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Nasce la Mappa della memoria: fondi e viaggi di istruzione nei campi di prigionia e internamento. LEGGE in Gazzetta Ufficiale — approfondimento e guida

Interrogatorio in prigione: testimonianza e ricerca di fondi per la memoria dei campi di internamento e prigionia.
Fonte immagine: Foto di RDNE Stock project su Pexels

La legge recentemente pubblicata in Gazzetta Ufficiale istituisce la Mappa della memoria in Italia, dedicata alla documentazione dei luoghi di prigionia e internamento, con particolare attenzione ai periodi storici del fascismo. Questo intervento, attivo dal 2 dicembre 2025, coinvolge istituzioni, scuole e associazioni, promuovendo attività educative e culturali per conservare e trasmettere la memoria storica alle future generazioni.

Introduzione alla legge

Introduzione alla legge

La legge 10 novembre 2025, n. 168, rappresenta un passo fondamentale nel processo di riconoscimento e tutela della memoria storica relativa ai campi di prigionia, internamento e concentramento presenti in Italia durante il periodo del regime fascista. Questa normativa nasce dall'esigenza di preservare e valorizzare i luoghi che furono testimoni di episodi significativi della nostra storia, offrendo strumenti giuridici concreti per la tutela e la promozione della memoria civile e storica del Paese. In particolare, la legge si concentra sui siti attivi tra il 1922 e il 1945, un periodo cruciale che ha segnato profondamente il tessuto sociale e politico dell’Italia. La pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 267 ha segnato l'atto ufficiale di entrata in vigore, avvenuta il 2 dicembre 2025, permettendo così di avviare interventi di conservazione, studio e divulgazione. Un aspetto innovativo della normativa è la nascita della "Mappa della memoria", uno strumento che integra informazioni sui fondi e i viaggi di istruzione organizzati nei campi di prigionia e internamento, facilitando l’accesso pubblico e la ricerca storica. Questa legge non solo tutela i luoghi, ma promuove anche azioni di sensibilizzazione, educazione e recupero della memoria, contribuendo a mantenere viva la coscienza storica delle future generazioni.

Finalità e attività previste

La legge recentemente pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale segna un passo importante nella tutela della memoria storica legata ai campi di prigionia e internamento, attraverso la creazione della Mappa della memoria. Questa iniziativa ha come obiettivo principale quello di raccogliere e consolidare informazioni relative a località, strutture e testimonianze riguardanti questi luoghi, facilitando così uno studio approfondito e una più immediata comprensione delle vicende storiche connesse. Oltre alle ricerche storiche, documentali e archivistiche, sono previste attività di formazione e sensibilizzazione rivolte sia alle istituzioni che al pubblico generale, per aumentare la consapevolezza sul valore di questi luoghi e sulle vicende umane che vi sono legate. La legge favorisce anche la collaborazione tra enti pubblici, istituti scolastici, università e associazioni culturali, al fine di promuovere progetti educativi e iniziative di recupero e valorizzazione dei siti. L’obiettivo è di creare un percorso coerente di memoria e cultura, che possa coinvolgere le comunità locali e contrastare l’oblio. La temporizzazione delle attività prevede inoltre la realizzazione di itinerari di visita guidati, studi specifici e la produzione di materiali divulgativi per rendere accessibili queste testimonianze a un pubblico più vasto, contribuendo così a mantenere viva la memoria storica e a rafforzare i valori di rispetto e ricordo condivisi.

Fondo per i viaggi nella storia e nella memoria

Il fondo rappresenta un passo fondamentale nel recupero e nella valorizzazione della memoria storica legata ai periodi più bui del ventesimo secolo. Grazie alla creazione di questo strumento finanziario, le istituzioni scolastiche e le organizzazioni culturali potranno organizzare e promuovere visite guidate e programmi di istruzione sul campo, destinati a far conoscere alle nuove generazioni le reali condizioni di vita nei campi di prigionia e internamento, con particolare attenzione a quelli attivi durante il regime fascista. La legge, recentemente pubblicata in Gazzetta Ufficiale, prevede inoltre specifici criteri di accesso e trasparenza nella gestione dei fondi, assicurando che le risorse siano destinate alle iniziative più significative e di qualità. Attraverso queste iniziative, si intende favorire un approfondimento critico e consapevole della storia, promuovendo un impegno civico e un senso di responsabilità nei confronti delle violazioni dei diritti umani del passato. Il contributo di 1,2 milioni di euro per il 2025 mira a rafforzare la formazione di educatori e guide potenziali, creando un circuito virtuoso di educazione alla memoria che coinvolga scuole, enti locali e associazioni, affinché la memoria storica non si limiti a uno studio teorico, ma diventi un’esperienza coinvolgente e formativa, capace di sensibilizzare e educare le future generazioni.

Modalità di gestione del fondo

Inoltre, il decreto del Ministro stabilirà criteri di priorità e modalità di monitoraggio dell’impiego delle risorse, al fine di garantire la massima efficacia nel sostegno ai progetti di approfondimento storico e di educazione alla memoria. Verranno definite anche le modalità di rendicontazione delle spese da parte delle scuole e delle realtà coinvolte, per assicurare trasparenza e corretta rendicontazione delle attività svolte. La gestione del fondo sarà soggetta a controlli periodici e alla possibilità di eventuali verifiche da parte degli organi competenti, allo scopo di preservare l’integrità delle iniziative e di favorire un utilizzo condiviso e responsabile di tali risorse destinate alla promozione della memoria storica legata ai campi di prigionia e internamento. Tale approccio mirerà a garantire che i fondi siano impiegati nel rispetto delle finalità previste dalla legge, favorendo progetti educativi innovativi e coinvolgenti.

Coperture finanziarie

Le attività di attuazione saranno sostenute con una spesa stimata di circa 1,5 milioni di euro nel 2025, finanziata tramite riduzioni di fondi nei ministeri coinvolti. Queste risorse rappresentano un investimento nel rafforzamento della cultura storica e nelle iniziative di memoria pubblica.

Considerazioni finali

Questa nuova normativa si propone di consolidare la conoscenza storica riguardo ai luoghi di oppressione del passato, offrendo strumenti concreti di ricerca, divulgazione e visite guidate. È un passo decisivo verso una piena consapevolezza collettiva, preservando il ricordo degli orrori e delle resistenze del periodo fascista e promuovendo valori di libertà e democrazia tra le nuove generazioni.

FAQs
Nasce la Mappa della memoria: fondi e viaggi di istruzione nei campi di prigionia e internamento. LEGGE in Gazzetta Ufficiale — approfondimento e guida

Cos'è la Mappa della memoria e quando è stata istituita? +

La Mappa della memoria è uno strumento per documentare i luoghi di prigionia e internamento in Italia, istituita dalla legge pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 2 dicembre 2025.

Qual è la finalità principale della legge sulla Mappa della memoria? +

La legge mira a raccogliere e valorizzare informazioni sui luoghi di prigionia, promuovendo attività educative, di sensibilizzazione e la conservazione della memoria storica.

Come viene finanziata la creazione della Mappa della memoria? +

Viene utilizzato un fondo di circa 1,2 milioni di euro per il 2025, destinato a finanziare iniziative di formazione, visite guidate e progetti di recupero dei luoghi di memoria.

Quali attività sono previste con la legge sulla Mappa della memoria? +

Attività di ricerca storica, visite guidate, programmi educativi, sensibilizzazione pubblica e collaborazione tra istituzioni, scuole e associazioni culturali.

Qual è l'obiettivo dei viaggi di istruzione organizzati dai fondi? +

Favorire un approfondimento critico sulla storia dei campi di prigionia e internamento, sensibilizzando le nuove generazioni sull'importanza della memoria storica.

Come sarà gestito il fondo per i viaggi e i programmi di istruzione? +

Il decreto ministeriale definirà criteri di priorità, modalità di monitoraggio, rendicontazione e controlli periodici sull’utilizzo delle risorse.

Perché è importante tutelare i luoghi di prigionia e internamento? +

Tutelare questi luoghi conserva la memoria delle sofferenze vissute, educa alle violazioni dei diritti umani e rafforza i valori di libertà e democrazia.

Quando entrerà in vigore la legge sulla Mappa della memoria? +

La legge è entrata in vigore il 2 dicembre 2025, con pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 267.

In che modo la legge coinvolge le istituzioni scolastiche? +

Prevede finanziamenti e programmi di formazione per educatori e studenti, con l’obiettivo di integrare la memoria storica nei percorsi educativi sulle vicende del fascismo.

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