La realtà degli insegnanti di supporto e la mancanza di riconoscimento ufficiale
Nel sistema scolastico italiano, oggi, si contano circa 100.000 docenti che operano come supporto e assistenza ai dirigenti scolastici, senza ricevere un compenso ufficiale dallo Stato. Questi insegnanti, spesso chiamati “squadra dell’autonomia”, sono fondamentali per il funzionamento quotidiano degli istituti, ma la loro presenza rimane spesso invisibile sotto il profilo normativo e retributivo.
La dedizione di questi docenti mette in luce una realtà di lavoro volontario e spesso sottovalutato, che contribuisce alla qualità dell’offerta formativa senza un adeguato inquadramento professionale o economico.
Il ruolo e l’importanza del middle management scolastico
Rosolino Cicero, presidente di Ancodis, evidenzia che la presenza di figure di supporto, chiamate anche “support team dell’autonomia”, rappresenta ormai una componente essenziale in ogni istituto. Questa squadra aiuta nella gestione operativa e didattica ma, spesso, non riceve un riconoscimento formale.
Cicero afferma che “chiunque può verificare quanto lavoro sia svolto per garantire l’efficienza delle attività scolastiche”, criticando chi nega questa realtà, affermando che “chi nega questa evidenza non è una persona di scuola o nega l’evidenza.”
Proposte e richieste di intervento per un riconoscimento ufficiale
L’Associazione di Cicero sostiene che è giunto il momento di affrontare seriamente questa realtà, evitando di perpetuare uno status quo che limita le possibilità di sviluppo professionale e di miglioramento strutturale delle scuole.
In questa ottica, anche l’Associazione Nazionale Presidi (ANP) ha più volte sottolineato la necessità di introdurre un middle management scolastico, ovvero figure intermedie di docenti con competenze specifiche, anche dal punto di vista economico.
Il contributo del presidente ANP e gli obiettivi di riforma
Antonello Giannelli, presidente dell’ANP, ha spiegato in un’intervista alla rivista Tecnica della Scuola che l’obiettivo è realizzare figure professionali che affianchino il dirigente scolastico, con competenze tecniche e gestionali specifiche. Queste figure devono essere delegate per svolgere funzioni di supporto, riducendo l’onere e le responsabilità dirette del preside.
Un intervento di questo tipo mira a migliorare l’efficienza amministrativa, favorendo decisioni più consapevoli e contribuendo a migliorare la qualità complessiva dell’istruzione.
Valorizzare le figure intermedie come passo verso un sistema scolastico più efficiente
La discussione sulla formalizzazione e valorizzazione di queste figure rappresenta un passo fondamentale per il futuro del settore scolastico italiano. Riconoscere formalmente il ruolo di supporto attraverso strutture di middle management può facilitare una gestione più efficace, ridurre il carico di responsabilità sui dirigenti e promuovere un ambiente di lavoro più professionale e motivato.
Domande frequenti sullo staff del preside e il middle management scolastico
Attualmente, questi docenti svolgono un ruolo essenziale nell'assistenza ai dirigenti scolastici e nella gestione operativa, senza ricevere un riconoscimento ufficiale o un compenso dallo Stato, operando spesso in condizioni di lavoro volunteer e sottovalutate.
Riconoscere ufficialmente il lavoro di questi insegnanti è fondamentale per migliorare le condizioni lavorative, valorizzare il loro contributo e rafforzare l'efficienza e la qualità dell'intera organizzazione scolastica.
Cicero sostiene che sia necessario introdurre un livello di middle management, ovvero figure intermedie di docenti con competenze specifiche, per supportare i dirigenti e migliorare la gestione scolastica.
L'introduzione di figure di middle management dovrebbe migliorare l'efficienza amministrativa, alleggerire il carico di responsabilità sui dirigenti, favorire decisioni più qualificate e promuovere un ambiente di lavoro più professionale e motivato.
Formalizzando e valorizzando le figure intermedie si prevede di migliorare la gestione delle risorse, ottimizzare le decisioni e, di conseguenza, elevare la qualità complessiva dell’istruzione offerta agli studenti.
Giannelli ha espresso l'obiettivo di creare figure professionali che affianchino il dirigente scolastico, contribuendo alla gestione tecnica e amministrativa e alleggerendo il carico di responsabilità del preside.
Tra gli ostacoli principali vi sono la mancanza di risorse finanziarie, resistenze culturali al cambiamento e l'assenza di un quadro normativo che definisca chiaramente i ruoli e le competenze di queste figure intermedie.
Un insegnante potrebbe avere l’opportunità di sviluppare competenze manageriali e tecniche, con riconoscimento professionale e possibilità di avanzamento nella carriera, contribuendo a un ambiente più stimolante e dinamico.
Perché permette di strutturare meglio le responsabilità, ottimizzare le risorse e creare un sistema scolastico più efficiente, capace di rispondere alle sfide future con maggior efficacia.