Valutazioni e approvazione definitiva del Decreto Scuola
Il Decreto Scuola, approvato in via definitiva dalla Camera dei Deputati durante la seduta del 28 ottobre 2025, introduce importanti modifiche e innovazioni per il prossimo esame di maturità 2026. Questa normativa rappresenta una svolta significativa nel formato dell'esame di Stato del secondo ciclo di istruzione, con un ritorno alle tradizionali denominazioni e molteplici aggiornamenti riguardanti le modalità di svolgimento, le commissioni e i criteri di valutazione.
Le principali innovazioni dell'esame di maturità 2026
Reintroduzione del nome storico e rivoluzione nel colloquio orale
- Riconferma del nome "Esame di Maturità": il nuovo decreto sancisce ufficialmente il ritorno al nome tradizionale, che richiama la storicità e il valore simbolico di questa importante tappa educativa.
- Nuove regole per il colloquio orale: il focus si sposta su un percorso più strutturato e coerente, con l'eliminazione delle modalità di selezione del materiale introdotte nel 2017 e spesso contestate.
Riduzione delle commissioni e rinnovata composizione
- Semplificazione del numero di membri: le commissioni passeranno da sette a cinque componenti, con una suddivisione più snella:
- Due membri interni
- Due membri esterni
- Un presidente esterno
- Risorse dedicate alla formazione: sono previsti fondi dedicati ai commissari, con 3 milioni di euro disponibili nel 2026 e 11 milioni nel 2027.
Criteri di valutazione e premi aggiuntivi
Tra le novità più rilevanti si segnala la revisione del sistema di assegnazione dei punti bonus. Da quest’anno, tali punti saranno assegnati ai candidati che raggiungono un voto minimo di 90 su 100, rispetto al precedente limite di 97, rendendo più accessibile il riconoscimento.
Obbligatorietà del colloquio e nuove modalità
Partecipazione obbligatoria e nuova impostazione del colloquio
Per ottenere la maturità, sarà necessario partecipare a tutte le prove, inclusa quella orale. La mancata partecipazione, comunemente chiamata "scena muta", comporterà inevitabilmente la bocciatura. Inoltre, la modalità di verifica verrà semplificata eliminando la possibilità di scegliere il materiale di partenza da parte della commissione, garantendo un percorso più uniforme.
Benefici di un format più coerente e sereno
Il nuovo approccio mira a valorizzare le competenze acquisite dagli studenti e a creare un ambiente di valutazione più sereno e trasparente, con una prova orale più strutturata e meno soggetta a variabilità.
Valutazione delle altre materie
Le discipline non oggetto dell’orale continueranno ad essere valutate attraverso il credito scolastico maturato nel triennio, assicurando un giusto equilibrio tra percorso complessivo e approfondimento specifico.
Scopo e finalità della riforma
La riforma dell’esame di maturità 2026 ha l’obiettivo di ridare dignità, serietà e chiarezza ad una fase fondamentale del percorso scolastico, rendendola non solo una verifica finale, ma un vero e proprio rito di passaggio verso il mondo adulto e lavorativo.
Domande frequenti sulla Maturità 2026 e le nuove regole
La riammissione del termine "Esame di Maturità" mira a recuperare il valore simbolico e la storicità di questa importante fase educativa, valorizzando la tradizione e il senso di percorso conclusivo per gli studenti.
Le nuove regole prevedono un percorso più strutturato, con l'eliminazione delle modalità di selezione del materiale introdotte nel 2017, per garantire maggiore trasparenza e coerenza durante il colloquio.
Le commissioni saranno composte da cinque membri, con una struttura più snella che include due membri interni, due esterni e un presidente esterno, favorendo così un ambiente di esame più dinamico e dedicato.
Verranno assegnati fondi dedicati alla formazione dei commissari, con 3 milioni di euro nel 2026 e 11 milioni nel 2027, per garantire una preparazione più efficace e aggiornata.
I punti bonus verranno assegnati a chi ottiene almeno 90 su 100, rendendo più accessibile il riconoscimento rispetto al limite precedente di 97, favorendo così una maggiore equità tra studenti.
Sì, la partecipazione a tutte le prove, incluso il colloquio orale, sarà obbligatoria. La mancata partecipazione comporterà la bocciatura, promuovendo così un percorso più uniforme e meritocratico.
Il percorso di verifica sarà più uniforme, eliminando la possibilità per la commissione di scegliere il materiale di partenza, favorendo così una prova più trasparente e coesa.
La riforma mira a restituire dignità, serietà e chiarezza all'esame di maturità, trasformandolo in un vero rito di passaggio, più rispondente alle esigenze formative degli studenti e al contesto socio-economico.
Le nuove modalità di valutazione e la strutturazione più coerente della prova orale contribuiscono a creare un contesto di esame più calmo, più trasparente e rappresentano un'opportunità per valorizzare le competenze degli studenti.