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Governo Meloni punta forte sulle materie STEM: ridurre il ritardo delle scuole italiane

Studente impegnato in attività STEM: robotica educativa per colmare il divario scolastico italiano e promuovere le materie scientifiche.

Il piano di intervento e le dichiarazioni di Giorgia Meloni

Durante un discorso presso l’Assemblea di Confindustria Canavese, la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha evidenziato la priorità del governo nel colmare il divario delle scuole italiane nel campo delle discipline STEM, ovvero scienza, tecnologia, ingegneria e matematica. Si tratta di un impegno volto a sostenere il sviluppo del capitale umano e adeguarsi alle sfide dell’innovazione digitale e industriale.

Analisi dei dati e obiettivi strategici

Secondo i dati forniti dall’ISTAT, meno di un quarto dei laureati italiani tra i 25 e i 34 anni ha scelto materie STEM, posizione inferiore alla media europea. Questo ritardo nel sistema formativo limita le capacità delle imprese di reperire figure professionali specializzate, influendo negativamente sulla competitività del Paese.

L’obiettivo principale del governo è invertire questa tendenza attraverso strategie scolastiche e universitarie più orientate ai percorsi tecnici e scientifici, favorendo l’ingresso dei giovani nel settore dell’innovazione tecnologica.

Riforma del sistema tecnico-professionale e percorsi innovativi

Una delle misure chiave annunciata da Meloni riguarda la riforma dell’istruzione tecnico-professionale, adottando il modello “4+2”, ovvero:

  • Quattro anni di scuola secondaria
  • Due anni di formazione professionalizzante, con collaborazione diretta con imprese e territori

Il governo mira anche a potenziare le Its Academy, percorsi formativi innovativi che favoriscono l’occupabilità giovanile e collegano più strettamente l’istruzione alle esigenze del mercato del lavoro, con attenzione particolare ai settori tecnologici e ingegneristici.

Iniziative per rafforzare le competenze e promuovere l’orientamento

Meloni ha anche sottolineato l’importanza di incentivare l’offerta formativa attraverso strumenti come:

  • Il Liceo del Made in Italy, integrando materie umanistiche e scientifiche per rafforzare le competenze distintive nazionali
  • Incentivi all’assunzione di ricercatori e di professionisti impegnati in contratti di ricerca
  • Risorse dedicate a programmi di orientamento e alle Piano lauree scientifiche

Queste misure sono fondamentali per garantire il ricambio generazionale nelle professioni STEM e sostenere la crescita in settori strategici.

Conclusione e impegni futuri del governo

Già alle battute finali del suo intervento, Meloni ha ribadito il forte impegno del governo affinché la nuova generazione possa contribuire a costruire un’Italia leader nell’innovazione tecnologica e nello sviluppo sostenibile. La priorità rimane quella di superare il ritardo delle scuole italiane sulle materie STEM per favorire il rinnovamento e la competitività del Paese nel contesto internazionale.

1. Qual è la principale priorità del governo Meloni riguardo alle scuole italiane? +

La principale priorità del governo Meloni è colmare il ritardo delle scuole italiane nelle materie STEM, favorendo un rafforzamento dell'educazione scientifica, tecnologica, ingegneristica e matematica per sostenere lo sviluppo del capitale umano e migliorare la competitività del paese.


2. In che modo il governo intende ridurre il divario nelle materie STEM? +

Il governo mira a implementare riforme educative, come la riforma dell’istruzione tecnico-professionale e l’ampliamento dei percorsi innovativi come le ITS Academy, per rendere più attrattivi e funzionali gli studi scientifici e tecnologici e favorire l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro.


3. Quali sono le statistiche chiave che evidenziano il ritardo delle scuole italiane sulle materie STEM? +

Secondo i dati ISTAT, meno di un quarto dei laureati tra i 25 e i 34 anni in Italia ha scelto materie STEM, posizionando il paese sotto la media europea e limitando le capacità delle imprese di reperire figure specializzate, penalizzando così la competitività nazionale.


4. Cosa prevede la riforma “4+2” dell’istruzione tecnico-professionale? +

La riforma “4+2” consiste in quattro anni di scuola secondaria seguiti da due anni di formazione professionalizzante, che coinvolge collaborazione con imprese e territori, volta a migliorare l’occupabilità e l’efficacia dei percorsi tecnici e scientifici.


5. Come si intendono rafforzare le competenze attraverso le iniziative del governo? +

Il governo punta a potenziare le iniziative come il Liceo del Made in Italy, incentivare la ricerca e assumere ricercatori, dedicare risorse a programmi di orientamento, e sostenere le lauree scientifiche, al fine di favorire il ricambio generazionale e sviluppare competenze strategiche nelle materie STEM.


6. Qual è l’obiettivo degli investimenti nelle ITS Academy? +

L’obiettivo delle ITS Academy è di creare percorsi formativi innovativi che aumentino l’occupabilità giovanile, collegando in modo più strettamente l’istruzione alle esigenze del mercato del lavoro, specialmente nei settori tecnologici e ingegneristici.


7. In che modo le iniziative del governo favoriscono il coinvolgimento delle imprese? +

Attraverso la collaborazione con imprese e territori nelle formazioni secondo il modello “4+2”, il governo crea un collegamento diretto tra scuole e mondo industriale, facilitando l’inserimento dei giovani nel settore tecnologico e ingegneristico.


8. Quali sono le principali iniziative per promuovere l’orientamento e le lauree scientifiche? +

Le principali iniziative includono il lancio del Liceo del Made in Italy, incentivi all’assunzione di ricercatori e professionisti scientifici, e risorse dedicate a programmi di orientamento per incentivare le giovani generazioni a scegliere percorsi STEM.


9. Qual è l’impatto previsto delle politiche governative sulle professioni STEM? +

Le politiche governative mirano a incrementare l’offerta di professionisti qualificati nel settore STEM, garantendo un ricambio generazionale e rafforzando la competitività del sistema industriale nazionale, favorendo inoltre l’innovazione e lo sviluppo sostenibile.


10. Quali sono le prospettive future dell’educazione STEM in Italia? +

Le prospettive future dell’educazione STEM in Italia includono un rafforzamento delle collaborazioni tra scuola e impresa, l’introduzione di metodologie innovative e digitali, e un impegno costante per ridurre il divario con gli standard europei, per costruire un sistema formativo più competitivo e inclusivo.

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