuazione più efficace e sicura.

Con questa iniziativa, il governo danese mira a creare un ambiente digitale più protettivo, cercando di bilanciare la libertà di espressione e la sicurezza dei minori.

Confronti Internazionali: Altri Paesi adottano misure simili

Non solo la Danimarca si muove in questa direzione; numerosi paesi europei e non stanno rafforzando le loro leggi per limitare l’accesso dei minori ai social media. In Australia, ad esempio, alla fine del 2024, è stata approvata una legge che vieta l’utilizzo di piattaforme come TikTok, Facebook, Instagram e X (ex Twitter) ai minori di 16 anni. Questo esempio evidenzia come la sensibilità nei confronti dei rischi online stia crescendo a livello internazionale.

Nel frattempo, la Grecia ha proposto di stabilire un’età digitale maggiorenne, sotto la quale l’accesso ai social richiede il consenso dei genitori. In Scandinavia, Norvegia limita l’uso dei social ai maggiori di 15 anni, mentre Finlandia e Svezia hanno vietato lo smartphone nelle scuole, adottando strategie simili per proteggere i loro giovani cittadini.

Panorama Italiano sulla Protezione dei Minori Online

In Italia, il dibattito sulla tutela dei minori in rete è acceso e in evoluzione. Attualmente si sta valutando un disegno di legge che mira ad aumentare l’età minima dai attuali 14 ai 15 anni per l’iscrizione ai social media. La proposta, sostenuta dalla senatrice Lavinia Mennuni (Fratelli d’Italia), prevede che i contratti stipulati da minori di 15 anni siano nulli senza il consenso dei genitori, con strumenti come SPID o Carta d’Identità Elettronica a garanzia dell’identità e dell’età.

Dal 1° settembre 2025, inoltre, entrerà in vigore un divieto rigoroso sull’utilizzo di smartphone durante le ore di lezione nelle scuole secondarie di secondo grado, iniziativa promossa dal Ministero dell’Istruzione e del Merito. Questa normativa si basa su ricerche internazionali che evidenziano come l’uso eccessivo di dispositivi elettronici possa compromettere l’apprendimento e il benessere psicologico degli adolescenti.

Ruolo dell’Educazione Digitale e Responsabilità Condivisa

Sempre più, in Italia, si sottolinea l’importanza di un’educazione digitale consapevole, coinvolgendo le famiglie e le scuole in programmi di sensibilizzazione. Con circa il 90% dei ragazzi tra 11 e 17 anni che navigano regolarmente online e il 70% che utilizza quotidianamente piattaforme social, appare evidente la necessità di promuovere un uso responsabile delle tecnologie per prevenire rischi come dipendenza e cyberbullismo.

Organizzazioni come Save the Children contribuiscono attivamente a queste iniziative, offrendo strumenti e campagne di educazione digitale rivolte ai genitori, affinché possano guidare i propri figli nel corretto utilizzo del web e delle piattaforme social.

Gli esperti sottolineano che una collaborazione efficace tra scuola e famiglia rappresenta il metodo più efficace per sviluppare competenze digitali e responsabilità negli adolescenti.

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